Ritorna Godzilla. Non è certo la prima volta che il celebre personaggio creato negli anni '50 dalla Toho approda al cinema. Stavolta il reboot è firmato da Gareth Edwards e ha convinto un po' tutti, visto che il regista ha saputo recuperare le caratteristiche originali della creatura, non trascurando di certo spettacolarità ed effetti speciali. Anzi in questa occasione Godzilla ritrova in qualche modo il ruolo di forza primordiale che ha il compito di ristabilire quell'ordine che la razza umana ha violato.
La trama del film è decisamente movinentata: si parte dal 1999, quando nelle Filippine un crollo rivela l'esistenza di un fossile di una gigantesca e antica creatura anfibia, ma anche due crisalidi ancora vive. Ben presto emerge che già nel 1954 un'enorme creatura era stata avvistata e che i tentativi di annientarla, camuffati da test nucleari, furono inutili. Le nazioni diedero così vita a un'associazione segreta con il compito di monitorare Godzilla e tenere il mondo all'oscuro della sua esistenza. E veniamo infine ai giorni nostri, quando il risveglio dei M.U.T.O. (acronimo in lingua inglese per Massive Unidentified Terrestrial Organism) cresciuti dalle crisalidi che si alimentano di radiazioni, semina morte e distruzione. Nel ricco cast Aaron Taylor-Johnson, Elizabeth Olsen, Bryan Cranston, Ken Watanabe, Sally Hawkins e Juliette Binoche.
Video in 3D un po' penalizzato dalla fotografia cupa
Godzilla è presentato in homevideo dalla Warner con varie edizioni. Andiamo a recensire quella più completa e prestigiosa, ovvero quella in alta definizione contenente due blu-ray, con le versioni in 3D e 2D. Il 3D ha qualche momento efficace ma nel complesso va detto che non incanta. Bisogna innanzitutto dire che si tratta di un 3D convertito e non nativo, ma a penalizzare la visione sono soprattutto le numerosissime scene scure che pervadono il film e non consentono di apprezzare fino in fondo la profondità, oltre a essere tradizionalmente quelle più ostiche nella visione con gli occhiali. In ogni caso, i momenti estremamente spettacolari non mancano, anzi ci sono alcune sequenze particolarmente suggestive e fenomeni spiacevoli tipo il crosstalk sono pressochè assenti. Ma per la gran parte del film si fa fatica a percepire una reale separazione dei piani, proprio per il tipo di girato e per la fotografia molto cupa.
Video in 2D dal dettaglio cristallino
Decisamente più convincente e appagante il 2D, che rivela un dettaglio davvero incisivo in ogni circostanza, sia sui primi piani che nei fondali e nelle panoramiche. Il quadro è cristallino, le scene più luminose sono addirittura fenomenali per nitidezza, e va detto che anche le tante e già citate scene scure sono gestite nella maniera migliore, ma anche in questo caso è naturale che la percezione del particolare sia penalizzata da questa fotografia oscura e alcuni momenti siano in effetti leggermente confusi. Il nero comunque è solidissimo, i particolari restano quasi sempre percepibili anche in condizioni di quasi oscurità e le luci improvvise o i razzi emergono con contorni netti e chiari dal buio, senza dar vita a nessun artefatto. Incarnati, abiti, creature digitali e quant'altro conservano quindi sempre un'integrità piacevole ed efficace. Forse talvolta va registrato solo un lievissimo rumore digitale, ma il quadro anche al buio mantiene una compattezza di tutto rilievo.
Audio italiano buono, ma il lossless inglese è su un altro pianeta
Sul discorso audio, soprattutto in film spettacolari come questo, è necessario ripetere un discorso fatto molte volte, ovvero il rammarico della mancanza di una traccia italiana lossless. Qui infatti la nostra lingua si ferma a una codifica in dolby digital 5.1 a 448 Kbps che peraltro risulta abbastanza coinvolgente, ma che è imbarazzante al confronto con il DTS HD 7.1 inglese, capace di sfoderare un'energia a dir poco micidiale. Sia chiaro, anche l'ascolto in italiano merita considerati i muscoli esibiti dal film: già i primi voli di elicottero rivelano effetti panning precisi e un'ottima separazione dei canali, l'asse posteriore è molto attivo a sottolineare i movimenti e i rumori delle creature, le esplosioni, gli spari e le distruzioni delle città. Anche il sub ha un buon riscontro a livello di bassi e dialoghi e colonna sonora escono puliti e caldi dai diffusori. Ma è come se il tutto fosse un po' trattenuto: infatti che basta un semplice switch sulla traccia inglese per liberare i lacci della compressione ed entrare in un altro mondo, dove i suoni sono molto più incisivi, profondi e particolareggiati, emergono ulteriori sfumature inattese e anche la dinamica cresce in maniera sensibile. Per non parlare del sub che sprigiona una potenza devastante e fa sentire il peso delle enormi creature nel salotto di casa. E visto che quando Godzilla e i M.U.T.O si muovono non c'è nessun dialogo da comprendere, il consiglio è di passare al lossless inglese.
Extra discreti tra featurette e video "segreti"
Discreti i contenuti speciali, anche se forse era lecito attendersi qualcosa in più. Troviamo innanzitutto una sezione Monarch: Declassified: ovvero tre curiosi video destinati al marketing virale della durata totale di 15 minuti: c'è l'Operazione Lucky Dragon, ovvero come il Monarch nacque in seguito alla minaccia del Godzilla e i filmati militari segreti che mostrano il tentativo di distruggere il mostro durante i test nucleari americani del 1954, The File MUTO con la storia di questi mostri e il tentativo di tenerne segreta l'esistenza, e The Godzilla Revelation, in pratica un mockumentary dopo gli eventi del film. L'altra sezione è sul film vero e proprio. Si parte con Godzilla: Force of Nature, un documentario di 19 minuti nel quale il regista Gareth Edwards, cast e troupe parlano del franchise e delle sfide di produzione per la realizzazione del film. A seguire una featurette che analizza la costruzione apposita di veri set e la progettazione di ambienti digitali destinati a distruzioni spettacolari (8'). Si prosegue con la previsualizzazione e l'analisi di una scena chiave del film, ovvero quella del lancio con il paracadute (5'), per chiudere con una featurette tutta dedicata ai M.U.T.O. e alla loro realizzazione (7').