Mentre solo pochi giorni fa la TNT ha annunciato il suo rinnovo per una terza stagione (che dovrebbe constare di altri 10 episodi) e mentre, al recente Comic-Con di San Diego, gli attori Noah Wyle, Moon Bloodgood e Will Patton hanno fornito sostanziali anticipazioni sui prossimi, attesi episodi, Falling Skies continua a dipanare la sua complessa trama. Lo fa, come sempre, tra puntate ricche di azione e ritmo e altre più votate all'introspezione, tra momenti di indubbio impatto alternati a cadute di tono che mostrano una gestione non sempre ottimale della narrazione e dei personaggi. Non fanno eccezione, e anzi sembrano confermare una volta di più le potenzialità espresse solo in parte della serie di Robert Rodat, questi Amore ed altri gesti di coraggio e Ritorno a casa: rispettivamente quinto e sesto episodio di una stagione che finora ha ottenuto un'accoglienza tiepida oltreoceano (4,4 milioni di spettatori per la season premiere, meno di 4 per gli episodi successivi) e che ha così superato il giro di boa della sua metà, continuando ad accumulare enigmi e interrogativi nel corso della sua narrazione. Due episodi che vedono il ritorno di alcuni "vecchi" personaggi, ma che soprattutto introducono elementi nuovi e di indubbia importanza per l'economia generale della serie; alcuni dei quali, prevedibilmente, non potranno esser sviluppati a dovere nel corso dei quattro episodi restanti, portando implicazioni che si protrarranno fatalmente nell'appena annunciata, terza stagione.
Amore ed altri gesti di coraggio si apre con l'inquietante immagine di Ben che, come ipnotizzato, gli aculei del suo impianto illuminati, si inginocchia insieme ad un gruppo di skitter di fronte a un'invisibile presenza; il prologo anticipa il tema generale dell'episodio, ovvero il rapporto del ragazzo con quegli esseri alieni ai quali, nonostante la sua resistenza, continua ad essere legato. Poco dopo, infatti, dal loro provvisorio accampamento, gli uomini della Seconda Mass odono rumori di fuoco: il successivo sopralluogo rivela una vera e propria strage di Mech, sorprendentemente operata con le loro stesse armi. Nel campo di battaglia, tuttavia, gli uomini trovano inaspettatamente un essere umano, ancora vivo: si tratta di Rick, il ragazzino che nella prima stagione aveva subito l'impianto ed era in seguito fuggito, avvinto dal misterioso legame che la protesi aveva stabilito con lui. Rick, subito portato al campo, ferito e traumatizzato, riesce a convincere gli uomini a recarsi di nuovo nei pressi del luogo della battaglia; lo fa rivelando loro che Ben, che nel frattempo sembra scomparso, è ancora lì ed è gravemente ferito. Giunti sul posto, tuttavia, Tom, Weaver e gli altri trovano il figlio del professore in perfetta salute; ma la cosa peggiore è che accanto a lui c'è uno skitter ferito, lo stesso che sull'astronave aliena era stato il carceriere e il torturatore di Tom. Ben e Rick, che sembrano in qualche modo legati alla creatura, convincono gli uomini a non ucciderla; i due ragazzi parlano infatti, confusamente, di una ribellione da parte degli skitter nei confronti degli invasori, ribellione di cui l'essere in questione sarebbe il leader. Lo skitter, nella diffidenza di tutti (e in special modo quella, giustificata, di Tom) viene così fatto prigioniero e condotto all'accampamento. Gli sviluppi successivi dell'episodio vedono il rovesciamento di ruoli tra Tom e la creatura, con quest'ultima che comunica col professore attraverso la voce di Rick, e la conferma da parte di essa di un movimento di ribellione di un gruppo di skitter contro gli alieni; nel frattempo, nella Seconda Mass si acuiscono i sospetti contro Ben, ormai guardato con diffidenza anche dallo stesso Weaver. Intanto, Hal e la squadra al suo comando (tra cui c'è Maggie) trovano un ospedale dove gli uomini possono momentaneamente rifugiarsi, con al suo interno una nutrita scorta di medicine; al loro ritorno, però, vengono fatti oggetto di un attacco da parte dei Mech, che feriscono la ragazza. I Mech, come si scopre presto, sono in realtà sulle tracce dello skitter prigioniero; il loro avvicinamento all'accampamento provoca uno scontro tra Tom, Ben e Rick da una parte e Weaver con i suoi uomini dall'altra, decisi questi ultimi ad eliminare una volta per tutte la creatura. Nella concitazione, con Maggie ferita da una parte e i Mech in avvicinamento dall'altra, lo skitter riesce a fuggire mentre Rick viene accidentalmente colpito da un proiettile, rimanendone ucciso poco dopo. Prima di morire, il ragazzo prega Ben di convincere suo padre a credere alle parole dell'alieno, e a fare in modo che uomini e skitter ribelli si uniscano per combattere gli invasori. Nel frattempo, il gruppo riesce a sfuggire ai Mech e a stabilirsi nell'ospedale, dove Maggie viene curata e infine si ristabilisce.In una scrittura complessivamente un po' traballante, di questo episodio salta all'occhio innanzitutto il macroscopico trascuramento della morte di Rick, appena ritrovato e poi subito ucciso senza che nessuno sembri dolersene più di tanto; mentre appare un po' pretestuoso il ferimento di Maggie, che rappresenta solo un modo per mettere in risalto la sua nuova relazione con Hal. Resta, comunque, il fascino potenziale del tema, appena introdotto, della ribellione degli skitter: tema che ritornerà, spiegando in parte gli sviluppi dell'episodio, nel finale di Ritorno a casa. I "ritorni" contemplati in questo episodio sono in realtà due: il primo, inatteso, è quello di Karen, ex fidanzata di Hal e in precedenza trasformata dall'impianto, qui apparentemente (ma solo apparentemente) tornata in sé; il secondo, nei minuti conclusivi, quello di un John Pope che, evidentemente, gli sceneggiatori hanno ritenuto non poter sottrarre alla serie per troppi episodi. Ma la puntata, decisamente più densa di eventi e dal ritmo più vivace della precedente, presenta anche un altro evento forte, fonte di una tensione che attraverserà tutta la sua durata: l'improvvisa malattia di Weaver, che era stato in precedenza ferito da uno skitter alla gamba e ora si rivela vittima di un'infezione che rischia di ucciderlo. La malattia del capitano è trattata parallelamente, per tutta la durata dell'episodio, al ritorno della ragazza, ritrovata a poca distanza dall'ospedale, unica persona viva tra i cadaveri di altri ragazzi impiantati; Karen è subito guardata con diffidenza da Ben, che "avverte" la sua connessione con un'entità malvagia, mentre Hal, accecato dall'affetto che ancora prova per lei, non ha il minimo dubbio sulla sua sincerità. Sottotraccia si trova il tema, un po' risaputo, del triangolo tra Hal, Maggie e la "nuova" Karen, con quest'ultima che finirà presto per confermare i sospetti di Maggie e dello stesso Ben; più interessante si rivela tuttavia il fatto che proprio Ben finisca per essere plagiato dalla ragazza, divenuta ormai uno strumento in mano agli invasori e abilissima nella dissimulazione. Ben finirà per scontrarsi con suo fratello e per fuggire insieme a Karen, conducendola dove probabilmente lei stessa, fin dall'inizio, voleva essere condotta: dal leader della resistenza degli skitter, con il quale, intuiamo, Ben è rimasto in silenzioso contatto. Nel frattempo, assistiamo al progredire apparentemente inarrestabile della malattia di Weaver, vittima di un silenzioso e letale virus alieno entrato nel suo sangue, apparentemente ormai condannato; parallelamente, la carenza di scorte e carburante rende difficoltosa agli uomini la prevista partenza per Charleston, dove il capitano potrebbe ricevere assistenza medica. Solo un'intuizione da parte del medico Lourdes, insieme alla freddezza dimostrata da Tom nel prendere le redini del comando, ordinando la ricerca di nuovo carburante, permettono l'insperato miglioramento del militare; non ci è dato sapere, tuttavia, se il contagio di origine aliena abbia lasciato tracce nel suo corpo; così come, d'altronde, negli ultimi episodi sono stati messi da parte i dubbi sullo stesso Tom e sugli effetti del parassita che era venuto a contatto con lui durante il suo viaggio sull'astronave. A darci conferma (ma non ce n'era realmente bisogno) sulle vere intenzioni di Karen e sullo scopo del suo ritorno, troviamo nel finale dell'episodio lo stesso Pope: ferito in uno scontro con gli skitter, portato nell'ospedale dal suo compagno Lyle, l'uomo parla di una colonna di skitter che si sono messi sulle tracce della Seconda Mass, alla ricerca in particolare di Ben per l'appoggio da lui dato alla ribellione. Parte integrante del piano, la stessa Karen, definita da Pope "spaventosa come il diavolo; come se con la mano ti potesse arrivare al cervello e spappolarlo".
La fuga di Karen e di un inconsapevole Ben verso il luogo in cui (presumibilmente) si nasconde lo skitter ribelle, chiude l'episodio e apre scenari potenzialmente molto interessanti per l'ultima parte della stagione: ciò che si tratterà di capire è se la prospettiva, finora impensabile, di un'alleanza tra la Seconda Mass e una parte degli skitter verrà portata fino in fondo, e soprattutto gestita con intelligenza da una sceneggiatura che, in generale, continua a vivere di alti e bassi. Considerata la carne al fuoco, comunque, e l'esiguo numero di episodi rimasti, il pensiero va inevitabilmente (anche) all'appena annunciata, e a questo punto in un certo senso già attesa, nuova stagione.