Dal 10 al 15 giugno si è svolta il Festival di Annecy 2019, appuntamento inizialmente biennale e dal 1997 annuale interamente dedicato al cinema d'animazione, in tutte le sue forme, tra passato, presente e futuro. Un'edizione che ha visto trionfare il bellissimo film francese I Lost My Body, già acclamato a Cannes e acquistato da Netflix, uno dei tanti pesi massimi dell'industria presenti nella città lacustre francese: quest'anno mancava all'appello solo Illumination tra i fedelissimi, mentre Disney, Pixar, DreamWorks, Sony e Warner hanno tutti presentato nuovi film in anteprima o anticipato alcuni dei progetti più succosi che vedremo in sala, sul piccolo schermo o in streaming nei mesi e anni a venire. Ecco la nostra panoramica delle novità più interessanti, a cominciare dalle offerte della Casa del Topo che ha portato nella Grande Salle del festival spezzoni di Frozen II e non solo.
La Disney, tra cinema e piattaforme
Il gigante dell'animazione per antonomasia non manca mai ad Annecy, e quest'anno Disney ha deliziato il pubblico con due clip di Frozen II - Il segreto di Arendelle, l'attesissimo sequel che uscirà in sala a fine anno. Sappiamo che questo secondo capitolo è ambientato tre anni dopo gli eventi del primo, e che risolverà il mistero dell'origine dei poteri di Elsa, la quale in questa sede è distratta da una voce nell'aria che solo lei può udire, e che la porterà, insieme ad Anna, Kristoff, Olaf e Sven, oltre i confini di Arendelle. Il primo spezzone è all'insegna del divertimento, con i cinque protagonisti che si rilassano e giocano, ma c'è un po' di suspense nell'aria poiché è in questa occasione che la regina sente per la prima volta quel suono enigmatico. La seconda sequenza è invece la versione estesa ed integrale di quanto già visto nei primi due trailer, con Elsa sott'acqua che lotta contro una creatura elementale dalle sembianze equine. Nella medesima occasione è stato svelato il nuovo progetto Short Circuit, un programma sperimentale di cortometraggi che, come gli Sparkshorts della Pixar, dà a chiunque la possibilità di proporre un corto e poi realizzarlo in maniera indipendente. Dato il contenuto tendenzialmente più maturo di questi film, non li vedremo in sala, ma direttamente su Disney+.
DreamWorks e Netflix
La DreamWorks ha un'amicizia di lunga data con Annecy, e sono già in corso i preparativi per la prossima edizione, durante la quale si festeggerà il venticinquesimo anniversario dello studio fondato da Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e David Geffen. Mentre al cinema sarà soprattutto questione di sequel (dopo l'originale Il piccolo Yeti, in uscita in autunno, toccherà ai seguiti di Trolls, I Croods e Baby Boss), sul piccolo schermo, e in particolare su Netflix, si parlerà di spin-off, sfruttando il vasto catalogo della Universal che è ora la società madre dello studio d'animazione. Per l'esattezza, sono in cantiere ben due progetti che debutteranno nei prossimi mesi sul servizio di streaming: Fast & Furious: Spy Racers, concentrato di tutto ciò che i fan del franchise automobilistico amano, tra corse clandestine, spionaggio e famiglia (il personaggio principale sarà il cugino di Dominic Toretto), e Jurassic World: Camp Cretaceous, avventura in salsa teen ambientata durante gli eventi del film del 2015. E qui i produttori ci rassicurano: nonostante il medium animato e i protagonisti giovani, non è stato imposto nessun cambiamento di target rispetto ai lungometraggi.
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Warner Bros.
Warner Bros. si appresta a invadere ogni supporto disponibile con due progetti molto ambiziosi, entrambi basati su personaggi classici del catalogo Warner e/o Hanna-Barbera: da un lato, i Looney Tunes Cartoons, ossia circa duecento cortometraggi, concepiti come sequel spirituali di quelli degli anni Trenta e Quaranta, che adattano alla sensibilità odierna lo spirito anarchico di Bugs Bunny e soci e saranno disponibili, stando a dichiarazioni ufficiali, in varie modalità, tra cinema, televisione e streaming potete vedere il primo corto reso disponibile pubblicamente); dall'altro, il lungometraggio Scoob!, che non solo riporterà al cinema Scooby-Doo, e per la prima volta in forma completamente animata, ma lancerà anche un vero e proprio universo basato sui personaggi Hanna-Barbera. La premessa è infatti simile a quella di eventi crossover come The Avengers: Scooby e Shaggy saranno costretti ad allearsi con altri beniamini del pubblico, come Blue Falcon, Jabberjaw e Captain Caveman, per sconfiggere un cattivo di prim'ordine quale Dick Dastardly. Nel footage che abbiamo visto c'erano persino rimandi a Yogi e Jonny Quest, ma questi non saranno presenti nel film. "Forse nel sequel", hanno precisato le alte sfere del Warner Animation Group.
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Sony Pictures Animation, tra internazionale e alternativo
Forse il vero piatto forte del festival, il panel del ramo animato della Sony, reduce dall'Oscar per Spider-Man, ha confermato perché, al netto di un'offerta un po' discontinua, lo studio è teoricamente il più interessante: punta sulla diversificazione, lasciando libertà totale ai vari autori e registi, senza imporre uno stile uniforme per i vari film come invece accade altrove. Pertanto nei prossimi mesi vedremo tre lungometraggi molto diversi tra loro, dalla comicità slapstick di Angry Birds 2: Nemici Amici per Sempre ai toni musical di Vivo, passando per la fantascienza di The Mitchells vs. the Machines. Dal 2020 inizierà anche il filone Sony Pictures Animation International, con co-produzioni in Cina, Brasile, Spagna, Francia, Sudafrica, Messico e altri paesi.
Ma la vera chicca, soprattutto per chi erroneamente crede ancora che l'animazione sia "roba per bambini", è la nuova sottoetichetta Sony Pictures Animation Alternative, i cui prodotti, per il grande e piccolo schermo, saranno apertamente destinati a un pubblico più maturo. E lo saranno con l'apporto creativo di nomi importanti, tra cui la squadra di Robot Chicken e, per i primi due progetti per il grande schermo, il regista Genndy Tartakovsky. Quest'ultimo è un veterano Sony grazie ai vari Hotel Transylvania, ma quella trilogia avrà pochissimo in comune con Fixed, la storia di un cane e della sua ultima notte prima di essere castrato. È una sceneggiatura che il cineasta ha scritto anni fa, e non ci sono dubbi sul target: "Sarà vietato ai minori", ha confermato Tartakovsky.