La CW sta attraversando senza ombra di dubbio un anno particolare, caratterizzato dall'ottimo successo riscosso dalle due novità principali della stagione 2010-2011, Hellcats e Nikita, dal trionfo di ascolti di The Vampire Diaries e dal cospicuo seguito di pubblico di serie storiche e consolidate come Smallville e Supernatural. Tutto ciò ha contribuito a relegare in un angolo i teendrama che per anni hanno rappresentato il il caposaldo del network, provocando un forte calo di ascolti tra i fan di One Tree Hill, giunto pressoché al capolinea, di 90210 e Gossip Girl, e nel caso di Life Unexpected, addirittura alla cancellazione. E mentre quest'ultimo avrebbe meritato, con il beneficio del dubbio, una terza stagione, la serie che ha per protagoniste Blake Lively e Leighton Meester avrebbe fatto meglio invece a chiudere le avventure dei ragazzi dell'Upper East Side lo scorso anno, onde evitare di incappare nello scoglio della ripetitività e del nonsense in cui si è andato a scontrare di recente.
Debole negli ascolti (sfiora faticosamente i due milioni e scende spesso sotto l'1,5) e nella trama, la quarta stagione di Gossip Girl, nonostante le buone premesse iniziali svanite a partire dal sesto episodio, ha intrapreso la caduta libera in un vortice di storyline approssimative e superficiali, prive di basi solide su cui appoggiarsi e il più delle volte risolte in maniera sbrigativa e poco convincente.
Dopo un paio di episodi transitori, War at the Roses e Juliet Doesn't Live Here Anymore, incentrati principalmente su Serena e i suoi capricci sentimentali, e sul continuo tira e molla tra Chuck e Blair, la nona puntata, The Witches of Bushwick, avrebbe potuto segnare un buon giro di boa per la serie, se solo avesse preso una direzione diversa da quella scelta dagli autori.
La tanto attesa riappacificazione tra la coppia formata dalla Meester e Ed Westwick, che i fan sognavano da mesi, si è invece rivelata un effimero fuoco di paglia, e si è estinta nel giro di appena un paio di inquadrature, dopo mesi di sesso bollente e frasi dette a metà, che avevano fatto sperare in una conclusione felice, bruciata invece sul nascere. La storia d'amore su cui tutti puntavano è stata quindi messa da parte velocemente e senza spiegazione alcuna, per lasciare spazio ad altri intrecci e ad altri improbabili colpi di scena.
Neanche il ritorno fulmineo di Taylor Momsen nei panni di Little J, è riuscito a ridonare brio alla serie, e il suo inverosimile sodalizio con Juliet Sharp (Katie Cassidy) e Vanessa ai danni di Serena ha solo contribuito ad aggiungere maggiore confusione a una storyline già di per sé confusa e poco credibile.
In Gaslit, infatti, Serena viene spedita in rehab, in seguito a una foto fittizia in cui è ritratta in procinto di assumere sostanze stupefacenti, opera di Juliet, che le fa scatenare contro famiglia e amici, facendo accorrere paparazzi e giornalisti fuori dalla clinica in cui è stata rinchiusa, neanche fosse una celebrità da prima pagina.
L'evolvere sconclusionato e inconsistente degli eventi, getta le basi per l'undicesimo episodio, The Townie, l'ultimo del 2010, quello "risolutivo", se così può essere definito, in cui finalmente viene fatta luce sul personaggio di Juliet e del fratello Ben (David Call) e sul passato di Serena, ancora una volta tornato prepotentemente a incidere sul suo presente.
Personaggio chiave della puntata, inaspettatamente, Lily Van Der Woodsen, unica responsabile dell'arresto di Ben, accusato di aver approfittato di Serena anni prima, quando era uno dei suoi professori al liceo. La relazione platonica nata tra i due, spinse infatti Lily a falsificare la firma di Serena sulla denuncia ai danni di Ben, per tutelare la figlia, ancora minorenne, e per frenare sul nascere una relazione pericolosa.
La guerra interna scoppiata in casa Van Der Woodsen, si aggrava ulteriormente quando salta fuori, grazie a Rufus, la decisione di Lily, presa alle spalle di Chuck, di vendere le industrie Bass senza chiedere il suo consenso, scatenando l'ira del ragazzo e un aspro litigio tra tutti i membri della famiglia.
Dopo oltre un mese di stop, la serie è tornata in onda con la seconda metà della stagione, ma l'episodio The Kids Are Not Alright, non lascia presagire nulla di buono: le scelte degli autori continuano a non convincere affatto, e l'introduzione di nuovi personaggi poco incisivi non aiuta di certo. L'addio di Juliet e Jenny (che si vocifera potrebbe comunque tornare di tanto in tanto), lascia spazio a due nuovi cattivi, l'imprenditore Russel Thorpe e la figlia Raina (Michael Boatman e Tika Sumpter), intenzionati a mettere le mani sul patrimonio Bass, per distruggere Chuck e l'eredità del suo defunto padre.
Pronto a tornare a New York City anche William Baldwin (Parenthood), il padre di Serena, che contribuirà a far risollevare l'umore e l'autostima dell'ex moglie Lily dopo il brutto periodo attraversato di recente. È confermato nel cast David Call nei panni di Ben, uscito finalmente di prigione e in procinto di riconciliarsi con Serena, pronta a dare una seconda chance alla loro storia d'amore, anche se, come la stessa produttrice Stephanie Savage dichiara "Il più grande ostacolo per una loro possibile frequentazione è quello di superare gli occhi diffidenti della famiglia di Serena".
Ancora una volta, quindi, la possibilità che Dan e la Van Der Woodsen possano tornare insieme, viene messa da parte, forse definitivamente, anche se con il continuo "ripescaggio" di coppie a cui abbiamo assistito in questi anni, nulla sembra impossibile in Gossip Girl; lo dimostra anche l'ultima discutibile decisione degli sceneggiatori, quella di far nascere l'amore tra gli unici due personaggi rimasti, Dan e Blair: