L'apparizione di Nichi Vendola, nei panni di se stesso, in Tolo Tolo, il nuovo film di e con Checco Zalone, è stato uno dei grandi momenti di ilarità generale all'anteprima stampa dello scorso 27 dicembre. Vedere il famoso personaggio politico pugliese in scena, in un momento in cui non ce lo aspettavamo, ci ha fatto pensare come Luca Medici, in arte Checco Zalone, abbia sempre fatto un uso sapiente di attori, maschere e personaggi molto particolari utilizzandoli come comparse nei suoi film, camei in ruoli da non protagonisti, ma in cui potessero lasciare il segno.
"Resto umile World Tour" era il titolo dello spettacolo di cabaret che Checco portava in giro per l'Italia qualche anno fa, e rende bene l'umiltà con cui Checco Zalone si avvicina a grandi personaggi dello show business Made In Puglia: dai nomi storici della comicità come Lino Banfi e Maurizio Micheli, a bravi attori come Rocco Papaleo, a star della musica di ieri, come Albano Carrisi e Nicola Di Bari, e di oggi, come Caparezza. Luca Medici si dimostra bravissimo non solo a costruire le proprie storie e il proprio personaggio, ma anche a utilizzare al meglio comparsate ad effetto. Vi presentiamo una galleria di camei e attori non protagonisti utilizzati da Checco: tutti pugliesi, ma con qualche eccezione.
Rocco Papaleo (Che bella giornata)
Nel secondo film di Checco Zalone, Che bella giornata, Rocco Papaleo è Nicola, il padre di Checco, che appare e scompare dalla sua vita e da quella della moglie. Il suo lavoro è quello di cuoco per l'esercito italiano, ed è stato in missione in Iraq. L'idea che il figlio frequenti Farah (Nabiha Akkari), una ragazza musulmana, lo lascia perplesso. In realtà verrà anche lui conquistato da lei. Rocco Papaleo porta in dote al cinema di Checco Zalone la sua espressione stralunata, il suo spleen lucano: le sue gag su cibo e cultura sono centrate. E il suo personaggio ironizza sul fatto se sia meglio stare in guerra piuttosto che a casa con la moglie...
Tullio Solenghi (Che bella giornata)
Checco Zalone ha avuto il pregio di riportare sullo schermo un attore comico che negli ultimi anni abbiamo visto sempre meno sui nostri schermi. Non è pugliese, ma Tullio Solenghi è stato una vera star della televisione negli anni Ottanta. Insieme ad Anna Marchesini e Massimo Lopez, nel famoso "Trio", è stato il protagonista di gag memorabili in Fantastico, al Festival di Sanremo e, soprattutto, nella versione cult de I promessi sposi di Alessandro Manzoni. Il suo portamento elegante, la sua classe sono perfette per il ruolo del Cardinale Rosselli, Arcivescovo di Milano, che raccomanda Checco per il lavoro di addetto alla sicurezza del Duomo di Milano: un lavoro da cui scaturisce tutta la vicenda.
Caparezza (Che bella giornata)
L'incontro tra Checco e Farah, e lo scontro di civiltà tra cattolici e musulmani si sposta in Puglia, dove Checco e la sua famiglia si spostano per il matrimonio di un cugino. Ed è qui che, durante la festa nel paese, spunta a sorpresa Michele Salvemini , alias Caparezza. Fermato da un vigile, che è un parente di Checco, viene "invitato" a suonare al matrimonio in cambio del ritiro della multa. Prima di esibirsi nella sua hit Vieni a ballare in Puglia, è protagonista di una simpatica gag in cui gli viene chiesto di cantare Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri. Dopo una naturale resistenza, accetta. Con uno stile molto personale, ed esiti esilaranti.
Marco Paolini (Sole a catinelle)
Un altro attore non protagonista di grande qualità portato con ottimi esiti nel cinema di Checco Zalone è Marco Paolini, in Sole a catinelle. È un attore lontanissimo dallo stile di Checco, sia geograficamente - è veneto - sia nella sua arte: è infatti un attore di teatro, un narratore allo stesso tempo affascinante e impegnato (tra i suoi spettacoli ricordiamo Il Milione e Vajont). Marco Paolini interpreta un personaggio agli antipodi della sua natura, Vittorio Manieri, un faccendiere piuttosto losco in affari con la madre di Zoe (la mamma di Lorenzo, il bambino che fa amicizia con Nicolò, il figlio di Checco). Quella di Marco Paolini è un'apparizione breve, ma il suo volto è una maschera che alza immediatamente il livello del film.
Maurizio Micheli (Quo vado?)
Quo Vado?, fin qui il più grande successo di Checco Zalone (65 milioni di euro al botteghino), è anche l'occasione per Checco Zalone di confrontarsi con due veri mostri sacri della comicità barese. Il primo è Maurizio Micheli, quello di "champagne, per brindare a un incontro" e della "brunetta dei Ricchi e Poveri". Maurizio Micheli è Peppino, il padre di Checco. Checco, fino alla riforma della pubblica amministrazione che lo porterà a girare il mondo pur di mantenere il posto fisso, vive serenamente a casa con i suoi in modo da evitare le responsabilità e anche le bollette.
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Lino Banfi (Quo vado?)
In Quo vado? Checco Zalone incontra anche un suo grande idolo, quel Lino Banfi che ha caratterizzato non solo la comicità pugliese, ma anche un paio di stagioni del cinema comico italiano. Prima o poi questo incontro tra due big doveva avvenire e Quo vado? è l'occasione. Lino Banfi interpreta, in un ruolo breve ma significativo, il senatore Nicola Binetto, che è l'idolo di Checco e il suo consigliere. E il suo consiglio è sempre quello: mai abbandonare il posto fisso. E così Checco, trasferimento dopo trasferimento, ambientandosi ovunque, continua a rifiutare gli indennizzi sempre più ricchi offerti dalla dottoressa Sironi di Sonia Bergamasco.
Albano Carrisi (Quo vado?)
Ma uno dei momenti top di Quo vado? è l'apparizione di un'altra grande star mediatica pugliese. È Albano, per tutti Albano Carrisi, cantante che ha caratterizzato la musica italiana degli anni Ottanta, in coppia con l'allora moglie Romina Power, e ha vissuto una seconda (o terza?) giovinezza di recente, tra gossip e reality show. In Quo vado? entra il scena il mitico duo Albano e Romina Power, che si esibisce in Nostalgia canaglia: mentre Checco è in Norvegia trasmettono il Festival di Sanremo del 2015 dove i due si erano esibiti. "È la sequenza che preferisco" aveva raccontato Luca Medici a Repubblica. "Quella scena l'abbiamo scritta un anno fa. Siamo andati a cena con Albano e Romina alla Pergola, noi eravamo in tuta e non ci volevano fare entrare. Lì ho provato una sana emozione italiana a vederli insieme anche se non si toccavano. E così mi è venuta l'idea di quella esibizione in Norvegia. Addirittura volevo che il mio impiegato incontrasse Al Bano in un bagno alla turca... ma poi per problemi produttivi non ho potuto fare la pipì con Al Bano".
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Nichi Vendola (Tolo Tolo)
Anche questo è in incontro che, prima o poi, doveva avvenire. Nichi Vendola, uno dei più noti uomini politici pugliesi degli ultimi anni, era già stato oggetto di un'imitazione cult da parte di Checco Zalone: la sua "s" sibilante, il suo eloquio forbito e affabulatore, quelle parole ricorrenti come "la narrazione" si prestavano particolarmente. In Tolo Tolo Nichi Vendola appare, all'improvviso, nei panni di se stesso: in realtà non sono i panni eleganti del politico, ma quelli di un uomo che si è ritirato a vita privata e lavora in campagna. È a lui che Checco, nel momento in cui viene imprigionato e ha bisogno che venga pagato un riscatto, fa la fatidica telefonata. E lui risponde alla sua maniera, con la sua parlata e con la sua... narrazione.
Nicola Di Bari (Tolo Tolo)
Nell'ultimo film di Checco Zalone - di cui abbiamo parlato anche nella recensione di Tolo Tolo - c'è anche un big della canzone, è Nicola Di Bari. È il padre di Checco, un signore anziano e malato costretto a vivere con un respiratore per l'ossigeno. La sua presenza è muta ma significativa. Appare sempre nelle riunioni di famiglia, dove si parla sempre di soldi: prima i debiti e i pignoramenti che la famiglia deve subire a causa dello spregiudicato investimento di Checco nel ristorante Murgia & Sushi, poi l'indennizzo per la scomparsa del congiunto, che...
Non vogliamo anticiparvi troppo, ma quello che conta è che, a ogni notizia, il povero padre di Checco si sente male e deve attaccarsi alla maschera d'ossigeno. Ma niente paura, alla conferenza stampa di presentazione del film a Roma, abbiamo visto Nicola Di Bari in gran forma, arzillo e saltellante sul palco del cinema Adriano. Sarà un piacere per voi vederlo al cinema, in Tolo Tolo.