Gli amici di Ferzan
Alla sua sesta pellicola, Ferzan Ozpetek sembra voler tornare parzialmente alle sensazioni, alle emozioni e ai suoni del film che gli ha dato il grande successo, Le fate ignoranti. In comune con esso, il nuovo lavoro Saturno contro ha indubbiamente la coralità e un sorriso che spesso si vena di malinconia; ma se quello era la storia di una donna alla scoperta di un mondo che le si opponeva antiteticamente verso la rivelazione di un mondo altro, rappresentato da un gruppo di persone legate al di là delle personali diversità, questa volta Ozpetek ci racconta il gruppo dal di dentro, introducendo le due coppie Davide-Lorenzo e Angelica-Antonio e il loro eterogeneo entourage, composto di amici di vecchia data, ex-amanti, colleghi di lavoro.
L'affiatata compagnia trascorre il tempo libero tra allegre cene nella sontuosa e profumata cucina di Davide, il leader carismatico della situazione, serate di festeggiamenti per celebrare i successi personali di un membro o l'altro della gang, interventi per indurre la drogata del gruppo a mettere la testa a posto, week end fuori tutti insieme, occasionali confessioni di adulterio, e così via.
All'improvviso la tragedia si abbatte su di loro: Lorenzo, compagno giovane e innamoratissimo di Davide, viene colpito da un fatale aneurisma. Di fronte alla sua agonia e alla sua morte il gruppo affronta una crisi intima eppure condivisa, che si risolverà laboriosamente ma felicemente col rinsaldarsi del legame tra i superstiti.
La mano di Ozpetek ha la consueta eleganza nel narrare la storia di questa "famiglia per scelta"; peccato che la sceneggiatura, nell'introdurre i numerosi protagonisti, lasci un po' troppo all'immaginazione e alla buona disposizione dello spettatore, che deve lavorare di fantasia per ricostruire le condizioni e le basi di legami tanto improbabili. Se Pierfrancesco Favino e Margherita Buy comunicano molto con poche battute a disposizione, ci sono personaggi, in particolare quelli interpretati da Ambra Angiolini e da Ennio Fantastichini, che mancano di spessore e di autentica chimica col resto della combriccola, e sembrano pesci fuori d'acqua, ben oltre l'evidente dato anagrafico.
Con Luca Argentero, inoltre, Ozpetek ricade nella brutta abitudine di reclutare bei fusti dalle doti interpretative inesistenti; tuttavia il personaggio in questione, Lorenzo, vive della luce riflessa del ricordo degli altri, e finiamo per affezionarci anche a lui.
Saturno contro è un'opera che aspira a raccontare con naturalezza e sincerità un microcosmo felice e benestante con le sue paure e le sue ipocrisie, ma quando riesce nello scopo, lo fa soprattutto grazie agli ottimi interpreti e alle emozioni evocate dall'alchimia, caratteristica di Ozpetek, tra dolci movimenti di macchina e canzoni cariche di ombre e colore. Un risultato da non disprezzare per un film assolutamente gradevole e appassionato.
Movieplayer.it
3.0/5