Scrivere la recensione di Force of Nature, film d'azione che in Italia arriva direttamente su Amazon Prime Video, significa ritornare con la mente all'inizio dell'estate 2020, quando si aveva l'impressione che si potesse tornare a un minimo di normalità dopo tre mesi di lockdown. In quel periodo, infatti, ci sono stati allentamenti in tutta Europa per quanto riguarda le misure restrittive per contrastare la pandemia, mentre negli Stati Uniti la situazione rimaneva più o meno invariata, ragion per cui il film di cui stiamo parlando, che due mesi prima era stato acquistato dalla LionsGate, è uscito direttamente in home video e in on demand (ma in alcuni mercati stranieri, principalmente quelli asiatici, ha avuto diritto a qualche passaggio in sala). Era il 30 giugno, e ancora non si sapeva se e quando l'avremmo visto nel nostro paese; e a conti fatti, una volta esperita la visione, forse era meglio rimanere nell'incertezza, anche se c'è un po' di sollievo nella consapevolezza che non si deve pagare specificamente per vederlo, grazie a Prime Video.
Ladri e tempeste
"Quando il crimine perfetto incontra la tempesta perfetta", recita la locandina americana di Force of Nature, il che può far pensare a un film di qualche anno fa intitolato Hurricane. In realtà i due titoli non hanno (quasi) nulla in comune, perché in questo caso siamo a Puerto Rico, dove è in arrivo un uragano di Categoria 5 (la più letale), e occorre evacuare la zona. Il giovane poliziotto Cardillo (Emile Hirsch), finito sull'isola dopo un incidente a New York, si ritrova in un condominio dove uno dei residenti rifiuta di lasciare l'abitazione, nonostante le intemperie imminenti: si tratta di Ray Barrett (Mel Gibson), ex-poliziotto che si oppone alle suppliche della figlia (Kate Bosworth, moglie del regista Michael Polish), giustamente preoccupata perché il genitore ha esigenze mediche piuttosto delicate, tra cui la dialisi. Mentre l'atmosfera si fa sempre più tesa, complice il caratteraccio di Ray, si manifesta un altro problema: una banda di ladri, capitanaao dal sedicente John the Baptist (David Zayas), che è alla ricerca di qualcosa in uno degli appartamenti, e non esiterà a uccidere chiunque risulti in qualche modo un ostacolo.
Hurricane - Allerta uragano: rapine tempestose
Grandi nomi, piccole ambizioni
Curiosando in rete si scopre - fa fede IMDb - che Mel Gibson sarebbe stato scritturato nel film dopo la rinuncia di Bruce Willis. Un dettaglio di non poco conto, alla luce della carriera recente di quest'ultimo: dal 2015, infatti, l'ex-interprete di John McClane recita prevalentemente in film d'azione di dubbia qualità che escono direttamente in DVD e on demand, dove solitamente ha un ruolo abbastanza ridotto da poter girare tutte le sue scene in un giorno solo (ricevendo un milione di dollari). Probabile che abbia rifiutato questo progetto per semplice mancanza di tempo: al netto delle condizioni in cui è solito lavorare, gira comunque una media di tre-quattro film l'anno, a volte anche con una presenza notevole davanti alla macchina da presa (vedi Glass, uscito nel 2019). Oppure era una questione finanziaria. Fatto sta che non sorprende che la parte di Ray fosse prevista per Willis, perché è esattamente il tipo di personaggio a cui tende a regalare il proprio tempo nella maniera più svogliata possibile. Da quel punto di vista la scelta di Gibson è un piccolo passo in avanti, perché lui almeno dà l'impressione di essere veramente interessato al ruolo affidatogli (anche se era decisamente meglio, un paio d'anni fa, nei panni di un altro poliziotto che non le manda a dire, in Dragged Across Concrete - Poliziotti al limite).
Mel Gibson, da divo ad autore 'scomodo'
Ma non basta a risollevare le sorti di un film che, volente o nolente, non riesce a sfruttare al meglio le poche idee interessanti che ha, probabilmente per una questione di budget (fonti ufficiali parlano di 23 milioni di dollari). Nella fattispecie, la minaccia dell'uragano è ridotta a un evento quasi interamente fuori campo - e viene da chiedersi se non lo sia anche per evitare di potenzialmente offendere i portoricani, dato il loro recente trascorso con Donald Trump dopo un altro disastro naturale - e lo è anche il momento più folle del film, una trovata talmente eccessiva che non è possibile rendergli giustizia con un'inquadratura fugace e alcune allusioni sonore. Si riduce praticamente tutto a quell'unico palazzo, quasi come se fossimo in zona The Raid, solo che Michael Polish non è Gareth Evans e la componente action è senz'altro la più deludente, facendola a gara con una scrittura spesso al di sotto dell'elementare. Più che con una forza della natura, come da titolo, sembra di avere a che fare con una natura morta, ma senza la bellezza pittorica.
Conclusioni
Arriviamo in fondo alla nostra recensione di Force of Nature, un film sbagliato da praticamente ogni punto di vista, fatta eccezione per qualche sprazzo di vita nelle interpretazioni di Mel Gibson e David Zayas.
Perché ci piace
- Mel Gibson fa quello che può con un ruolo abbastanza ingrato.
- David Zayas è inquietante al punto giusto.
- L'idea di base è intrigante...
Cosa non va
- ...ma sviluppata malissimo.
- Le limitazioni di budget si fanno notare per praticamente tutto il film.
- La sequenza d'apertura è un momento scult notevole.