Un bagno di sangue. Non c'è espressione più adatta per riassumere Mizumono, il clamoroso finale della seconda stagione di Hannibal, con la carneficina consumata all'interno della villa del dottor Hannibal Lecter. In un episodio elettrizzante per i livelli di suspense e di violenza, il feroce cannibale aveva ridotto in fin di vita l'agente speciale dell'FBI Jack Crawford e il profiler Will Graham, mentre la dottoressa Alana Bloom era stata scaraventata giù da una finestra dalla rediviva Abigail Hobbs, uccisa poco dopo da Hannibal stesso davanti allo sguardo impotente di Will.
Dopo una lunga attesa durata un intero anno, dal 4 giugno sulla NBC tornerà in onda la magnifica serie creata da Bryan Fuller basandosi sull'universo letterario dei romanzi di Thomas Harris, già portati al cinema con ben cinque trasposizioni per il grande schermo (inclusi i capolavori Manhunter - Frammenti di un omicidio e Il silenzio degli innocenti). Caratterizzata dall'atmosfera più tenebrosa e disturbante che sia possibile respirare oggi in TV, nonché da uno stile che non esita ad introdurre elementi onirici e visionari, Hannibal costituisce un unicum nel panorama televisivo, e il suo imminente ritorno sugli schermi ci offre l'occasione per 'sbirciare' sul menù della terza stagione: cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi tredici episodi della serie e quali saranno le principali novità servite da Fuller? In ogni caso, siamo già pronti a scommettere che sarà un'estate ricca di brividi...
"Camera con vista" per Hannibal e Bedelia
Sui titoli di coda di Mizumono scorrevano le immagini di Hannibal Lecter, a bordo di un aeroplano, seduto accanto alla sua collega psichiatra, la dottoressa Bedelia Du Maurier: complice e amante del dottor Lecter o compagna di viaggio non ancora del tutto consapevole dei vertici di orrore di cui è capace Hannibal? Lo scopriremo probabilmente nel primo episodio della terza stagione, intitolato - in omaggio alla cucina italiana - Antipasto (da non confondere con Antipasto, rititolazione italiana dell'episodio 1x06). Secondo quanto dichiarato da Fuller, infatti, i primi sette episodi della stagione 3 comporranno un unico blocco narrativo, e i rispettivi titoli si richiameranno alle portate di un menù italiano (la prima stagione era ispirata alla cucina francese, la seconda a quella giapponese). Una scelta non casuale: la destinazione di Hannibal e Bedelia, difatti, è Firenze, città amatissima dallo psichiatra killer (chi non ricorda le vedute fiorentine disegnate da Hannibal nella sua cella nel film Il silenzio degli innocenti?), che qui potrà coltivare la sua passione per la cultura e per l'arte.
La regia dei tre episodi iniziali, Antipasto, Primavera e Secondo, è stata affidata a Vincenzo Natali (già attivo in passato sul set di Hannibal). Antipasto, in particolare, si prospetta come una puntata decisamente atipica e che potrebbe lasciare spiazzati gli spettatori della serie: l'intero episodio sarà incentrato sul soggiorno di Hannibal e Bedelia a Firenze, e non vi comparirà nessun altro fra i personaggi storici della serie. Fuller ha definito Antipasto come Il talento di Mr. Lecter (richiamandosi a Il talento di Mr. Ripley), con Hannibal e Bedelia, interpretati da Mads Mikkelsen e Gillian Anderson, impegnati a nascondersi dalla legge dopo aver assunto una falsa identità: "Il primo episodio è tutto su Bedelia e la sua relazione con Hannibal Lecter, e fa chiedersi davvero 'Ma cosa stiamo guardando?'. Will Graham non è presente, e nemmeno gli altri personaggi che già conoscete: ci sono soltanto Hannibal e Bedelia, e la loro storia durante tre differenti periodi di tempo". La frammentazione cronologica, come più volte suggerito da Fuller, si preannuncia infatti come un nuovo ingrediente di questa terza stagione, in contrasto con la sostanziale linearità narrativa delle precedenti stagioni. Attenzione: Fuller ha annunciato che nel sesto episodio Gillian Anderson sarà estremamente "divertente" (tutt'altro che scontato, per una serie non proprio così umoristica).
Missione a Firenze: la caccia è aperta
Will Graham, tuttavia, non tarderà a rientrare in scena: il profiler impersonato con tormentata intensità da un bravissimo Hugh Dancy è sopravvissuto alla pugnalata infertagli da Hannibal (un particolare, la sua ferita, presente anche nel romanzo di Harris Red Dragon), così come sono miracolosamente scampati allo scontro con il dottor Lecter pure Jack Crawford (Laurence Fishburne) e (ma in quali condizioni?) Alana Bloom (Caroline Dhavernas). In Mizumono, Crawford era sul punto di subire delle sanzioni disciplinari (il minore dei suoi problemi, in quel frangente), con il suo supervisore Kade Prurnell (Cynthia Nixon) indignata per il comportamento dell'agente speciale dell'FBI. Will e Crawford, però, non hanno certo intenzione di demordere e proseguiranno la loro caccia ad Hannibal, recandosi entrambi a Firenze. A mettere Will sulla pista giusta potrebbe essere (secondo quanto mostrato dal primo trailer della stagione 3) la giovane Chiyoh (Tao Okamoto), la cameriera della zia di Hannibal, Lady Murasaki Shikibu.
La figura di Lady Murasaki è presente nel quarto e (ad oggi) ultimo romanzo della serie, Hannibal Rising (un prequel dedicato alla giovinezza di Lecter), dal quale nel 2007 è stato tratto il film Hannibal Lecter - Le origini del male, con la diva orientale Gong Li nella parte di Lady Murasaki, tutrice del giovane Hannibal. Anche Lady Murasaki sarebbe dovuta comparire nella terza stagione, ma Bryan Fuller ha detto di aver cambiato idea, lasciando un alone di incertezza al riguardo. Confermato, al contrario, il rientro di Raúl Esparza nei panni del dottor Frederick Chilton, direttore del Baltimore State Hospital per malattie mentali (a dispetto del colpo di pistola che gli era arrivato dritto in faccia), mentre faranno "ritorno dall'oltretomba" Kacey Rohl nella parte di Abigail Hobbs ed Eddie Izzard in quella dello psicopatico Abel Gideon... si tratterà di flashback o di veri e propri fantasmi? A Firenze vedremo poi Rinaldo Pazzi, l'ispettore della polizia italiana che nel romanzo Hannibal indaga sul dottor Lecter; Pazzi, che nel film Hannibal aveva il volto del nostro Giancarlo Giannini, nella serie sarà interpretato da Fortunato Cerlino, il Pietro Savastano di Gomorra - La serie.
Il Grande Drago Rosso: Richard Armitage è Francis Dolarhyde
La serie Hannibal è nata dall'idea di re-immaginare cosa fosse accaduto nell'antefatto del libro di Thomas Harris Red Dragon, e quindi il primo incontro fra Will Graham e Hannibal Lecter. Con la terza stagione, però, questo antefatto giunge al termine e la serie si prepara a penetrare nel 'territorio' del romanzo, un'opera dalla quale nel 1986 era stato tratto il meraviglioso Manhunter di Michael Mann, mentre risale al 2002 il remake di Brett Ratner Red Dragon. E l'antagonista di Red Dragon, l'implacabile serial killer che Will Graham e Crawford tentano di fermare, è Francis Dolarhyde, soprannominato Dente di Fata per l'abitudine di mordere i cadaveri delle sue vittime (o più banalmente Lupo Mannaro nella traduzione italiana del romanzo). Ossessionato dall'acquarello di William Blake Il Grande Drago Rosso e la donna vestita col Sole, Dolarhyde sperimenta una trasformazione di se stesso nel Grande Drago Rosso: una trasformazione che comprende lo sterminio di una famiglia durante le notti di luna piena, con una cinepresa azionata per riprendere i suoi delitti in presa diretta.
A partire dall'ottavo episodio, intitolato appunto The Great Red Dragon e diretto da Neil Marshall, Hannibal inizierà dunque un nuovo ciclo, ambientato a una notevole distanza temporale rispetto al precedente, e presenterà agli spettatori il personaggio di Francis Dolarhyde, protagonista degli ultimi sei episodi della stagione. Ad interpretare il ruolo del Drago Rosso e a sprigionare la furia omicida e necrofila di questo maniaco forzuto dal passato traumatico è l'attore inglese Richard Armitage, noto soprattutto per aver impersonato il nano Thorin nella trilogia de Lo Hobbit. E prepariamoci a tremare sul serio, perché la storyline di Dolarhyde si preannuncia quanto di più angoscioso si sia mai visto finora in Hannibal. "Gran parte di quel che vedremo con Dolarhyde è soltanto lui da solo in una stanza, alle prese con la propria follia", ha spiegato Fuller; "Volevo che il pubblico fosse molto confuso da questo personaggio, perché avremo modo di conoscerlo e di osservare quest'uomo soffrire, con la sua mente che lo divora dall'interno". Nello specifico, il dodicesimo episodio regalerà inedite dosi di orrore: Fuller non è sceso nei dettagli, ma ha rivelato che c'è una scena riguardante Dolarhyde assolutamente sconvolgente, tanto da aver indotto a gridare di paura perfino i membri della troupe.
Le altre new-entry: mogli, amanti e "mostri"
Il Drago Rosso di Richard Armitage è il capofila delle varie new-entry della terza stagione. Fra queste, bisogna annoverare anche una 'sostituzione': Mason Verger, il giovane e sadico milionario che, in una notte di delirio allucinogeno, si sfregiava il viso per darlo in pasto a un branco di cani, non avrà più il volto dell'attore Michael Pitt... e non solo perché Verger non ha più un volto (letteralmente!). Pitt, interprete di alcuni episodi della stagione 2, ha deciso di abbandonare la produzione, e al suo posto subentrerà l'inglese Joe Anderson. Anderson ci ha già concesso un'anteprima fotografica dell'impressionante look di un Verger orribilmente sfigurato e determinato a vendicarsi di Hannibal; questo sinistro personaggio lo avevamo incontrato anche al cinema nel film Hannibal, dove era interpretato da un irriconoscibile Gary Oldman. Accanto a Verger nella serie troveremo il dottor Cordell Doemling (Glenn Fleshler), un uomo che gli presta assistenza medica, ma che dietro l'apparente gentilezza cela un atteggiamento piuttosto inquietante e potenzialmente distruttivo.
Un altro nuovo membro del cast di Hannibal è il popolarissimo Zachary Quinto, che dopo la sua partecipazione ad American Horror Story con lo splendido Asylum vestirà i panni di un paziente della dottoressa Bedelia Du Maurier: un ruolo da guest star sul quale non è ancora trapelata nessuna notizia certa. Più sostanziosa si prospetta la parte della giovane Nina Arianda, che nella seconda metà della stagione presterà il volto a Molly, dolce e comprensiva fidanzata (nonché futura moglie) di Will Graham, colei che lo aiuterà a riprendersi dallo shock dello scontro con Lecter; la Arianda, fra l'altro, aveva già recitato accanto a Hugh Dancy nel 2012 a teatro nella pièce Venere in pelliccia, per la quale aveva vinto il Tony Award come miglior attrice. Rutina Wesley, in passato nel cast di True Blood, avrà invece il difficile compito di impersonare Reba McClane, una donna cieca verso la quale Francis Dolarhyde svilupperà una sorprendente attrazione (la parte di Reba era stata ricoperta al cinema prima da Joan Allen in Manhunter e poi da Emily Watson in Red Dragon).
Il futuro di Hannibal e il grido degli agnelli
Dopo gli straordinari risultati raggiunti nelle prime due stagioni, con la progressiva discesa dei protagonisti in una voragine di follia che corrisponde agli abissi più remoti della psiche e della coscienza (non a caso la narrazione è stata spesso sospesa fra realismo e surreale), non potremmo essere più impazienti di rituffarci nell'universo di Hannibal. A partire dall'ambientazione, dalla struttura in due parti, dalla pluralità dei percorsi temporali e dalla presenza di un altro, spaventoso villain, la terza stagione di Hannibal sembra avere tutti gli ingredienti per tenerci incollati alla poltrona e tornare ad insinuarsi nei nostri incubi. In questi due anni, la serie di Bryan Fuller ha messo in scena la relazione, conflittuale ma al tempo stesso incredibilmente intima, fra il dottor Lecter e Will Graham: un rapporto simbiotico destinato ad essere ricostruito negli episodi in onda da giugno. "C'è una scena molto toccante, quando saranno finalmente riuniti e in grado di avere una conversazione", ha promesso Fuller, sottolineando il desiderio di Will di perdonare Hannibal "nello stesso modo in cui si può perdonare uno squalo per essere uno squalo".
Al di là di quanto accadrà nella terza stagione, e nella speranza che la NBC scelga di rinnovare la miglior serie del suo palinsesto anche per il 2016, un interrogativo che inevitabilmente tornerà ad essere posto riguarda fino a che punto Bryan Fuller potrà spingersi nel raccontare la storia di Hannibal Lecter. Lo showrunner di Hannibal ha sempre dichiarato di voler riproporre la vicenda narrata in Red Dragon, una vicenda che non si concluderà con la stagione 3 ma dovrebbe essere ripresa in seguito; tuttavia, la serie arriverà ad abbracciare pure gli eventi narrati ne Il silenzio degli innocenti, ovvero l'incontro fra Hannibal Lecter e Clarice Starling e la caccia al terrificante serial killer Buffalo Bill? Attualmente Fuller non ha accesso ai diritti de Il silenzio degli innocenti, ma ha più volte espresso la volontà di estendere la storia di Hannibal il più possibile, amalgamando in maniera originale elementi ripresi dai diversi romanzi, e non ha rinunciato all'idea di poter usufruire del libro più famoso di Thomas Harris. Non è da escludere, insomma, che in futuro avremo occasione di vedere l'Hannibal di Mads Mikkelsen faccia a faccia con Clarice Starling e di riascoltare, attraverso le sue confessioni, il grido degli agnelli che non ha mai cessato di riecheggiare negli incubi della giovane (e nei nostri...).