"Who You Gonna Call?". Dal 1984, tale domanda può avere una sola risposta da parte dei cinefili in tutto il mondo: Ghostbusters! Nato dalla fantasia di Dan Aykroyd e Harold Ramis, il primo Ghostbusters - Acchiappafantasmi rimane una commedia immortale, capace di farci ridere in qualunque situazione, grazie alla perfetta sintonia tra la sceneggiatura, la regia di Ivan Reitman e le interpretazioni degli attori, Bill Murray su tutti. Un fenomeno che ha poi generato un sequel, due serie animate e un remake, che arriva ora nelle nostre sale e continua la tradizione dell'originale relativa all'uso di protagonisti provenienti dal mondo di Saturday Night Live. E mentre gli acchiappafantasmi tornano al cinema, noi torniamo indietro nel tempo per ricordare la genesi e l'evoluzione del franchise, attraverso la consueta selezione di retroscena e curiosità.
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1. Ambizione sfrenata
La prima stesura del copione, scritta solo da Dan Aykroyd, era ambientata nel futuro, e vi erano diverse squadre di acchiappafantasmi, sulla falsariga di paramedici e pompieri. Secondo Ivan Reitman tali idee avrebbero necessitato di un budget spropositato (circa 300 milioni di dollari, una cifra inaccettabile negli anni Ottanta), e così fu ingaggiato Harold Ramis, per rendere la storia più "terra terra". Considerata l'intenzione di creare un vero e proprio nuovo universo cinematografico dei Ghostbusters, non è escluso che prima o poi vedremo quella versione concretizzarsi in qualche forma.
2. Casting alternativi
Nelle intenzioni di Aykroyd, i protagonisti del film dovevano essere lui stesso, John Belushi e Eddie Murphy, mentre per il ruolo di Louis Tully fu contattato John Candy. Purtroppo Belushi morì durante la pre-produzione, mentre Murphy preferì girare Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills (il che portò ad una diminuzione notevole della presenza del personaggio di Winston nel film). Candy abbandonò il progetto per divergenze creative, ma accettò di apparire nel video musicale del celebre brano di Ray Parker Jr., pieno zeppo di camei d'eccezione (tra questi c'è anche Chevy Chase, che rifiutò la parte di Peter Venkman). Quanto a Ramis, egli non aveva nessuna intenzione di recitare nel film, ma cambiò idea quando si rese conto che nessun altro avrebbe potuto interpretare Egon nel modo giusto.
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3. Do ut des
Pur essendo il volto del franchise al cinema, Bill Murray ha sempre avuto un rapporto complicato con la saga degli acchiappafantasmi (uno dei motivi per cui il mai realizzato terzo film fu continuamente rimandato era il suo disprezzo generale nei confronti di Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II). Anche le sue motivazioni per recitare nel capostipite non erano del tutto legate all'amicizia con Aykroyd, Ramis e Reitman: l'attore si servì della propria presenza nel film per convincere la Columbia a finanziare Il filo del rasoio, remake dell'omonimo film del 1946.
4. Backstory animata
In seguito alla defezione di Eddie Murphy, come abbiamo già detto, il ruolo di Winston fu ridimensionato. Tra gli elementi scartati c'era una spiegazione circa il suo percorso personale e professionale prima di diventare un acchiappafantasmi: era un veterano militare, un ex paramedico e un operaio edile. Quest'ultimo elemento fu ripescato per un episodio della serie animata, dove i protagonisti incontrano il padre di Winston, deluso perché il figlio ha abbandonato l'attività di famiglia per dare la caccia ai fantasmi.
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5. La voce giusta
Sempre a proposito di Winston, Ernie Hudson fu l'unico membro del cast a sostenere il provino per prestare la voce al proprio personaggio nella serie animata The real ghostbusters - I veri acchiappafantasmi. Gli fu preferito Arsenio Hall, principalmente perché i produttori volevano che i personaggi animati avessero un'identità propria, non strettamente legata alle loro controparti cinematografiche. Per questo fu chiesto agli aspiranti doppiatori di non imitare i protagonisti del film, ed è il motivo per cui, anziché imitare Aykroyd, Frank Welker decise di usare per Ray Stantz la stessa voce che adopera per Fred Jones nei cartoni animati di Scooby-Doo. Maurice LaMarche provò invece ad imitare Woody Allen per dare a Egon la personalità nerd necessaria, ma alla fine riuscì solo ad impersonare la voce di Ramis e ottenne la parte lo stesso.
6. La voce giusta - Parte 2
Per prestare la voce a Peter Venkman fu scelto Lorenzo Music, noto in America come il primo doppiatore di Garfield. Questo portò ad un commento, apparentemente ironico ma che i produttori presero sul serio, da parte di Bill Murray: "Perché il personaggio di Harold ha la sua voce, mentre il mio ha quella di Garfield?". Si decise quindi di sostituire Music con un attore in grado di imitare Murray e così fu scritturato il comico Dave Coulier (Joey Gladstone ne Gli amici di papà). Ironia della sorte, nel 2004 e nel 2006 Murray ha doppiato Garfield nei due film live-action.
7. La voce giusta - Parte 3
Fino al 2009, i fan del franchise erano convinti che la voce di Vigo, l'antagonista principale di Ghostbusters II, appartenesse al suo interprete, Wilhelm von Homburg. Poi uscì il videogame ufficiale, basato su idee scartate sia per i primi due film che per il fantomatico terzo episodio, ed era chiaro sin dall'inizio che qualcun altro avrebbe dovuto doppiare Vigo, poiché von Homburg era morto nel 2004. Fu scelto Max von Sydow, la cui interpretazione era talmente perfetta che saltò fuori che già nel 1989, a causa dell'accento di von Homburg, per la voce di Vigo si era fatto ricorso alle doti dell'attore svedese. Un dettaglio che lo stesso von Homburg scoprì solo quando vide il film al cinema.
8. Cameo nepotistico
Nel secondo film, quando Ray e Winston si esibiscono ad una festa di compleanno, vengono insultati da uno dei bambini presenti. Il pargolo in questione, che all'epoca delle riprese aveva undici anni, è Jason Reitman, figlio del regista e oggi anch'egli cineasta. Paradossalmente, lo stesso Jason sostiene di aver avuto l'ispirazione per fare il regista non dal padre, bensì dalla visione del film Clerks - commessi di Kevin Smith. Un aneddoto al quale il diretto interessato ha reagito con una sana dose d'incredulità: "Cioè, sei cresciuto sul set di Ghostbusters e sarebbe stato il mio film a farti venire la voglia di fare il regista?".
9. All'ultimo secondo
Il celebre brano che accompagna le gesta degli acchiappafantasmi fu scritto quando il tempo a disposizione era quasi scaduto, dopo che Ray Parker Jr. vide per caso uno spot pubblicitario in televisione ed ebbe l'idea di fare una sorta di sigla commerciale per l'attività dei protagonisti (la pubblicità gli ricordava la scena in cui Peter, Ray e Egon girano uno spot per conto loro). La canzone fu completata talmente in fretta che, in sede di registrazione, per il coro Parker si rivolse alle uniche persone disponibili: la sua ragazza e un gruppo di amiche!
10. New York, New York
Il primo film uscì nelle sale americane l'8 giugno 1984, lo stesso giorno di Gremlins. In un'intervista concessa al mensile Empire, Joe Dante ha svelato un dettaglio curioso relativo al successo commerciale dei due film: l'unica città in cui Gremlins andò meglio di Ghostbusters fu... New York. Questo perché, durante le riprese, Murray e compagnia bella avevano messo a soqquadro la città e infastidito non poco gli abitanti, rendendoli quindi meno inclini ad uscire di casa per vedere le avventure di Venkman e soci. Fu invece privilegiata la fiaba nera di Dante, girata nei teatri di posa della Warner Bros. e della Universal in California.
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