"Sai qual è la cosa più brutta di una guerra? Stare dalla parte sbagliata"
Sembra incredibile ma siamo arrivati alla vigilia del finale della quinta e ultima stagione di Gomorra, e lo diciamo tra le righe con un misto di malinconia e di eccitazione. E dobbiamo preparaci anche a dire qualche altro addio, ma tranquilli non saremo noi a spoilerarvi in questa nostra recensione di Gomorra 5, episodi 7 e 8, il 10 dicembre su Sky Atlantic e NOW.
Gomorra 5x07: Mors tua, piazza mea
I ranghi sono serrati e la lotta per il controllo della droga è alle porte. In questo episodio tutti i personaggi fanno i conti con la propria coscienza e soprattutto con il proprio tornaconto personale. Donna Luciana (Tania Garribba) è pronta a tradire Genny (Salvatore Esposito) e quindi il marito O'Maestrale (Mimmo Borrelli) sfruttando l'infelicità di Azzurra (Ivana Lotito) per portarla dalla propria parte. Incontra Ciro (Marco D'Amore) e Donna Nunzia (Nunzia Schiano), rischiando moltissimo pur di non stare "dalla parte sbagliata" di questa guerra. Una serie di colpi di scena più o meno prevedibili porterà a una morte più o meno prevedibile, che però verrà trattata come nell'Antica Grecia: un funerale con tanto di pira e di fedeli che a uno a uno vanno a congiungere il proprio sangue con quello del defunto per essere legati per sempre, sancendo quindi un legame quasi ultraterreno, sacrale, che può battere qualsiasi nemico terreno (Genny) e divenire di fatto come l'Immortale (Ciro).
Gomorra 5, la recensione degli episodi 5 e 6: l'Immortale è tornato
Scene emozionanti e toccanti per dare il commiato a un personaggio che ha fatto molto per lo show. Un'ulteriore prova dell'aura mitologica oramai legata a doppio filo coi personaggi della serie. Le figure femminili che gravitano intorno a quelle maschili sono importantissime in questo episodio, fulcro di ciò che verrà, determinanti per il Destino messo in moto. E si contrastano, si tradiscono, si alleano, proprio come gli uomini nella stanza accanto. Perché in questo mondo non ci si può davvero fidare di nessuno, come dice Ciro a Donna Nunzia: "Fortuna e diffidenza sono la stessa la stessa cosa perché l'uomo più fortunato non si fida mai di nessuno".
Gomorra 5, Salvatore Esposito e Marco D'Amore: "Genny e Ciro come Rocky e Apollo Creed"
Gomorra 5x08: mai i bambini
Se il settimo episodio finiva con un funerale greco, l'ottavo inizia con un Padre Nostro recitato da un personaggio secondario che porterà a una svolta importante nella trama per i personaggi principali. Proprio nello stile seriale americano, la puntata ci lascia inizialmente perplessi finché non capiamo dove e come si incastrino le gesta di questo personaggio nel quadro generale. La religione è ancora il moto che muove le scelte dei personaggi, così come la famiglia. Ed e proprio in nome della famiglia che saranno fatte scelte indicibili in questo episodio, per ricordarci che sono tutti criminali, che non c'è immedesimazione e affetto da provare per loro alla fine della fiera. Proprio nell'anticamera del doppio finale di serie, Gomorra 5 ci regala uno degli episodi più belli e toccanti, ricco di pathos, con colpi di scena anche inaspettati, supportato da una regia ad effetto, che racchiudono ciò che il serial rappresenta nel panorama italiano e internazionale.
Nelle trame di questa fitta rete di inganni finiranno anche coloro che non dovrebbero mai essere toccati, i bambini, e le maglie della giustizia, rappresentata da quel magistrato che aveva parlato con Grazia a inizio stagione ricordandole come, in un mondo ideale, la migliore vendetta fosse la giustizia. Ma in un racconto veritiero e realistico che parla di mafia non può essere così. Non in Gomorra - La Serie. La Legge con la L maiuscola torna nell'atto finale, per vedere alla fine chi prevarrà. Sempre più spazio acquisisce O'Munaciello (Carmine Paternoster), una "serpe in seno" pronta a voltare tutto a proprio piacimento e disposto ad atti indicibili in nome del proprio "padrone"... ma sarà davvero così? La guerra civile in atto non è solo fisica - è presente una grandiosa sequenza d'azione in questo episodio - ma soprattutto psicologica e mentale, fatta di furbizia e astuzia per attaccare il nemico nel suoi punti deboli e toccarlo dove fa più male. E sappiamo che oramai Ciro e Genny conoscono così bene le rispettive debolezze... così come i punti di forza.
Conclusioni
Concludiamo la nostra recensione di Gomorra 5, episodi 7 e 8, malinconici ed emozionati in vista del doppio finale di serie della prossima settimana. Queste due puntate riescono a porre ottimamente le basi per l’epilogo, proponendo un episodio che ci concentra sugli “intrighi di palazzo” della storia e sul congedo di uno dei personaggi chiave, e un altro che invece dà il via alla guerra civile della camorra non solo in modo fisico ma soprattutto in modo mentale, coinvolgendo la Giustizia e i bambini in questo gioco al massacro senza esclusione di colpi... in cui più di qualcuno si farà molto male.
Perché ci piace
- Proporre due episodi emozionanti e adrenalinici che mettono le basi per il gran finale, accompagnanti da una regia ad effetto.
- La dedica a uno dei personaggi più “amati” e la metafora religiosa costantemente presente.
- Il ritorno della Legge rappresentata dal magistrato che vorrebbe fermare Genny e soci.
- Finalmente il personaggio di Azzurra ha ritrovato la propria coerenza narrativa.
Cosa non va
- Alcuni colpi di scena sono piuttosto prevedibili.