Per non dimenticare. Per non dimenticare mai l'orrore dell'Olocausto, c'è la forza delle immagini. Il cinema si è avvicinato più volte a una delle cose più difficili, scomode, dolorose da raccontare come la Shoah. Un capitolo della storia dell'uomo tra i più oscuri, uno di quegli avvenimenti a cui, ancora oggi, si stenta a credere. Una materia bollente, difficile da maneggiare, impossibile forse da cogliere nella sua interezza. Per questo, raccontando l'Olocausto, si è spesso scelta una chiave, una scelta espressiva, un linguaggio cinematografico preciso, un episodio particolare, un tono diverso. Così il 27 gennaio su Infinity+, arriva la Collection Giorno della Memoria, tra cui abbiamo scelto 5 film in streaming per non dimenticare.
1. Concorrenza sleale
Cominciamo da un grande del nostro cinema, quell'Ettore Scola che ci aveva mirabilmente raccontato Una giornata particolare, quella dell'arrivo in Italia di Hitler e dell'incontro con Mussolini. Da lì sarebbe scaturita un'escalation di discriminazioni e negazioni dei diritti, e avrebbe visto l'Italia scivolare lentamente verso la dittatura. È quello che racconta Concorrenza sleale, il suo film del 2001 che parla di leggi razziali e di come la libertà stesse scomparendo. La storia è quella Umberto Melchiorri e Leone Della Rocca, Diego Abatantuono e Sergio Castellitto, due commercianti di stoffa che lavorano sulla stessa via, cattolico il primo, ebreo romano il secondo. I due sono in concorrenza, ma tutto cambia radicalmente dopo la promulgazione delle leggi razziali in Italia. Quello di Scola è un film che ci mette in guardia contro quelle discriminazioni che sembriamo accettare senza opporci, ma che sono segnali di pericolo per la democrazia. Ettore Scola ci parla delle vergognose persecuzioni antisemite, che spesso vengono dimenticate, come in Una giornata particolare toccava quelle verso gli omosessuali. E lo fa dal punto di vista di un italiano medio, che all'inizio avrebbe i suoi motivi per detestare il rivale ma che finisce per solidarizzare con lui. La sceneggiatura è firmata da Ettore e Silvia Scola e da Furio e Giacomo Scarpelli, padri e figli, la musica è di Armando Trovajoli.
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2. Quando Hitler rubò il coniglio rosa
Quando Hitler rubò il coniglio rosa, il film di Caroline Link del 2019, è tratto dal romanzo autobiografico di Judith Kerr che racconta la fuga della scrittrice e della sua famiglia di origine ebraica dalla Germania nazista. Allora la scrittrice era una bambina di nove anni, e la storia è raccontata proprio dal punto di vista di una creatura innocente, che certe atrocità fa fatica a capirle. Tutto comincia quando il padre, giornalista che si schiera dichiaratamente contro Hitler, è costretto a lasciare prima la Germania e poi la Svizzera, per rifugiarsi a Parigi e poi a Londra. Anna, questo il nome della protagonista, e i suoi fratelli soffrono i tanti trasferimenti e si chiedono dove siano finiti i loro giocattoli che hanno dovuto lasciare a Berlino. Tra cui c'è il coniglio rosa di peluche di Anna, il simbolo di un'infanzia interrotta troppo presto. Il Nazismo e l'Olocausto sono una cosa inspiegabile anche per un adulto, figuriamoci per un bambino. Il senso del film, bello e ingenuo, è proprio questo.
3. Storia di una ladra di libri
Anche Storia di una ladra di libri, il film del 2013 di Brian Percival con Sophie Nélisse, Geoffrey Rush ed Emily Watson, sposa il punto di vista di una giovanissima. È l'adattamento cinematografico del romanzo del 2005 La bambina che salvava i libri (pubblicato poi come Storia di una ladra di libri) di Markus Zusak. La particolarità della storia è che è narrata dalla Morte, così affascinata dagli esseri umani che decide di osservare di tanto in tanto. All'inizio della storia (siamo in Germania nel 1938) anche Liesel è una bambina di nove anni in viaggio con la madre e il fratellino, Werner, che muore durante il percorso. La bimba ruba un libro, che però non può leggere perché non sa farlo. Ma presto, adottata da una coppia, impara. E l'incontro con il giovane ebreo che la coppia decide di nascondere, completa la sua formazione. Imparare a leggere i libri per imparare a leggere il mondo. Storia di una ladra di libri è un romanzo di formazione e ancora una volta è la storia di una crescita forzata, avvenuta troppo in fretta, e dello scontro tra l'infanzia e l'assurdità del mondo degli adulti. Con i libri, cioè la cultura, che possono salvarci la vita.
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4. Un tè con Mussolini
Un tè con Mussolini, il film del 1999 di Franco Zeffirelli, racconta una storia autobiografica dello stesso regista. Il giovane Luca, alter ego di Zeffirelli, figlio illegittimo di un mercante di tessuti e di una sarta, rimasto orfano di madre, viene allevato da un gruppo di signore inglesi che, affascinate dall'arte, vivono a Firenze e sembrano apprezzare Mussolini. Tra queste c'è Hester, che riesce a farsi ricevere dal Duce e prende un tè con lui. Ma quando le signore, ritenute pericolose per la loro nazionalità, verranno confinate a San Gimignano, la loro opinione cambierà. Un tè con Mussolini è un film autobiografico e un affresco storico che, tra immagini raffinate e un gran cast (Cher, Judi Dench, Maggie Smith, Joan Plowright, Lily Tomlin e Massimo Ghini) racconta il Fascismo da un punto di vista inedito.
5. Canone inverso - Making Love
Canone inverso - Making love, il film del 2000 di Ricky Tognazzi, è tratto dall'omonimo romanzo del 1996 di Paolo Maurensig. È la storia di due ragazzi ebrei, uno ricco e uno povero, studenti in un conservatorio della Praga degli anni Venti: uniti dall'amore per la musica diventano amici. Ma le leggi razziali sono alle porte. Canone inverso è un film che vive di colpi di scena, grazie anche a un gioco di flashback che man mano svela i nodi della storia, ed è girato con una confezione internazionale, e attori come Gabriel Byrne e una giovane Mélanie Thierry. Ma, soprattutto, si può avvalere delle musiche del Maestro Ennio Morricone: il titolo, infatti, ha a che fare con un tipo di composizione che può essere suonata nei due sensi, come un palindromo. E la musica gioca un ruolo chiave nel film.