Ghostbusters è un brand di grande impatto emotivo che ha colorato gli anni '80 con flussi protonici, ironia e una mitologia "ectoplasmica" che si è ampliata nel corso del tempo. Se infatti molti spettatori sono affezionati esclusivamente ai primi due capitoli della saga, usciti nel 1984 e 1989, è importante ricordare che questo franchise si è espanso con ben tre serie animate (in parte collegate ai film) e con una sequela corposa di videogame. Quando ancora il concetto di MCU non esisteva, ecco che Ghostbusters cercava di costruire attorno a sé un piccolo universo trasversale che ha preso piede, conquistando però solo una nicchia di appassionati.
Ora siamo nel 2023 e i tempi per creare un mondo dove il soprannaturale convive con l'umorismo sembrano finalmente maturi. Ghostbusters: Legacy, il terzo capitolo ufficiale, ha tracciato un primo solco fondamentale che sicuramente sarà portato avanti dal sequel, Ghostbusters: Minaccia Glaciale. Con in mano qualche dettaglio in più, andiamo quindi ad esplorare quali possibilità offrirà il lungometraggio, in arrivo a marzo 2024.
Il passato e il futuro degli Acchiappafantasmi
Il più utile strumento di analisi che attualmente abbiamo è il recente teaser trailer di Ghostbusters: Minaccia Glaciale, distribuito qualche giorno fa. Per quanto non sia un filmato estremamente rivelatorio, fornisce comunque parecchi spunti di riflessione. All'interno del video, dopo un preambolo narrativo che lascia spazio all'arrivo di un cataclisma artico pronto a sconvolgere New York, questa ondata gelida raggiunge anche un luogo a noi familiare ovvero il covo degli Acchiappafantasmi (visto nel primo e secondo film e molto rapidamente nel terzo), che rappresenta un elemento fortemente nostalgico. La nostalgia, però, si scontra con la modernità: nelle scene immediatamente successive vediamo infatti la nuova squadra dei cacciatori ectoplasmi composta dalla vecchia guardia, Vekman (Bill Murray), Stantz (Dan Aykroyd), Zeddemore (Ernie Hudson) e le nuove leve, Trevor Spengler (Finn Wolfhard), Phoebe Spengler (Mckenna Grace) accompagnati anche da Callie Spengler (Carrie Coon) e Gary Grooberson (Paul Rudd). Finalmente, dopo un breve accenno nel lungometraggio precedente, il passato e il futuro degli Acchiappafantasmi converge.
Un progressivo ritorno a casa
Tra l'altro, è opportuno tenere conto di un dettaglio, contenuto in Ghostbusters: Legacy, che in realtà ha un valore importante. Se ci fate caso, la trama non è ambientata nella Grande Mela (il luogo simbolo di Ghostbusters), ma in una piccola cittadina, Summerville, che poi è il territorio di appartenenza dei nuovi protagonisti. Nel seguito, però, come tra l'altro aveva anticipato il produttore e sceneggiatore Jason Reitman qualche mese fa, piano piano i giovani eroi si avvicinano finalmente a New York, dove tutto ha avuto inizio, nel lontano 1984. Dopo che, nel primo capitolo, l'eredità degli antichi cacciatori di fantasmi viene trasmessa ai nuovi, nel seguito si fa un passaggio ulteriore, spostando la storia su un terreno più familiare. Una scelta che però non deve essere vista come semplice fanservice, visto che è solamente la tappa successiva per fare in modo che il franchise si riconcili con il passato per poi guardare direttamente al futuro.
Ghostbusters: Legacy, la recensione: L'eredità degli Acchiappafantasmi passa da padre a figlio
I villain, familiari e non
Tra le varie informazioni trapelate in questi mesi di riprese, c'è n'è una nello specifico che ha fatto sicuramente sorridere i fan. Tra gli attori avvistati sul set di Ghostbusters: Minaccia Glaciale, infatti, non è passato inosservato William Atherton che, all'interno del primo Ghostbusters ha interpretato Walter Peck, antagonista secondario del film. Il villain è un ispettore dell'EPA (Environmental Protection Agency) che mette i bastoni tra le ruote ai protagonisti, compiendo una serie di disastri e non prendendosi mai la responsabilità. Nel corso del lungometraggio, Peck indaga sulle misteriose attività del gruppo a causa del possibile impatto ambientale delle loro strumentazioni. A quanto pare, dopo anni di distanza, tale villain potrebbe nuovamente ostacolare i nostri eroi (anche se la sua presenza potrebbe essere un cameo). Per quanto riguarda il cattivo principale della pellicola, invece, c'è ancora molto mistero: l'unico dettaglio che possediamo è riconducibile ad un singolo frame del teaser trailer, negli ultimi minuti, quando appare un'oscura creatura gelida dalle forme mostruose che effettivamente potrebbe essere più di un semplice fantasma.
Una piccola porta di un grande universo
Tornando alle suggestioni che abbiamo menzionato nell'introduzione, è importante sottolineare che l'obiettivo di costruire un universo condiviso di Ghostbusters non sembra per nulla esaurito e oltre ai recenti videogiochi del franchise che hanno popolato il mercato, ci sono altri spunti interessanti che abbiamo scoperto. Lo stesso Jason Reitman (che per questo sequel ha lasciato lo spazio registico a Gil Kenan) ha infatti svelato che arriverà un fumetto della Dark Horse Comics che fungerà da intermezzo tra Legacy e La Minaccia Glaciale. Non solo: sempre lo stesso autore aveva parlato anche di un film animato in lavorazione. È chiaro quindi che la pellicola probabilmente potrebbe fungere anche come trampolino di lancio per eventuali spin-off, prequel o qualsiasi altro progetto collaterale sempre sotto l'egida dei Ghostbusters. Se ciò non era possibile con il lungometraggio precedente, sia perché era un azzardo, sia perché aveva un fine introduttivo, questo seguito, al contrario, è effettivamente un interessante spartiacque.
La strada verso la rinascita
In conclusione, quindi, a livello di importanza progettuale, Ghostbusters: Minaccia Glaciale ha decisamente molte più responsabilità del predecessore. In prima istanza, dopo che effettivamente Legacy è riuscito a conquistare sia pubblico che critica in maniera quasi del tutto unanime, le aspettative dietro questo seguito sono aumentate esponenzialmente, a tal punto che adesso i riflettori sono tutti puntati verso il lungometraggio. Oltretutto questa nuova pellicola forse rappresenta uno snodo cruciale per il futuro degli stessi protagonisti (e quindi del franchise stesso): un confronto tra generazioni di Acchiappafantasmi, infatti, potrebbe portare ad un passaggio di testimone doloroso, ma necessario, con la vecchia guardia disposta a cedere il passo alle nuove leve. Se tale elemento fosse realmente confermato, il film potrebbe addirittura diventare la pietra di sostegno dell'intera saga ed in mancanza di un risultato brillante, tutti i piani futuri potrebbero crollare. Ad ora sembra che il team creativo voglia fare realmente sul serio, non snaturando per nulla lo spirito del franchise e anzi alzando ancora di più la posta in gioco, quindi siamo molto fiduciosi nell'opera.