La sesta stagione del medical drama si chiude con un emozionante doppio episodio ad alta tensione, per sottolineare ancora una volta il valore della vita e darci appuntamento al prossimo autunno con le nuove storie degli amatissimi medici del Seattle Grace Hospital.
"I don't want to follow the death and all of his friends...": queste sono le parole di una delle più belle canzoni dei Coldplay che dichiara, attraverso un testo piuttosto confuso, di non voler inseguire la morte. E così s'intitola la season finale di Grey's Anatomy. Il concetto della morte è sicuramente adatto, del resto i medici del Seattle Grace Hospital sanno bene cosa significa combattere costantemente per salvare vite. Eppure questa volta non si tratta solo di un paziente con una storia particolarmente complicata o di un caso sul quale lavorare duramente. Questa volta le vite a repentaglio sono quelle dei nostri affezionatissimi protagonisti.
Come già detto, i legami tra i dottori si stanno facendo sempre più intricati. Dopo gl'innumerevoli "tira e molla" sono poche le certezze rimaste; una tra queste è sicuramente la relazione tra Meredith (Ellen Pompeo) e Derek (Patrick Dempsey): dopo tormenti ed indecisioni durate per uno svariato numero di stagioni, i due sono finalmente una coppia solida e molto amata dai fan. La possibile uscita dal cast di Dempsey sembra essere stata rinviata alla fine della prossima stagione, per cui per ora possiamo stare tranquilli, la Grey e il bel Dottor Stranamore resisteranno ancora per un po'. Chissà se si può dire lo stesso dell'altalenante relazione tra Cristina (Sandra Oh) e Owen (Kevin McKidd), ostacolata costantemente dalla presenza di Teddy (Kim Raver); per reprimere i suoi sentimenti, nell'episodio Hook, Line and Sinner Hunt arriva addirittura a chiedere a Shepherd di licenziare la collega, proprio per evitare di dover scegliere con quale delle due donne stare. Le cose non vanno meglio per Callie (Sara Ramirez) e Arizona (Jessica Capshaw), profondamente in disaccordo riguardo alla possibilità di avere un figlio.
Infine c'è Mark (Eric Dane), impegnato con la giovane figlia Sloan (Leven Rambin) che, in Sympathy for the Parents, si ripresenta a casa sua con le doglie; nonostante il forte desiderio di diventare nonno (che equivale in realtà ad un bisogno di paternità giustificato, almeno secondo l'analisi fatta da Arizona, da una crisi di mezza età) il chirurgo acconsente a dare il bimbo in adozione, manifestando però il suo desiderio di creare una famiglia e ritrovare il vero amore. In Shiny Happy People, infatti, Mark scopre che i suoi sentimenti verso Lexie (Chyler Leigh) non sono mai del tutto scomparsi e decide di dichiararsi, incurante del rapporto tra lei e Alex (Justin Chambers). Le cose dunque si evolvono ma una delle poche certezze di Grey's Anatomy è che tutte le storie lasciate alle spalle prima o poi ritornano.
Gli ultimi due episodi, i più interessanti di questa sesta stagione e che hanno confermato ancora una volta il successo della serie (seguita per l'occasione da oltre 16 milioni di spettatori), si aprono con un'importante notizia: Meredith scopre di essere incinta. Ebbene, la cinica e tormentata dottoressa Grey, quella che fino a poco tempo prima si ubriacava fino allo stordimento di tequila e rifiutava ogni tipo di legame, aspetta un bambino. La felicità del momento, condivisa con l'amica Cristina (la quale si dimostra stranamente felice per l'evento), passa però subito in secondo piano. Per i corridoi dell'ospedale si aggira Gary Clark (Michael O'Neil), un uomo disperato che non riesce ad accettare la perdita della moglie, morta in seguito alla decisione presa da Derek e Richard (James Pickens Jr.) di non proseguire con l'accanimento terapeutico, proprio come legalmente espresso dalla stessa donna; già in How Insensitive l'uomo era ricomparso con lo scopo di "distruggere" la carriera di Shepherd, considerato l'assassino della moglie. In Sanctuary, però, il desiderio di vendetta di Clark lo spinge ad armarsi di pistola con l'intento di colpire chiunque lo ostacoli. E' così dunque che il nostro medical preferito si trasforma in un thriller ad alta tensione: il pazzo assassino spara all'impazzata colpendo dottori, infermieri, chiunque gl'impedisca di raggiungere il suo vero obiettivo. Le corse per i corridoi, i colpi sparati in aria, il pericolo che si cela dietro ad ogni angolo diventano il leitmotiv di questo ultimo appuntamento, regalandoci momenti estremamente emozionanti.
Quella di Clark è una strage a tutti gli effetti, egli uccide per prima la dottoressa Reed (Nora Zehetner), per poi sparare ad Alex, il quale viene soccorso da Lexie e Mark. Dopo aver colpito il dottor Percy (Robert Baker), risparmiando incredibilmente la Bailey (Chandra Wilson), il pazzo si confronta con Shepherd. La razionalità del dottore non è abbastanza convincente ed è così che si ritrova a terra con una pallottola dritta nel cuore. Meredith, cha ha assistito impotente alla scena, è distrutta e interviene per soccorrere il marito stringendolo a sé. Le possibilità di operarlo sono ben poche, il SGH è stato evacuato e il cardiochirurgo Teddy non può intervenire.
L'unica in grado di salvare la vita a Derek è Cristina ma di certo un intervento del genere non risulta semplice per un'inesperta specializzanda, spaventata dalla situazione e in pena perché questa volta il paziente è anche il marito della sua migliore amica. Certo il tutto si fa sempre più surreale, soprattutto quando nella sala operatoria arrivano Owen, tornato per salvare colei che davvero ama, e Gary Clark, deciso a sparare praticamente a tutti. Meredith è disperata, soprattutto quando i dottori fingono che Shepherd sia deceduto, inscenando un improbabile finto arresto cardiaco. E invece, alla fine, dopo innumerevoli lacrime versate e momenti di ansia, il bene trionfa, salutandoci però con un amaro finale. La prerogativa di Grey's Anatomy è sempre stata quella di commuovere gli spettatori e, in quest'occasione, l'obiettivo è sicuramente stato raggiunto: le diverse perdite, la morte di Percy tra le braccia di un'impotente Bailey, l'amore incondizionato di Meredith verso Derek, il riavvicinamento tra Callie e Arizona, oltre al discorso finale tra Richard e Clark sono solo alcuni dei momenti più toccanti. La distrutta speranza di un bimbo che mai nascerà mette fine a questa esperienza, lasciandoci non del tutto soddisfatti.
Nel complesso questa stagione ha mantenuto lo stile che oramai da sei anni viene rispettato. I casi che si presentano in ospedale accompagnano le vite dei nostri protagonisti, divenendo il più delle volte lo spunto per le riflessioni personali di Meredith, la voce narrante che, attraverso i parallelismi tra vita ospedaliera e privata, ci racconta la sua storia. A giudicare dal numero di morti riscontrate in questi due episodi è ragionevole pensare che, la settima stagione, ci offrirà qualcosa di nuovo, se non altro rispetto al cast. Quello che è certo è che, per ora, la fondamentale relazione tra Meredith e Derek non è in pericolo. Del resto, come più volte sottolineato, questo tipo di prodotto seriale ha davanti a sé un futuro potenzialmente lungo, in quanto le storie da raccontare sono infinite, così come le possibili relazioni tra i protagonisti. Vedremo dunque se Lexie sceglierà di rimanere con Alex o di tornare con Mark, se Callie riuscirà a convincere la compagna a creare insieme una famiglia, se Owen sceglierà davvero Cristina. E poi avremo ancora tanti casi nuovi, che sapranno coinvolgerci in prima persona, risvegliando la nostra parte più emotiva. Allora arrivederci al prossimo autunno, per una nuovissima stagione al Seattle Grace Hospital.