Quest'anno a Venezia 78 il Leone d'Oro alla carriera è stato assegnato a un'attrice amatissima e poliedrica, Jamie Lee Curtis. L'attrice è arrivata al Lido di Venezia anche per presentare il suo ultimo film, Halloween Kills, seguito del film del 2018 che ha segnato la rinascita del franchise horror dedicato a Michael Myers, che l'aveva lanciata nel 1978. Insieme a lei il regista del film, David Gordon Green, che sta già preparando il terzo capitolo della saga, Halloween Ends, e che abbiamo incontrato alla conferenza di presentazione del film: "Quando abbiamo pensato per la prima volta di riportare in vita Halloween, già avevamo in mente una storia espansa, una trilogia, volevamo però che il primo film fosse anche chiuso in se stesso, in modo che potesse funzionare come stand alone: se fosse piaciuto avremmo realizzato i seguenti due. Ed eccoci qua."
Tra gli aspetti più interessanti di Halloween Kills c'è la scelta di espandere la narrazione all'intera comunità di Haddonfield: "Abbiamo deciso di raccontare il trauma vissuto dalla collettività, non solo da Laurie e da pochi altri" ha spiegato il regista. "Volevamo riportare nella storia altri personaggi del film del 1978, quando li abbiamo contattati sono stati felicissimi di partecipare, è stata una reunion tra amici."
Una carriera iniziata nel 1978
"Nel film del 2018 ho esplorato aspetti molto più profondi del mio personaggio" ha continuato Jamie Lee Curtis prendendo la parola: "È stata un esperienza incredibilmente soddisfacente, ho portato in scena il trauma di Laurie e ho potuto trovare finalmente la sua voce, la sua rivalsa. In questo film scopriamo poi la rabbia della comunità, trovo che quel che accade nel film abbia moltissime analogie con quello che sta succedendo nel mondo reale."
L'attrice ha poi spostato la conversazione sulla sua carriera, che è stata lanciata proprio dal ruolo di Laurie Strode: "Interpreto questo ruolo da ben 43 anni, la cosa più eccitante di essere un'attrice che recita la stessa parte da così tanto tempo è che posso assistere a tutti i naturali cambiamenti del mio personaggio: tutti ci evolviamo, siamo esseri umani e siamo in continuo movimento, miglioramento. Laurie è umana, per questo è così facile riconoscerci in lei, come Laurie combattiamo contro i demoni nella nostra vita. Siamo umani, siamo feriti, traumatizzati, ma siamo ancora qui, e ci rialziamo."
Da Halloween a Una poltrona per due
Il Leone d'Oro ricevuto a Venezia 78 è un grande onore per l'attrice, che ci ha raccontato quali sono per lei i film che le hanno segnato la carriera: "Un pesce di nome Wanda, True Lies e, ovviamente, Halloween. Ne ho fatti altri decisamente peggiori, di cui però preferisco non parlare" ha ammesso poi ridendo. Avendola qui con noi in Italia, non potevamo non esimerci dal citare uno dei film per cui è più famosa qui da noi: Una poltrona per due. Il film che, solo nel nostro Paese, è diventato un successo natalizio per grandi e piccini. "Me lo hanno detto poco fa e non potevo crederci!", ha esclamato Jamie Lee Curtis, "le cose qui sono molto diverse che in America, da noi non è certo considerato un film per bambini. Ad ogni modo amo quel film, è ancora così divertente, quel ruolo per me è stato davvero un dono. Inizialmente i produttori del film non erano contenti che fossi stata scelta io da John Landis, lui però mi ha voluta dopo aver fatto insieme un corto horror, si vede che l'ho conquistato!" ha ammesso ridendo l'attrice, "Una poltrona per due è stata la mia svolta, da li è venuto tutto il resto."
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In attesa di Halloween Ends
Anche il terzo film di questa nuova saga di Halloween sta per vedere la luce, sia David Gordon Green che Jamie Lee Curtis sono infatti pronti per rimettersi al lavoro: " Ho letto la sceneggiatura del terzo film mentre ero sul volo per venire qui in Italia. Non ho dormito nulla proprio per questo! È un modo straordinario di chiudere la trilogia e non vedo l'ora di realizzarlo," ha spiegato Jamie Lee Curtis, che anche confessato perché, secondo lei, sia così portata per recitare nei film dell'orrore: "Sono una persona che si spaventa con incredibile facilità, sono sempre terrorizzata, per questo sono perfetta per questi film, è un talento naturale quello di spaventarsi così facilmente, le mie reazioni sono tutte assolutamente naturali."
Parlando del suo rapporto con la recitazione, l'attrice ha chiuso la conferenza dicendo: "amo il mio lavoro, amo le persone che lavorano ad un film ogni volta come se fossero la mia famiglia, amo tutto quello che fa parte del processo di creazione di un film, mi sono sentita così fin dall'inizio, mi piace la collaborazione che c'è dietro quest'arte. Mi piace fare questo lavoro proprio per i momenti passati insieme alla crew, che lavora insieme, è un regalo per me. Questa è la magia del fare cinema, la comunità di artisti che c'è dietro."