Correva l'anno 1999. Il cinema veniva marchiato a fuoco da cult assoluti come Matrix, Fight Club e Magnolia, ma l'attenzione di molti adolescenti era altrove. Rivolta verso film decisamente meno sofisticati ma dal fascino irresistibile. Mentre i Blink 182 cantavano What's My Age Again?, sul grande schermo emergeva un ritratto generazionale spensierato, demenziale, scurrile, ma capace di farsi voler bene da molti. In questo ritratto c'erano il profumo delle torte appena sfornate, indimenticabili soprannomi, esperimenti di autoerotismo di dubbio gusto, inevitabili feste ad alto tasso alcolico e soprattutto lei: la mitica, mitologica, irrefrenabile mamma di Stifler. Colei che ha arricchito i dizionari di tutto il mondo attraverso l'introduzione del neologismo M.I.L.F. (acronimo che non è più un mistero). Per cui, se siamo qui a parlarvi di 15 film come American Pie, è perché la saga al college dedicata alla gesta di Jim, Kevin, Chris, Paul e il grande Steve Stifler è riuscita a lasciare un solco e allo stesso tempo a ridefinire un genere molto amato come la commedia adolescenziale.
Sboccata, provocatoria e compiaciuta di esserlo, la saga di American Pie è composta da ben 8 pellicole (4 della serie principale a cui si aggiungono 4 spin-off), attraverso le quali abbiamo sbirciato nelle vite di un gruppo di amici fondato sull'amabile arte del cazzeggio. Nel corso di un lungo decennio, quello che separa il primo American Pie dall'ultimo American Pie - Ancora insieme abbiamo persino imparato ad affezionarci a questi bravi ragazzi che giocavano a fare i trasgressivi, e ce ne siamo accorti quando i loro modi di dire, i loro scherzi e le loro imprese sono entrate nell'immaginario collettivo.
Oggi siamo qui a cercare tracce (passate e future) di American Pie in altri film commedia simili nel tono e nel tipo di ambientazione. Ovviamente sarà impossibile ritrovare lo stesso identico spirito, ma sappiate che nella ricca lista che segue abbiamo inserito film che rientrassero in almeno uno di questi tre parametri: riferimenti sessuali spinti, una comicità demenziale (e sì, anche volgare), l'amicizia come collante della storia. Armatevi di idiozia, amore per la scurrilità, e godetevi il viaggio.
1. Una notte da leoni
Basterebbe una sola fotografia per farci sbellicare dalle risate: il barbuto, corpulento e non propriamente sobrio Alan Garner (un esilarante Zach Galifianakis) porta fieramente con sé un neonato che non ha assolutamente idea di dove sia. È questa l'immagine più iconica di Una notte da leoni, una trilogia che ha sdoganato anche in Italia il termine "hangover" per indicare un persistente stato di malessere dovuto a bagordi ad alto tasso alcolico. Tra tatuaggi sconvenienti in posti sconvenienti, amnesie pericolose, video compromettenti e tigri dove meno te lo aspetti, Una notte da leoni resta una delle migliori commedie degli ultimi anni e l'addio al celibato più assurdo che si possa desiderare.
2. Road Trip
Come spesso accade nelle saghe dal grande successo, gli attori che ne hanno preso parte vengono poi invitati dentro altri film dal tono simile pur di portare schiere di appassionati in sala. È successo questo a quella faccia da schiaffi di Seann William Scott quando è stato invitato a bordo di Road Trip. Folle film commedia on the road diretto da Todd Phillips (poi regista di Una notte da leoni), Road trip non conobbe molta fortuna quando uscì in sala, ma col tempo ha avuto il merito di diventare un piccolo cult. Un viaggio tra amici ispirato a folli sprazzi di gioventù di Phillips. Indimenticabile la sequenza della donazione dello sperma.
3. Mean Girls
Nella maggior parte di queste commedie sboccate emerge uno cameratismo tutto maschile. E così la brillante teen comedy Mean Girls viene vista come una declinazione tutta femminile degna di competere tra i capisaldi del genere. Una giovane e (allora) lanciatissima Lindsay Lohan se la deve vedere con una Rachel McAdams versione "Barbie snob e sprezzante" nella faticosa integrazione di una ragazza semplice all'interno di un liceo americano pieno zeppo di testardi preconcetti difficili da scardinare.
4. Maial College
Stessi produttori, un volto noto in comune (quello sorridente di Tara Reid) e identica voglia di strafare tra equivoci e pruriti in ambito studentesco. Maial College (nota di merito per il doppio senso del titolo italiano) è forse tra i film più influenzati dal successo di American Pie presenti in questa lista. Il film narra le gesta leggendarie di Van Wilder, celeberrimo organizzatore di feste da sballo, diventato talmente famoso da solleticare l'interesse di una futura giornalista. Il resto è sboccato come da tradizione. Prove tecniche di trasmissione per Ryan Reynolds in vista di Deadpool.
5. Fatti, strafatti e strafighe
Ancora una volta il nostro Seann William Scott a fare da garante per l'idiozia, questa volta affiancato da un ancora acerbo Ashton Kutcher. Nel film dal titolo alquanto esplicito Fatti, strafatti e strafighe i due sono due amici che dopo la tipica notte da leoni dimenticheranno molte cose, tra cui dove hanno parcheggiato la loro auto contenente i regali per loro fidanzate gemelle. Ha così inizio una valanga di improbabili scempiaggini rette soprattutto dall'affiatamento di due attori bellocci, ma capaci di prendersi in giro.
6. Suxbad
Vi diciamo soltanto che il sottotitolo italiano scelto per Suxbad è stato "tre metri sopra il pelo". Un richiamo del tutto fuori luogo perché la commedia scorretta diretta da Greg Mottola non ha niente di smielato e romantico, ma ha tutto il potere graffiante di un racconto di formazione sgraziato quanto coraggioso. Due amici, poco prima del grande salto nel mondo dell'università, cercano di togliersi di dosso l'aria da sfigati affrontando le proprie ossessioni. Il tutto raccontato senza freni inibitori e andando contro il concetto di "socialmente accettabile". Se il film, che al tempo collezionò ottimi incassi in America, è diventato un piccolo cult, è anche grazie alla sua fucina di talenti. Parliamo di gente come Jonah Hill, Seth Rogen, Michael Cera ed Emma Stone.
7. La ragazza della porta accanto
Attenzione: da non confondere con l'omonimo horror del 2007. Siamo nel 2004, ovvero quando l'onda American Pie è ancora alta e pronta ad essere cavalcata. Questa volta al centro del mirino de La ragazza della porta accanto c'è una conturbante nuova vicina di casa che sconvolge la vita di uno studente vittima di un violento colpo di fulmine. Le cose si complicano quando Matthew (un giovanissimo Emile Hirsch) scopre che Danielle è un ex stella del cinema porno. Un azzardo politicamente scorretto che costò al film molte polemiche.
Leggi anche: Le 100 commedie migliori di sempre in una classifica della BBC
8. Le regole dell'attrazione
In questo caso ci addentriamo in un territorio particolare, sicuramente più complesso e sofisticato di quello di American Pie. Si parla di sesso, tanto sesso, e non si va affatto per il sottile, grazie a personaggi disinibiti e diretti, la cui vita sembra girare attorno alle forme del piacere. Però ne
Le regole dell'attrazione, che segna uno dei più graditi ritorni di Dawson-James Van Der Beek, si sente forte l'influenza del lucido e disincantato cinismo di Bret Easton Ellis. Tratto dall'omonimo romanzo, Le regole dell'attrazione è un manifesto generazionale freddo ma veritiero. Laddove le relazioni sane sono impossibili, soltanto un masturbatorio elogio dell'individualismo può avere la meglio. Piccola curiosità: il film funge da spin-off di American Psycho. Infatti il personaggio di Van Der Beek è il fratello del mitico Patrick Bateman.
9. 40 anni vergine
Ci siamo permessi un bel salto generazionale che ci fa andare molto fuori dai corridoi dei college. Siamo catapultati nella vita solitaria di Andy Stitzer, commesso in un negozio di elettronica che non nasconde la sua fiera anima nerd. Le sue giornate abitudinarie sono fatte di action figure e film, condite da una disastrosa vita sessuale. Quando i suoi amici scopriranno che Andy è ancora vergine, inizieranno a dargli consigli per tentare di colmare le distanze tra il mondo maschile e quello femminile. 40 anni vergine è una commedia brillante e smaliziata, retta soprattutto grazie alla prova buffa e tenera di Steve Carell. Scena della ceretta da antologia.
10. Tutti pazzi per Mary
Impossibile tenere fuori da questa lista almeno un film partorito dalle folli menti geniali dei fratelli Farrelly. Gioco al massacro tra un pugno di uomini letteralmente fuori di testa per la bellezza spontanea di una fiorente Cameron Diaz, Tutti pazzi per Mary concilia alla perfezione gag di una bassezza greve invidiabile e riflessioni sentimentali sul bisogno di amare di essere amati. Vero e proprio cult della commedia scorretta anni Novanta, ispirato a un fatto vero (un uomo che ingaggiò un investigatore per ritrovare una sua vecchia fiamma), Tutti pazzi per Mary viene ricordato per tante sequenze esilaranti e becere. Sul punto più alto del podio, però, rimane senza dubbio il gel tra i capelli di Mary.
11. Easy Girl
Nel 2004, come detto, Mean Girls riesce nell'impresa di tingere con tinte tutte femminili la commedia teen a stelle e strisce. Seguendo quella scia, Easy Girl azzarda un improbabile ma riuscita rivisitazione de La lettera scarlatta in ambito studentesco. Un'ironia frizzante, intelligente e meno banale del solito caratterizzano un film che svela al mondo il talento genuino e spontaneo di una notevole Emma Stone. La carriera dorata della grande attrici dagli occhi magnetici parte dalla candidatura ai Golden Globe ottenuta proprio grazie al sorprendente Easy Girl.
12. Sex Movie in 4D
Nel 2008 l'eco dei film in 3D tornava a farsi sentire, così si tornava anche scherzarci su. Emblematico il caso di Sex Movie in 4D, laddove le quattro D significavano "demenziale, divertente, duro e dissacrante". La premessa è assai classica, ovvero mettersi nei panni di un ragazzo dalla vita sessuale disastrosa e dal sex appeal prossimo allo zero. Ha così inizio un viaggio iniziatico improbabile e strambo che fa di Sex Movie un film meno stupido di quanto voglia e possa sembrare.
13. Non è un'altra stupida commedia americana
Sin dal titolo, Non è un'altra stupida commedia americana scopre le carte sul tavolo e si presenta esattamente per quel che è: una divertita e divertente parodia del teen movie americano. Il film è una consapevole e voluta accozzaglia di luoghi comuni e stereotipi del genere (la reginetta del ballo, gelosie, amori contesi) che mette alla berlina abitudini ormai troppo ripetitive e situazioni sin troppo prevedibili. Il tutto condito dalla presenza di un giovanissimo e sbarbato Chris Evans.
14. Giovani, pazzi e svitati
Un titolo citazionista e ammiccante (il richiamo a Giovani, carini e disoccupati è esplicito) per un film che ruota tutto attorno a un'attesissima festa in cui ognuno dei personaggi investe non poche aspettative (amore, sesso, puro divertimento). In un'epoca in cui Brad Pitt e Gwyneth Paltrow erano la coppia modello per milioni di giovani, Giovani, pazzi e svitati fa convivere siparietti alquanto demenziali con scorci di ingenuo romanticismo. Però, sappiate che la maggior parte della trama ruota attorno al desiderio scatenato dalle forme generose di Jennifer Love Hewitt.
15. Porky's
Finora abbiamo parlato soprattutto di eredi di American Pie, ma adesso è il turno dei suoi assoluti maestri. Vero e proprio genitore della saga di Stiffler e compagnia, Porky's questi pazzi pazzi porcelloni segnò gli anni ottanta con la sua trilogia dedicata alle scollacciate imprese di un gruppo di compagni di scuola che, con la complicità di qualche docente, si diverte in modo disinibito, alla faccia del buon senso. Tutto parte, come sempre, dal puro amico di turno, che va svezzato e iniziato come si deve. Ispirato a esperienze realmente vissute dagli autori, Porky's questi pazzi pazzi porcelloni si impone come film seminale per il genere.
Leggi anche: i migliori film teen drama da vedere in tv