Spesso i personaggi che ci rimangono più impressi sono quelli che subiscono un'evoluzione e un percorso, proprio come accade nella vita reale quando cresciamo e maturiamo, e ancor di più riescono a fissarsi nel nostro cuore se, per citare Star Wars, passano al lato oscuro della Forza, o ancor di più se accade viceversa. In quest'ultimo frangente possiamo sicuramente inserire Nebula, una dei Guardiani della Galassia e sorellastra di Gamora, divenuta quasi una sorella tanto per Rocket quanto per Quill (e forse qualcosa di più) nel capitolo conclusivo della trilogia che James Gunn ha voluto dedicargli nel Marvel Cinematic Universe prima di passare alla DC, Guardiani della Galassia Vol. 3, ora al cinema. Andiamo a ripercorrere il suo cammino e quanto e come sia cambiata nei tre volumi della squadra più sgangherata dell'MCU.
Nebula Vol. 1: Sorelle Serpenti
Il primo Guardiani della Galassia ha rappresentato uno spartiacque nel Marvel Cinematic Universe, poiché non solo era riuscito a dare spazio a un gruppo di (anti)supereroi meno conosciuti tutti insieme - cosa che ad esempio non è riuscito a fare Eternals - ma anche a donare un tono scanzonato e sopra le righe trovando una formula equilibrata per la linea comica dell'MCU alternata a momenti più profondi e ricchi di significato. Tra questi vi è sicuramente il percorso di Nebula, che conosciamo come figliastra di Thanos e sorellastra di Gamora (Zoe Saldana). Le due si odiano e sono in competizione per l'attenzione del titano pazzo, sono state cresciute con questa dipendenza malsana e tossica dalla sua approvazione, nonostante avesse sterminato le loro famiglie e i loro rispettivi popoli per prenderle con sé. Nel caso di Nebula, poi, è stato doppiamente crudele: non solo per la predilezione per Gamora - i genitori-rapitori a quanto pare hanno anche figliastri preferiti - ma anche per come ha trattato il suo corpo, smontandolo e riassemblandolo con svariati pezzi per renderla la macchina da guerra perfetta. È normale che quindi il personaggio di Karen Gillan abbia più di qualche lotta interiore, non solo psicologica. Epocale la battaglia tra sorelle alla fine del Vol. 1, che però non risolve ancora i loro problemi di fiducia e rispetto reciproco.
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Nebula Vol. 2: la causa e la soluzione
In questo capitolo di passaggio - nella trilogia dei Guardiani così come nel Marvel Cinematic Universe - assistiamo all'evoluzione di Nebula dalla quale parte proprio l'azione del film. Questo perché la sgangherata squadra è ingaggiata dai Sovereign per difendere delle preziose batterie da un mostro inter-dimensionale e poter avere la loro ricompensa, proprio la sorellastra di Gamora da tenere prigioniera. Quest'ultima ovviamente riesce a liberarsi con l'inganno e vuole uccidere la sorellastra perché la ritiene responsabile delle torture subite da Thanos. Nebula si rivela decisiva anche per la chiusura di Guardiani della Galassia Vol. 2 poiché, affrontata Gamora, finisce con lei in una grotta piena di scheletri grazie alla quale scoprono il vero piano di Ego (Kurt Russell), il padre biologico di Quill nonché un Celestiale, che aveva ucciso tutti i suoi figli che non possedevano il gene che gli serviva per terraformare l'intero universo. Nebula diviene così un personaggio meno negativo e meno villain da combattere (pur non essendolo mai stato veramente) e riesce ad arrivare ad una sorta di tregua con Gamora poiché iniziano a comprendersi meglio. Tanto che alla fine prende coraggio nel dirigersi verso Thanos per ucciderlo.
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Nebula Vol. 3: Guardiani riAssembled
Tra gli ultimi due capitoli dedicati ai Guardiani ci sono stati i due film sugli Avengers dei Fratelli Russo e l'Holiday Special, in cui ci è stato mostrato come il gruppo sia diventato un vero e proprio nucleo familiare pronto ad accettarsi con tutte le proprie stranezze. Proprio la sua natura da figlia non voluta e non apprezzata, nonché di essere vivente smontato e ricomposto in più parti come fosse il freak show per eccellenza, in Guardiani della Galassia Vol. 3 Nebula ultima il proprio bel percorso e non può non conquistare tutti col suo essere diventata, lentamente e idealmente, da villain ad (anti)eroina, proprio come i suoi compagni di (dis)avventure, che ora considera a tutti gli effetti la propria "vera" famiglia. Durante il blip generato dal padre Thanos lei e Rocket sono stati gli unici Guardiani non cancellati dalla faccia della Terra e quindi l'essere stati per cinque anni in giro per la Galassia sull'astronave li ha fatti necessariamente avvicinare.
Tanto più che condividono un passato simile: se Rocket (Bradley Cooper, alla sua background story è dedicato in fondo questo terzo capitolo) si è visto sfruttato e riassemblato nel peggiore dei modi, anche Nebula come abbiamo visto ha subito la stessa sorte, e da parte del padre-rapitore per giunta Il rapporto già disfunzionale e complesso con Gamora si intensifica e complica ulteriormente in questo ultimo giro di boa: Nebula, quasi addolcita dalla famiglia che finalmente l'ha scelta, voluta e amata, si avvicina anche a Peter Quill (Chris Pratt) mentre lui si strugge per la Gamora che ha perso per colpa di Thanos che l'ha sacrificata in Infinity War. Quella che il gruppo ora si ritrova a vagare per Galassia è la Gamora del 2014, che non ha memoria della propria storia né con Quill né con la sorellastra, con la quale si odia tuttora e mantiene un rapporto puramente di scambio economico e di favori.
Non è solo Star-Lord ad averla persa, e questo incide ulteriormente sull'evoluzione del personaggio di Nebula, che ha addirittura quasi un pericoloso avvicinamento al leader dei Guardiani... ma solo per poco. Eppure è proprio Nebula la più equilibrata della squadra in questo capitolo conclusivo, mentre cerca di placare gli animi e mantenere uniti ed efficienti tutti i suoi membri. Alla fine della pellicola diventa la guida di Knowhere, un ruolo simile ma più importante di quello di Drax, che si occuperà dei bambini recuperati dall'Alto Evoluzionario. Da villain (che però era il risultato delle angherie e dei soprusi subiti) ad (anti)eroina sempre più pronta ad aprirsi, ma mantenendo sempre il proprio cinismo, grazie alla scrittura di Gunn e all'interpretazione di Gillan, Nebula diviene addirittura una leader che fa del bene. Un'evoluzione lenta, ben distribuita, emozionante.