33 milioni di euro incassati, quasi nove milioni di presenze. Il nono incasso all time in Italia, il quinto film italiano più visto. Solo Checco Zalone ha saputo fare meglio. Dietro le fredde statistiche e i freddi numeri, c'è la parafrasi di un successo inaspettato, e per questo ancora più bello nel suo valore cinematografico, umano e, perché no, anche sociale. Al primo posto, tra i 10 maggiori incassi del 2023, ecco svettare C'è ancora domani, capace di restare saldamente in top per oltre due mesi. Altro che Avatar, altro che Marvel: Paola Cortellesi è la nostra supereroina. Lo abbiamo detto tante volte - a cominciare dalla recensione - il fenomeno Cortellesi è stato nevralgico per l'industria italiana del 2023, portando con sé una tradizione cinematografica basata sulla purezza del passaparola (come avvenuto, con altri numeri, con La Chimera).
Uno strumento, il passaparola, che funziona solo quando il grande schermo offre la qualità giusta, nonché le vibrazioni necessarie che rendono la visione un evento da non perdere. E quindi, da raccontare e tramandare. E alla fine ce l'ha fatta, Paola Cortellesi a superare quella che potrebbe essere la regista di riferimento dell'anno appena passato: Greta Gerwig. Altro fenomeno Barbie; fenomeno cinematografico e, anche qui, decisamente sociale. Globalmente, il film più influente dell'anno, che in Italia ha incassato 32 milioni, piazzandosi al secondo posto nella classifica annuale degli incassi cinematografici, basandoci sui dati Cinetel.
Gli incassi cinematografici del 2023: opere prime, grandi autori e la certezza delle saghe
Se non abbiamo avuto il nostro Barbenheimer, la scelta di ritardare l'uscita di Christopher Nolan ha premiato, alla fine. Con il senno di poi, la decisione distributiva da parte di Universal Italia è stata oculata, e ha premiato gli esercenti: Oppenheimer, uscito a fine agosto, un mese dopo Barbie, ha incassato quasi 28 milioni di euro, registrando 3.7 milioni di presenze. Numeri importanti, anche nell'ottica di un film ideato e costruito per la sala cinematografica.
Al quarto posto si (ri)vede l'animazione: rilasciato a marzo, Super Mario Bros - Il film è stato l'evento di inizio 2023, lanciandosi con 20 milioni di euro al box office. Al quinto posto? Considerando l'anno solare, c'è Avatar: La via dell'acqua: il film di James Cameron dal 1 gennaio 2023 ha incassato 17 milioni, a fronte di un incasso generale potentissimo: 44 milioni di euro. Al sesto posto, l'immancabile live action Disney: con 12 milioni, ecco La Sirenetta di Rob Marshall. Curiosità: l'uscita su Disney+ ha registrato 16 milioni di views nei primi cinque giorni.
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Un box office trasversale
Scendendo, ecco i due franchise di riferimento, ossia Fast & Furious e il Marvel Cinematic Universe: Fast X, con tanto di première romana, ha incassato nel 2023 quasi 12 milioni di euro; a seguire, troviamo all'ottavo posto il primo e unico film Marvel dell'anno, ovvero Guardiani della Galassia Vol. 3 di James Gunn: quasi 11 milioni di euro. Al nono posto, sfiora i 10 milioni Wonka di Paul King (qui la nostra recensione): forte delle buone critiche, e forte della presenza di Timothée Chalamet, il titolo si lancia come possibile incipit di una nuova saga. A chiudere la top 10 del botteghino 2023, Kenneth Branagh con il buon Assassino a Venezia, che ha incassato 8 milioni di euro.
Ma cosa ci dice il botteghino 2023? Che il pubblico italiano, per certi versi, ha scelto il biglietto da acquistare andando sul sicuro, con un incasso superiore al 2022 secondo Cinetel (+62% incassi e +59% presenze). Ha preferito i grandi marchi (Barbie, Super Mario, in un certo senso Christopher Nolan), rifugiandosi nel confort delle Icone relative al concetto di "memoria" (appunto, Barbie e Super Mario), quanto nella fiducia verso le remunerative saghe, pur con meno impatto rispetto agli anni precedenti (un solo film Marvel in top 10, e un Fast X che è andato bene ma non benissimo). Soprattutto, ha riscoperto il valore stesso del cinema (dopo diversi anni di oblio, indotti dalle chiusure Covid e dalla sovraesposizione dello streaming, che potrebbe essere arrivato al picco); un cinema inteso come esperienza di gruppo, e una partecipazione resa collettiva, anche fuori la sala: il trionfo di C'è ancora domani, del resto, arriva e parte proprio da quel passaparola con cui abbiamo aperto questa analisi. Un passaparola che viaggia anche attraverso i social, diventando così un appuntamento irrinunciabile da condividere (ma un consiglio, lo smartphone, in sala, tenetelo spento!). Del resto, cos'è il cinema, se non partecipazione?