Locarno 2023 si è chiuso col Pardo d'Onore ad Harmony Korine, outsider del cinema americano noto al grande pubblico per la regia dell'esplosivo Spring Breakers. Autore di nicchia, spesso scomodo e contestato per le sue pellicole indie sperimentali, l'inclassificabile Korine ha sempre perseguito un'idea di cinema completamente libera e anarchica, frutto della sua educazione. "Sono nato in una comune, poi sono cresciuto a Nashville. Mio padre faceva strani documentari su circensi e distillatori illegali di alcolici del Sud, io volevo fare sport, ma nessuno mi ha incoraggiato. Giocavo a baseball, eravamo davvero pessimi. Poi sono stato attratto da commedie come Porky's, Scuola di polizia, Il bandito e la Madama, quei film sono stati la mia formazione".
Ben presto Korine ha cominciato a sperimentare personalmente il mezzo cinematografico, stimolato incredibilmente dalla scuola che frequentava: "Da adolescente realizzavo piccolo film in una specie di stop motion rubando i giocattoli a mio fratello. Non ero uno studente molto brillante, dormivo in classe. Ma una volta un'insegnate mi ha detto che ciò che avevo scritto era buono, era una storia di una pagina, così ne ho fatto un film".
L'incontro con Larry Clark e l'esordio alla regia
Uno degli incontri che ha cambiato la vita ad Harmony Korine è stato quello con Larry Clark, per cui ha scritto il copione di Kids pur non avendo mai avuto vere esperienze di scrittura prima di allora. "All'epoca andavo ancora a scuola" ricorda Korine. "Il film ha lanciato la carriera di Chloe Sevigny, con cui allora uscivo. Prima di lei Larry voleva un'altra attrice, ma alla fine è stata scelta Chloe, che era davvero fantastica".
Dopo Kids è arrivato Gummo, l'esordio da regista di Korine. Il film, che prende il nome dal meno noto dei fratelli Marx, racconta la storia di un gruppo di abitanti di una cittadina dell'Ohio colpita da un tornado che vagano senza meta per il deserto. "Mi interessava parlare di adolescenti perché era il mondo che conoscevo. Volevo lavorare solo con attori non professionisti perché corrispondeva all'idea di cinema che volevo fare. Li ho messi in una stanza e gli dato il via. Si sono sempre di più, parlavano alla sedia come se fosse una persona. Il mio amico, lo skateboarder Mark Gonzales, ha iniziato a lottare contro la sedia. La sedia ha vinto un paio di volte". Gummo è finito al centro delle polemiche per via della violenza sugli animali. "Non ho mai amato i gatti" si giustifica il regista con aria sornione.
All'inferno e ritorno
Mentre Harmony Korine muove i primi passi nel mondo del cinema, in Europa esplode il Dogma. Lars Von Trier realizza Idioti e Thomas Vinterberg gira Festen. Nel 1999 Korine dirige Julien Donkey-Boy, film sulla schizofrenia che vede la partecipazione di Werner Herzog, grande estimatore del suo cinema. Il film segna uno dei punti più bassi dell'esistenza di Korine che, fuori controllo e devastato dall'uso di droghe, si prende una lunga pausa che durerà fino al 2007, quando farà ritorno con Mister Lonely. "Non voglio ripensare a quel periodo" confessa. "Ero in burnout, ho dovuto allontanarmi dal cinema per un po'. È stata la prima volta in cui non ero interessato a fare film, ero devastato. Sono tornato a Nashville e ho scritto la sceneggiatura insieme a mio fratello minore".
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Mister Lonely segue le vicende di un sosia di Michael Jackson. "Pensavo che ci fosse qualcosa di esilarante sull'idea di un'intera comunità di persone che possono semplicemente scegliere la propria identità. E se Jackson, Marilyn Monroe e Charlie Chaplin vivessero tutti insieme in mezzo al nulla, uccidendo pecore? È un film strano, ma è nato dai sogni". In termini di stranezza va ancora oltre Trash Hampers, storia di un gruppo di scatenati anziani. "Il montatore Leo Scott era cieco 95%. Non avevamo script, questi anziani andavano in giro distruggendo tutto e nessuno gli diceva niente. Per la distribuzione volevamo mandarlo alle stazioni di polizia".
Spring Breakers: è il momento di rivalutare la sbronza pop di Harmony Korine
Spring Breakers, sesso, armi e adolescenti selvagge
Arriva il momento di Spring Breakers, che nel 2012 è la rivelazione del concorso della Mostra di Venezia. Dietro l'apparenza di teen comedy nel film c'è ben altro. "Lo spring breakers negli USA è un rito di passaggio. Tutti i ragazzi vanno in Florida, montano in auto per scatenarsi, mi piace il concetto alla base di questa usanza. Ho sempre amato la Florida, da tempo volevo girarci un film. Ho cominciato a pensare a ragazze in bikini armate di fucili che derubano grassi turisti sulla spiaggia. Ho preso il mio computer e sono montato sono un aereo per la Florida. Ero in hotel a Pensacola e i ragazzi vomitavano nei corridoi. Sono stati una fonte d'ispirazione. Poi ho pensato 'Chi potrebbe interpretare questi ruoli? E ho scelto degli idoli Disney". L'ipotesi di uno Spring Breakers 2 non sembra sfiorare la mente di Korine: "Ho sentito alcuni rumor, ma spero non accada mai".
Prima di concludere, Harmony Korine fa cenno al film che presenterà Fuori Concorso alla Mostra di Venezia tra un paio di settimane, Aggro Dr1ft, interpretato da Jordi Molla e Travis Scott. "Non posso parlarne molto, ma sono eccitato. Non ho mai fatto niente del genere. Stavo cercando di non fare un film. Non so se farà uno scandalo, ma metterà alla prova lo spettatore".