Ovunque andrete voi due, non sarà una favola a lieto fine.
I biopic di coppia funzionano soprattutto se le due parti non hanno avuto una vita non facile che permette di avere molto materiale a cui attingere e su cui romanzare, specialmente se non si tratta di docu-serie e quindi è concetta una certa libertà creativa. Arriviamo così alla recensione di George & Tammy, la miniserie in sei episodi disponibile su Paramount+ che vuole concentrarsi sulla vita rocambolesca di due star della musica country, come sappiamo un genere ancora in voga nell'America del Sud e dell'entroterra campagnolo americano. Nel farlo, sceglie di focalizzare la narrazione sui momenti bui piuttosto che su quelli pieni di luce, per far emergere il marcio di un sistema musicale che oggi forse non è poi cambiato così tanto, provando a denunciarne le brutture.
Glenn & Virginia
Proprio come fatto in Blonde, George e Tammy ci vengono dipinti come due persone continuamente in lotta con se stessi, con la propria fama e coi propri alter ego sul palcoscenico: i loro veri nomi sono Virginia Pugh ("ma chi avrebbe mai fatto cantare una donna con questo nome?") e Glenn Jones (la madre lo chiamava così per differenziarlo dal padre George Senior). Lui all'apice del successo e allo stesso tempo pronto a fare un capitombolo perché sempre ubriaco e assente, lei parrucchiera arrivata a Nashville insieme al secondo marito, che vuole sfondare come cantautore, e ai numerosi figli. Le strade dei tre si incrociano e lei potrebbe essere la donna che serviva a Glenn per tornare ad essere George e quest'ultimo colui che salverà Virginia da una situazione familiare non proprio eccelsa. Eppure, come spesso accade, il loro sarà un grande amore ma anche la reciproca causa delle più grandi sofferenze della loro vita. Ad essere precisi, la miniserie sceglie di iniziare con una sequenza che sembra essere un flashforward per poi rivelarsi un flashback: vediamo una donna al quarto mese di gravidanza internata in un ospedale psichiatrico a cui viene fatto l'elettroshock. Un modo per dire al pubblico che l'attenzione sarà su entrambi i protagonisti ma avrà un occhio di riguardo per Tammy, anche perché la storia vera non l'ha avuto. Un approccio che ricorda un po' quello di Pam & Tommy e prova a ridare giustizia alla donna dietro l'artista.
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George & Tammy
George & Tammy racconta una delle più travagliate storie d'amore di sempre, una coppia che ha ottenuto la fama e il successo e ha rischiato di perderli altrettanto facilmente. Nomi d'arte George Jones e Tammy Wynette, la cui relazione complicata durata svariati anni tra alti e soprattutto bassi è stata anche la principale fonte d'ispirazione per le loro canzoni, sia singoli sia insieme, come We're Gonna Hold On, Golden Ring e Near You, oltre 30 brani musicali numeri uno in classifica. La miniserie vuole anche provare a riflettere sull'eredità musicale lasciata dalla coppia del country: lei era considerata la First Lady del genere e la sua canzone di maggior successo, "Stand by Your Man", che diceva di restare vicino al proprio uomo sempre e comunque, rimane uno dei singoli più venduti di un'artista donna. Una bel parallelismo con la condizione di Virginia e non solo di Tammy. George Jones, il re del country, ha invece realizzato quella che tutt'oggi è considerata da molti la più grande canzone di sempre del genere, He Stopped Loving Her Today. Michael Shannon e Jessica Chastain fanno anche un interessante lavoro di riproposizione dei brani musicali che hanno reso celebre la coppia, anche se con qualche problema di lip sync. Ma cosa hanno lasciato ai posteri i veri George e Tammy eccezion fatta per la vita amorosa turbolenta e per i brani che rispecchiavamo una certa mentalità di coppia forse un po' tossica perché figlia di quella cultura e di quel genere musicale? Questa una delle domande tra le righe che i sei episodi provano a sciorinare.
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Michael & Jessica
Scelti per interpretare le due leggende della musica country nella miniserie co-prodotta da MTV Entertainment Studios, creata da Abe Sylvia e diretta da John Hillcoat, sono la vincitrice dell'Oscar Jessica Chastain e il nominato all'Oscar Michael Shannon, che dimostrano una buona chimica e soprattutto un interessante modo di fare propri i loro personaggi, mostrando soprattutto le loro brutture e oscurità, i loro demoni interiori con cui dovevano lottare ogni giorno. George con la dipendenza dall'alcol e con gli attacchi di rabbia, Tammy con il dover avere a che fare continuamente con una società e un sistema musicale maschilisti, compresa la cultura della musica country, il fatto che i produttori li volevano separati e infelici altrimenti non avrebbero venduto come quando erano insieme e felicemente sposati. Tammy deve affrontare anche dei gravi problemi personali e di salute, e cerca di farlo sempre non solo a testa alta ma dovendo ricoprire più ruoli rispetto al marito, come quelli di madre e casalinga che deve far trovare il cibo pronto in tavola a tutti. Proprio di salute mentale parla lo show, e non solo nella sequenza iniziale disturbante. George & Tammy è insomma un biopic che oscilla pericolosamente tra l'essere classico, l'essere eccessivo come la musica country e il provare a portare qualcosa di nuovo nel racconto biografico.
Conclusioni
Chiudiamo la recensione di George & Tammy ribadendo come sia una serie in cui amore e musica country si incontrano formando un prodotto non totalmente in sync. Un prodotto seriale che prova a ridare giustizia al personaggio di Virginia/Tammy, a non sorvolare sui problemi di Glenn/George, a riflettere su come la loro relazione abbia rappresentato uno dei momenti più alti della musica country e allo stesso tempo una delle relazioni più tossiche e problematiche a livello sociale.
Perché ci piace
- Il decidere di raccontare la storia un po' più dal punto di vista di Tammy…
- … e la tematica femminista che ne consegue insieme a quella della salute mentale.
- L'idea della doppia personalità di entrambi tra privato e palcoscenico.
- Il concetto di eredità musicale.
Cosa non va
- A volte gli eccessi sono davvero eccessivi.
- Il lip sync non funziona sempre benissimo.
- Gli episodi potevano durare un po' di meno.