"Mai giudicare un libro dalla copertina" si dice, così come "nulla è come sembra". Valgono proprio queste premesse per Gold Digger, la miniserie inglese di BBC One che arriva dall'8 settembre su Sky Serie con due episodi a settimana e in streaming su NOW. Come spiegheremo in questa recensione di Gold Digger, non fatevi ingannare dall'aspetto thriller con cui si presenta la vicenda, che rivelerà tematiche inaspettate e una buona dose di sentimenti.
L'amore non ha età
Protagonisti di questa miniserie inglese sono Julia Ormond (Le Streghe dell'East End, The Walking Dead: World Beyond) e Ben Barnes (Westworld, Tenebre e ossa) nei panni di Julia e Benjamin, lei sessantenne lui trentaseienne, che si conoscono in un museo e sembra scattare il colpo di fulmine. Considerato il misterioso passato di lui e la ricchezza di lei, Ben potrebbe rivelarsi un cacciatore di dote, come dice il titolo? Gold Digger ha due facce principalmente (ma in realtà ne ha molte, come vedremo). È come una "cipolla" seriale a strati da scoprire uno ad uno. Dalla sequenza iniziale che gioca su un grande flashforward come spesso accade in questi casi, si presenta come un thriller. Vediamo Julia vestita da sposa e insanguinata che fugge nella campagna inglese, dopo aver gettato le fedi. Dovremo scoprire cosa ha portato Julia a ribaltare la propria vita, come dice la sua voce fuoricampo, mentre il voiceover di Benjamin poco dopo ci racconta di come, se avesse avuto una famiglia, non avrebbe mai fatto nulla per distruggerla. Due lati opposti di una stessa medaglia. Col passare degli episodi torniamo a un anno prima e all'incontro fortuito di Julia e Ben, passando quindi alla parte romantica della storia. A lei, il giorno del suo sessantesimo compleanno, è stata data buca dai tre figli avuti dal precedente matrimonio - Patrick, Della e Leo, ognuno coi propri problemi - così decide di fare un giro al museo dove un tempo lavorava. Lì incontra per caso un ragazzo con la metà dei suoi anni che sembra approcciarla. I due finiscono per avere un appuntamento che sembra non finire mai. Ma poi sono costretti a tornare alla realtà.
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Un passato misterioso
Realtà in cui Julia, d'accordo con Benjamin, decide di presentarlo alla propria famiglia, ricevendo quasi solo perplessità e preoccupazione. Sono tutti convinti, compresa l'ex suocera, che lui punti solamente ai suoi soldi e che non ci sia altra spiegazione per questo fantomatico amore dichiarato e manifesto. Parte quindi un'indagine a ritroso da parte degli spettatori per scoprire il passato di entrambi, dato che lui è molto reticente. L'aspetto interessante però è che in realtà anche Julia ha un passato che non vuole ricordare e continui flashback in stile Big Little Lies - Piccole grandi bugie vengono offerti allo spettatore come antipasti di una portata principale che arriverà solo alla fine, riuscendo a ricostruire cosa sia accaduto alla famiglia Day. E queste scoperte porteranno alla luce una tematica non presentata all'inizio della storia, ma molto attuale. In fondo Gold Digger si dimostra soprattutto la storia di una donna che vuole avere una seconda chance, una donna debole che ha sempre sacrificato tutto per il marito (che l'ha ripagata tradendola con la sua migliore amica) e per i figli, che sono cresciuti con non pochi problemi proprio per il passato doloroso che condividono come famiglia. Ormond e Barnes tratteggiano due persone sole ferite dal passato con un disperato bisogno di essere amate e dimostrano una buona chimica, rendendo credibile la loro infatuazione.
Un argomento tabù
Creata da Marnie Dickens (che già aveva fatto discutere con il suo Thirteen), la serie propone un altro argomento "tabù" come la grossa differenza d'età (anche se non dovrebbero più esistere argomenti tabù nel 2021). La storia viene raccontata giocando, fin dall'affascinante sigla, con una fotografia che usa i chiaroscuri e le sfumature di grigio per mostrare un mondo che ha sempre qualcosa da nascondere, ma soprattutto da portare alla luce, per poter finalmente respirare e davvero rinascere. Quasi un romanzo di formazione a sessant'anni per la protagonista. Julia difende il proprio amore con le unghie e con i denti, ma ne varrà davvero la pena? Bisogna arrivare alla fine dei sei episodi per sapere la risposta, ma il viaggio si dimostrerà una storia romantica particolare, dai risvolti noir e thriller, che però al nocciolo porta un'importante tematica e l'amore, più di tutto il resto. Una serie che ci ricorda che non è mai troppo tardi per prendere in mano la propria vita, un messaggio più importante di quanto si pensi soprattutto oggigiorno.
Conclusioni
Come abbiamo detto fin dall’inizio di questa recensione di Gold Digger, la miniserie inglese svela i propri strati man mano e pur presentandosi inizialmente come un thriller, si rivela col passare dei sei episodi una storia d’amore e una storia di formazione in “tarda” età, toccando alcune importanti e inaspettate tematiche femminili. Con un’affiatata coppia di protagonisti, una fotografia conturbante e un contorno di personaggi che forse avrebbero meritato un po’ più di attenzione.
Perché ci piace
- Julia Ormond e Ben Barnes sono una coppia credibile e dimostrano una buona chimica
- La storia si presenta come un thriller ma si rivelerà una storia d’amore e dalle importanti tematiche femminili, anche attraverso una fotografia che gioca sui chiaroscuri
Cosa non va
- Gli altri personaggi, compresi i figli di Julia, avrebbero forse meritato un maggior approfondimento
- Potrebbero restare delusi gli spettatori che si aspettano un aspetto thriller più marcato e presente