Giulia Innocenzi tra Report e il doc Food For Profit: "Il cinema può diventare attivismo"

L'attenzione per la crisi alimentare e ambientale nel mondo. L'importanza del cinema come medium per denunciare. La giornalista di Report Giulia Innocenzi racconta il suo documentario Food For Profit.

Un'immagine di Giulia Innocenzi.

C'era spazio anche per il cinema d'inchiesta al BCT - Festival Nazionale del Cinema e della Televisione a Benevento. Sua rappresentante è stata Giulia Innocenzi, gentile e decisa, ci stupisce per la sua semplicità e allo stesso tempo caparbietà, anche nell'uso delle parole. Un successo incredibile quello del suo primo documentario da regista, Food For Profit, che sta portando in giro per il mondo e che la vedrà impegnata anche nella prossima stagione televisiva in partenza, insieme al suo lavoro giornalistico in Report su Rai3 e ad un altro progetto top secret. Insomma Qualcuno direbbe tanta carne sul fuoco scherza lei stessa nonostante l'argomento del doc. Ci siamo fatti raccontare un po' tutto nel nostro incontro stampa al Festival.

Il successo gigantesco di Food For Profit

Food For Profit
Locandina di Food for Profit

Food For Profit ha avuto talmente successo da avere conseguenze nella realtà che lei e il co-regista del film, Pablo D'Ambrosi, non si sarebbero mai immaginati: "Il fatto che due eurodeputati che avevano una storia politica molto lunga dopo il nostro film si sono ritirati, è la riprova che quando parte una denuncia dal basso le cose possono effettivamente cambiare. L'interessamento da parte del pubblico poi continua ad essere particolarmente incredibile, abbiamo superato le 1500 proiezioni tra Spagna, Taiwan, Australia e altri Paesi". Continua sul prossimo progetto: "Sto già impostando il prossimo documentario ma non posso svelare nulla perché altrimenti si drizzerebbero le antenne delle persone sbagliate. Vorrei fare come per Food For Profit per il quale siamo riusciti a mantenere il segreto per anni altrimenti sarebbe saltata l'intera inchiesta quindi anche questa volta cercheremo di mantenere un'omertà incredibile".

Giulia Innocenzi Food For Profit Docu Film
Giulia Innocenzi in un'immagine per il docu-film Food for Profit

Ma di cosa parla Food For Profit, che è diventato anche oggetto di una puntata di Report? Si tratta del primo documentario a mostrare il filo che lega l'industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l'Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l'ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie: inquinamento delle acque, sfruttamento dei migranti, perdita di biodiversità e antibiotico resistenza. A testimoniare allevatori, multinazionali e politici, insieme ad una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, mentre a Bruxelles un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese. L'appello del film è forte e chiaro: dobbiamo fermare questo sistema corrotto se vogliamo salvare il pianeta, oltre a noi stessi.

Il potere del cinema

Giulia Innocenzi ha dovuto affrontare una nuova sfida a livello di realizzazione col film rispetto ai servizi per la tv: "Con un documentario puoi trattare una questione a tutto tondo rispetto all'inchiesta giornalistica quindi anche l'aspetto filmico mi ha molto affascinata. Ci ho preso gusto (ride). Il fatto che con uno strumento solo come il film puoi incidere davvero sulla gente. Io continuo a ricevere messaggi di persone che non mangiano più carne, oppure di chi è diventato vegano, il doc. ha un impatto che servizi televisivi classici non riescono ad avere perché ti dà la visione d'insieme. Lo ritengo uno strumento potentissimo per cercare di cambiare le cose e questo aspetto mi ha stimolato tantissimo".

Allo stesso tempo illustra gioie e dolori del processo produttivo pieno di ostacoli, non solo per la segretezza: "Però realizzare un film è un'impresa titanica, ovviamente noi lo abbiamo fatto senza nessuno quindi ancora peggio (ride) e per questo ci abbiamo messo cinque anni. Ho la fortuna di poter fare anche servizi più fattibili su argomenti più attuali e diciamo 'sul pezzo' e portarli avanti parallelamente. Poi quando metti in mezzo gente i cosiddetti poteri forti diventa ancora più titanica".

Giulia Innocenzi Report Programma Tv
Giulia Innocenzi a Report

La giornalista e neo-regista riflette infine sull'impatto che la settima arte ha anche quando racconta storie vere: "_Non è che i fatti che io ho raccontato non esistessero prima, anzi ci sono sempre stati. Qualcuno mi ha detto 'Giulia ma tu è da dieci anni che fai servizi su questi temi, non c'era mai stato un impatto come con Food For Profit', ed è vero. Ci siamo sorpresi noi stessi banalmente parlando coi nostri amici di questo aspetto. Penso ad esempio a quante persone hanno cambiato il modo di pensare con Cowspiracy che è arrivato dieci anni prima del nostro doc, e ora noi abbiamo cercato di fare la nostra parte. Diventa anche uno strumento di attivismo in un certo senso.

Non è sicuramente l'unico argomento che le sta a cuore: "Sicuramente la questione ambientale, il fatto che non ci stiamo preoccupando che continuiamo a sforare qualunque limite ci siamo dati in termini di inquinamento e che stiamo già superando l'aumento di 1,5 gradi della temperatura è qualcosa che mi sconcerta. Sembra che chi è al potere sia interessato solo al brevissimo termine, perché purtroppo il sistema incentiva il breve termine, pensiamo anche banalmente ai termini elettorali, la finanza e il guadagno, lo stesso capitalismo, la divisione degli utili. Noi invece abbiamo davanti una sfida epocale sul lungo termine. Il problema però è che non ci sono gli incentivi per intervenire sul lungo termine quindi dovremmo cercare un nuovo sistema. Dobbiamo essere in grado di mettere in discussione tutto".

Chiude Innocenzi: "Come social abbiamo una comunità molto ricca. Già solo su Instagram siamo già a 110 mila follower, persone che si sono veramente affezionate alla causa. Abbiamo veramente l'idea di portare avanti questo strumento d'informazione, vogliamo proseguire su questo argomento preciso: allevamenti intensivi, pressioni politiche, non c'è un medium che se ne occupi e quindi vogliamo farlo noi!".