Anche gli anime giapponesi sono soggetti alle mode. Per molti anni a farla da padrone sono stati i robot giganti e la fantascienza, poi è stato il turno delle commedie romantiche (le romcom), poi dell'horror e così via.
Da qualche anno il trend è il fantasy, che viene declinato in modi diversi: dalla mitologia orientale fino ai più moderni isekai, in cui il protagonista viene magicamente trasportato in un "altro mondo" (la traduzione, letterale, del termine giapponese isekai, appunto), da storie legate a doppio filo ai videogiochi fino a quelle di impostazione più occidentale.
Proprio al filone del fantasy classico, popolato da creature fatate e ambientato in mondi riconducibili a un immaginario medioevo europeo, si rifà l'ultima serie anime rilasciata in streaming su Crunchyroll: Frieren - Oltre la fine del viaggio, in originale Sousou no Frieren (Frieren del funerale, il motivo di questo soprannome sarà chiarito solo più avanti).
Per quanto l'ambientazione sia classica, però, Frieren racconta una storia diversa, che parte da quella che normalmente è la fine del racconto: il party degli eroi, dopo una missione decennale, è riuscito a sconfiggere il Re dei Demoni e a riportare la pace nel mondo. E ora?
La breve vita degli eroi
Dopo un lungo viaggio durato ben dieci anni e dopo aver affrontato terribili avversari, gli eroi sono finalmente riusciti a sconfiggere il Re Demone e ora possono finalmente far ritorno alla capitale del regno, dove vengono accolti trionfalmente. Ma cosa faranno ora l'eroe Himmel, il nano guerriero Eisen, il chierico Heiter e la maga elfa Frieren?
Quest'ultima, soprattutto, che sembra quasi distaccata dal resto dei suoi compagni e dall'esperienza vissuta con loro, è dotata di una longevità impensabile per i comuni umani, e questa grande avventura per lei è durata solo una minima della frazione della sua vita.
Frieren decide così di rimettersi in viaggio, da sola, convinta di poter riallacciare il legame con i suoi amici al suo ritorno. D'altra parte cosa sono pochi decenni per un'elfa, che vive per secoli e secoli?
Per la prima volta, però, l'elfa si renderà conto del fatto che la vita dei suoi compagni umani è molto più breve della sua. In un arco di tempo che per lei è poco più di un battito di ciglia, le persone con cui lei ha condiviso parte del suo viaggio invecchiano e muoiono prima che lei abbia avuto la possibilità di conoscerli davvero.
Presa dal rimorso per non aver capito quanto l'esistenza degli amici sia stata effimera, Frieren decide così di iniziare un nuovo viaggio, ripercorrendo il tragitto fatto in precedenza col party degli eroi che avevano salvato il mondo, con l'intento di conoscere meglio questi strani, fugaci e affascinanti umani.
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Un nuovo viaggio
Il manga originale Sousou no Frieren, scritto da Kanehito Yamada e disegnato da Tsukasa Abe, è pubblicato in patria con grande successo dalla casa editrice giapponese Shogakukan e, in Italia, da J-Pop. L'anime, attesissimo dai fan della serie, è una trasposizione abbastanza fedele dell'opera a fumetti.
In Frieren ci si concentra più sulla descrizione dei personaggi e sull'atmosfera che sull'azione. Molto distante dal modello stereotipato del fantasy, in cui il focus è tutto sull'epico scontro tra forze del bene e del male, qui l'attenzione è tutta sugli sguardi, sui momenti, sulle espressioni facciali e sul rapporto che si sviluppa tra i personaggi, sia tra loro sia nei confronti del mondo in cui vivono, tratteggiato con colori tenui e delicati.
L'azione c'è già stata, sembra voler dire l'opera. E, se proprio vi interessa assistere a scontri titanici, lì fuori è pieno di ottimi titoli (e di moltissimi altri... meno ottimi).
Anche in Frieren - Oltre la fine del viaggio c'è dell'azione, ma qui è un elemento di contorno, spesso presentata più come un atto dovuto che con reali intenti narrativi.
Come la sua protagonista, la storia procede lenta, tranquilla, prendendosi tutto il tempo del mondo anche se questo significa essere fuori sintonia con il resto del mondo. Inizialmente lo sguardo di Frieren è brillante ma distante, incapace di soffermarsi troppo a lungo su quello su cui si posa, a dispetto di quanto meraviglioso e maestoso sia il paesaggio che osserva.
Una volta compiuta la sua missione, Frieren quindi non esita a lasciare i compagni e ad avventurarsi da sola nel mondo.
Ci vorrà la progressiva perdita dei suoi amici, e la presa di coscienza di quanto le loro vite siano spaventosamente brevi, per farle capire che forse sta perdendo qualcosa di importante, e da quel momento inizia un nuovo viaggio, questa volta non per sconfiggere un mostro, ma per imparare di più su sé stessa e sugli altri, con nuovi compagni e il ricordo, sempre presente, dei vecchi amici.
Per quanto le animazioni siano ridotte all'essenziale, visivamente Frieren resta un'opera di pregevole fattura, soprattutto grazie all'ottima direzione artistica di Sawako Takagi (Bleach, Blue Lock) e alla regia di Keichiro Saito (Bocchi the rock!), che pongono la massima cura alla resa dei paesaggi, con scene dall'effetto pittorico quasi romantico.
Il design dei personaggi, curato da Reiko Nagasawa, rimane aderente al manga, con un buon equilibrio espressivo tra i momenti più contemplativi e intensi e quelli, più rari, più squisitamente comici e divertenti. Senza note di particolare rilievo la colonna sonora, con la opening, Yusha (Eroe) affidata al duo Yoasobi, già autori di Idol, opening cult della serie Oshi no ko.
Ma un'analisi che si concentri solo sui fattori tecnici sarebbe ingiusta: Frieren è, soprattutto, un'esperienza emotiva originale e coinvolgente, per quanto molto distante dalle storie fantasy più canoniche. Ma, se si decide di viaggiare con questa strana elfa, procedendo al suo fianco e tenendo il suo passo lento e misurato, si può godere dell'esperienza di una vita.
Non una vita breve, o una lunga.
Una vita intera.
Conclusioni
Concludiamo la recensione di Frieren - Oltre la fine del viaggio invitando alla sua visione tutti coloro che sono alla ricerca di una storia introspettiva, profonda e commovente. Potrebbe non piacere ai fanatici dell'azione a tutti i costi, ma la poesia e la bellezza dell'ambientazione, i personaggi ben tratteggiati e una storia ricca di spunti interessanti compensano ampiamente un ritmo più lento rispetto ad altri titoli sword & sorcery.
Perché ci piace
- Un punto di vista insolito e intrigante.
- Personaggi ben scritti.
- Esteticamente molto gradevole.
Cosa non va
- L'azione è un elemento aggiuntivo e, spesso, superfluo.
- Il ritmo del racconto è volutamente lento.