Eccoci giunti al momento di discutere un episodio di Glee particolarmente atteso e paventato, incentrato su un personaggio popolare e controverso, non certo amato universalmente ma che conta fan di un certo prestigio, come Joss Whedon, che ha dichiarato più o meno letteralmenete di pendere dalle sue labbra: ovviamente stiamo parlando di Brittany. Poi, certo, c'è anche un cammeo di Britney Spears...
Scherzi a parte, Ryan Murphy, che ha scritto e diretto questo episodio Britney/Brittany ha saputo giocare con grande ironia sull'ambiguità di un personaggio pubblico come quello della Spears, ormai celebre più per gli episodi sgradevoli che per la sua musica. E così Matthew Morrison, che si era "ribellato" all'dea di dedicare un episodio alle canzoni della popstar, si è ritrovato nello show a opporsi con ogni mezzo all'idea dei suoi Glee Clubbers di presentare uno dei suoi pezzi per l'assemblea dell'Homecoming, provocando anche le ire del portavoce della richiesta, Kurt.
Mentre Brittany si scopre una stella di prima grandezza grazie al'anestetico e Britney Spears, anche Will Schuester cerca di rinnovarsi e di "lasciarsi andare", seguendo il consiglio di Emma: Sperando di riconquistarla, Will si compra una rombante Corvette identica a quella di Carl e arriva al punto di cedere alla rimostranze di Kurt e di andare in scena con i suoi studenti: il risultato è imbarazzante per Emma e per lui, ma soprattutto ripugna a Sue Sylvester, che, pur ammirando lo status della Spears, ritiene che la sua musica possa istigare al "sex riot" come dimostrato dalla reazione degli studenti alla performance di Toxic dei New Directions featuring Will Schuester. Quanto al resto delle storyline, a vivere un momento importante sono Finn e Rachel, con quest'ultima particolarmente entusiasta della cacciata del suo ragazzo dalla squadra di football: "possiamo funzionare insieme solo se anche tu sei un perdente!". Ma anche per lei arriva un provvido passaggio per lo studio di Carl, che la induce a rinnovare il suo look (e anche qui c'è dell'autoironia sul makeover di Lea Michele richiesto dal network) Britney-style - con tanto di parafrasi video di ...Baby, One More time - e, soprattutto, a capire che deve permettere a Finn di essere se stesso: aprire le braccia e lasciarlo volare via ("Finn sa volare?", domanda Brittany). Il povero Artie, invece, non può fare altro che sognare, sempre sotto l'effetto dell'ossido nitroso, di diventare un eroe sul campo di football (intonando Stronger) per riguadagnarsi le attenzioni della sua Tina. Chiudiamo dicendo che probabilmente non sarà Britney/Brittany l'episodio dell'anno dello show di Ryan Murphy, né sarà il migliore tra quelli "monografici" (l'episodio Come Madonna era molto più piacevole, sia per scrittura e regia che per le canzoni, altrettanto ben coreografate, ma più significative), ma è la conferma di un atteggiamento apprezzabile sia nei realizzatori dello show sia nelle superstar che si prestano a parteciparvi: così come Madonna era vista come il simbolo del girl power al punto che i maschietti dei New Directions erano spaventati dalla sua musica, così Britney Spears è vista come una provocatrice demoniaca, che spaventa gli adulti e che induce nei giovani terrificanti esplosioni ormonali. Perché non c'è Glee senza ironia!