Si è fatta attendere non poco, ma Gomorra 4 è pronta a partire: il prossimo 29 marzo, sempre su Sky Atlantic HD, Genny Savastano (Salvatore Esposito) e soci torneranno con dodici nuovi episodi. Diverse le novità: dopo l'uscita di scena di Marco D'Amore, passato dall'altro lato della telecamera, dirigendo due puntate. Mentre i fan si chiedono se Ciro è vivo, noi ci chiediamo se l'assenza di uno dei due pilastri storici della serie creata da Stefano Sollima e Roberto Saviano si farà sentire? Per provare a scoprirlo in questa intervista ai protagonisti di Gomorra 4, siamo partiti proprio dalle parole di Sangueblù (Arturo Muselli), che nel primo episodio dice a Genny "Quando seppellisci qualcuno che ami seppellisci una parte di te con lui.", e abbiamo domandato agli attori della serie tv Sky che che cosa hanno sepolto insieme a Ciro Di Marzio.
Salvatore Esposito ci ha detto sibillino (e un po' sadico): "Bisogna vedere innanzitutto se l'ho seppellito. Dovete vedere tutta la stagione per scoprirlo. Credo che Genny abbia seppellito qualcosa che è di più di un fratello, più di un amore, più di un legame sanguigno. Erano due persone che si capivano senza parlare, che si leggevano dentro, questo accadeva fin dalla prima stagione. Credo che Ciro sia stato sempre l'unico a sapere chi era Genny in realtà."
Caustica Cristiana Dell'Anna, interprete di Patrizia: "Io ho seppellito un nemico. Quindi ciaone!" Per Ivana Lotito invece: "Azzurra e Ciro non hanno mai avuto rapporti diretti, ma indirettamente conosce il peso specifico che lui ha avuto per Genny. Si è sacrificato per far avere a Genny una famiglia e un futuro migliore. In qualche modo Ciro e Azzurra erano indirettamente connessi, perché si auguravano entrambi un futuro migliore quando Genny stava di nuovo per affondare negli Inferi."
Per Arturo Muselli: "Enzo ha seppellito la parola: Sangueblù non ha tanta voglia di parlare dopo quello che è successo. Cadrà in un silenzio profondo: si rinchiuderà dentro se stesso per capire cosa ha perso." Loris De Luna, interprete di Valerio, 'o Vucabulà, invece: "Il non volersi far più comandare, il non doversi sentir dire cosa fare: è un problema che Valerio si porta dalla famiglia, dai genitori che gli imponevano di fare certe cose. Nella terza stagione ha vissuto una situazione simile con il clan, attraverso il rapporto gerarchico dei boss. Nella quarta per lui ci sarà invece la possibilità di prendere l'iniziativa."
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Marco D'Amore è ossessionato dal fantasma di Ciro
E cosa ha seppellito di se stesso il diretto interessato, Marco D'Amore, il volto di Ciro Di Marzo (che riprenderà il ruolo nel film, prequel della serie, dedicato al personaggio)?: "Più che seppellito sento il fantasma di questo personaggio vivermi intorno: da una parte ossessionarmi, dall'altra farmi compagnia. È evidentemente una presenza che non voglio rinunciare ad avere attorno a me. Ho seppellito di lui però una pratica legata alla quotidianità, che mi faceva indossare quasi tutti i giorni i suoi panni. Quindi persa quella si perde un po' del contatto più fisico e più terreno col personaggio, ma tanto di lui è rimasto attorno a me."
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