L'ascesa al potere dell'italo-americano John Gotti, uno dei più famosi e crudeli gangster di tutti i tempi, che senza pietà scala i ranghi della mafia di New York fino a diventare il capo della famiglia criminale dei Gambino. Finora la sua storia era stata percorsa soprattutto da progetti televisivi, ma a portarlo sul grande schermo in Gotti - Il primo padrino, che nel ruolo di gangster vede il gran ritorno di John Travolta, ci ha pensato il regista Kevin Connolly . Nel film vengono ripercorsi gli eventi cruciali e spesso violenti della sua carriera criminale negli anni '70, ma anche la vita privata, l'amore per la famiglia, fino alle conseguenze che quei giorni di gloria hanno portato a uno dei suoi figli.
Nonostante John Travolta ce la metta tutta per vestire con efficacia i panni di un boss della malavita che era riuscito a farsi amare da tanti compaesani anche al di fuori della sua comunità, Gotti - Il primo padrino visto al cinema ha convinto poco, con una narrazione un po' confusa, poco avvincente e soprattutto carente di pathos al cospetto di tanti grandi film sul genere gangster. E i deludenti risultati al botteghino e le stroncature della critica lo hanno dimostrato. Ma la recente uscita homevideo targata Eagle Pictures è stata sorprendente per due motivi: la presenza di una Director's Cut per certi versi spiazzante, e la grande cura con cui il prodotto è stato presentato nel mercato homevideo italiano, con un'edizione limitata Mediabook.
La Director's Cut e una visione che non t'aspetti
La prima sorpresa come dicevamo è la presenza di una Director's Cut, che non è la solita versione solo lievemente modificata di tanti altri prodotti. Qui, a fronte del fatto che questa versione è addirittura più breve di circa 5 minuti rispetto a a quella cinematografica, c'è l'impressione di guardare un film dall'impronta davvero diversa. Ci sono alcuni tagli, c'è un montaggio a tratti diverso, ci sono momenti aggiuntivi e inediti non doppiati in cui puntualmente subentrano i sottotitoli italiani, ci sono perfino dei cambiamenti nella colonna sonora, sicuramente migliorativi. Le immagini di repertorio del vero John Gotti, qualche passaggio maggiormente sottolineato, la forbice su alcune lungaggini inutili e diverse scelte musicali (nella scena del dentista e in quella in discoteca), danno insomma la sensazione di una visione davvero diversa del regista. Sia chiaro, non stiamo dicendo che il film si sia trasformato in un capolavoro, anzi rimane un film non particolarmente riuscito, perché ingenuità e scelte che lasciano perplessi rimangono, ma il prodotto acquista almeno una maggior coerenza stilistica e certamente si avverte un robusto passo in avanti sul piano della tensione narrativa e della capacità di coinvolgimento, che nella versione cinematografica latitavano.
Un Mediabook con due dischi, booklet e making of
La seconda sorpresa è il trattamento di lusso che Eagle Pictures ha voluto riservare al film, con un'edizione limitata nettamente superiore a quella americana priva di extra. Gotti - Il primo padrino viene presentato infatti con un elegante edizione Mediabook, nella quale un booklet illustrato di 8 pagine con approfondimenti anche testuali, separa il blu-ray e il DVD. Nel blu-ray troviamo la versione cinematografica e quella Director's Cut, entrambe ovviamente in alta definizione, e inoltre il trailer e un making of. Sul DVD c'è solamente la versione cinematografica. Come detto, l'unico extra è il making of, che dura 11 minuti e approfondisce alcune tematiche del film grazie alle interviste al regista Kevin Connolly e alle star John Travolta e Kelly Preston. Ma ci sono brevi interventi anche di altri attori, come Spencer Lofranco, Leo Rossi, William DeMeo e Pruitt Taylor Vince. Ma tra gli extra, a tutti gli effetti, vanno annoverati anche il booklet e soprattutto la citata Director's Cut.
Video e audio di buona qualità, ma senza strafare
Sul piano tecnico, l'edizione blu-ray di Gotti - Il primo padrino è valida. Il video è buono anche se non ottimo: permane una sensazione generale di una certa morbidezza del quadro, con un dettaglio di livello soddisfacente che però è incisivo solo sui primi piani, mentre perde un po' di smalto sui fondali e in genere sugli elementi in secondo piano. Nelle scene più scure affiora una certa rumorosità e il quadro tende a impastarsi, ma le flessioni sono tutto sommato contenute. Sul piano cromatico i neri sono solidi anche se non profondissimi, per il resto domina una tonalità tra il giallo e il marroncino esclusivamente frutto delle scelte fotografiche. Più problematica, ovviamente, la visione in DVD per evidenti limiti del formato.
Per quanto riguarda l'audio, sia in italiano che in originale è presente una traccia DTS HD Master Audio 5.1, che rivela una discreta resa ambientale, anche se gli interventi dell'asse posteriore sono piuttosto circoscritti e non particolarmente esuberanti, ma va anche detto che il film, a parte alcune scene, non propone moltissimo sul piano sonoro. Il suono comunque è cristallino, la dinamica soddisfacente, mentre i dialoghi, puliti e dal timbro caldo e piacevole, sono di ottima qualità.