Falling Skies - Stagione 1, episodio 8: What Hides Beneath

Una puntata non molto densa di eventi, quasi priva di azione, ma caratterizzata da una rivelazione shockante, destinata a diventare fondamentale per i successivi sviluppi della serie.

Si avvicina il finale di stagione, per Falling Skies: bisogna dire che, giunta all'ottavo episodio, la serie creata da Robert Rodat e Steven Spielberg ha finora ottenuto sostanzialmente i risultati sperati, sia in termini di ascolti (nonostante il calo - ma forse era fisiologico - immediatamente successivo alla premiere) sia dal punto di vista qualitativo, malgrado qualche caduta di ritmo e qualche incongruenza di troppo sparsa per le varie puntate. Un merito degli sceneggiatori, finora, è stato quello di mantenere alta la tensione anche in episodi in cui gli eventi significativi, in sé, sono molto pochi: è senz'altro il caso di questo What Hides Beneath, tutto incentrato su una missione di ricognizione a cui prendono parte Tom, Hal e Weaver dopo l'annuncio, da parte del colonnello Porter, che entro quattro giorni la resistenza passerà all'azione e sferrerà un attacco contro la struttura aliena che sovrasta la città. Succede materialmente poco, in un episodio quasi privo di azione come questo, ma alla scarsezza di eventi corrisponde un'evoluzione di alcuni personaggi e (soprattutto) un'incredibile rivelazione che rendono questa puntata un tassello fondamentale nell'impalcatura narrativa dell'intera serie. Le risposte cercate negli episodi precedenti rispetto alla strategia e al modus operandi degli alieni iniziano a delinearsi, e bisogna dire che quello che vediamo ci appare assolutamente sorprendente. Le carte, nei due episodi rimanenti e (soprattutto) nella prossima stagione, potrebbero a questo punto essere totalmente rimescolate.

Uno dei protagonisti dell'episodio è il capitano Weaver, che, se già nelle puntate precedenti aveva gradualmente lasciato cadere la sua dura scorza da militare, ora appare fin troppo fragile e umano, fino al punto da far sorgere dubbi sulla sua attuale adeguatezza per il ruolo che ricopre. Se ne accorge Porter, che vede il militare assorto e distante durante la riunione in cui viene annunciato l'imminente attacco, e se ne accorge lo stesso Tom, preoccupato per lo stato mentale dell'uomo ma anche per ciò che una sua eventuale perdita potrebbe rappresentare per la sopravvivenza della compagnia. Weaver sembra in effetti sopraffatto dai ricordi, è tormentato da incubi riguardanti la sua famiglia e l'attacco degli alieni, ma decide lo stesso di prender parte alla ricognizione: lo scopo dichiarato è quello di dimostrare ai suoi uomini di essere ancora in sé ed in grado di guidarli nello scontro con gli skitter, quello nascosto è tornare nella sua vecchia casa per cercare di capire perché un sempre più lontano e inquietante Rick l'abbia disegnata durante quella che la dottoressa Anne ha chiamato "arte-terapia". Prevedibilmente, Weaver abbandona Tom e Hal alla prima occasione buona (subito dopo l'incontro dei tre con una solitaria donna che presto si rivela un'alleata - pur ingenua - degli alieni) e si dirige verso la sua casa, lì abbandonandosi ai ricordi e alla rassegnazione. Dopo la rivelazione a Tom del suo passato, dalla separazione da sua moglie prima dell'invasione alla tragica morte di una delle sue due figlie, a cui il militare aveva tentato di togliere la protesi aliena, Weaver è ormai deciso ad arrendersi e a morire nella sua vecchia casa. Ciò che a Tom non riesce con le parole, viene tuttavia ottenuto inaspettatamente grazie al ritrovamento di un oggetto: un paio di occhiali rinvenuti sul pavimento indicano a Weaver che sua moglie Linda potrebbe essere tornata a casa dopo l'invasione, e potrebbe essere dunque ancora in vita insieme all'altra figlia, Jeanne. Il capitano riesce così a scuotersi e a respingere insieme a Tom l'attacco che nel frattempo gli alieni, avvisati dalla solitaria signora, avevano portato all'abitazione.
Nella ricognizione, tuttavia, i tre uomini avevano visto qualcosa che li aveva lasciati stupiti e interdetti: tra gli skitter e i mech radunati vicino alla base, era sbucata questa figura di alieno mai vista finora, dalla forma umanoide. Il dubbio, presto confermato, è che non siano in realtà gli skitter a comandare, ma che i veri invasori, le menti dietro l'attacco, siano rimaste finora dietro le quinte. La scoperta dei tre uomini trova una shockante conferma in quella, per ora rivelata solo a noi spettatori, fatta da Anne e Lourdes durante un'autopsia sul corpo di uno skitter: sepolta in un corpo che presenta una struttura muscolare, ossea e di apparato circolatorio fin troppo simile a quella umana, le due donne trovano una protesi identica a quella che gli alieni impiantano sui corpi dei ragazzini per renderli schiavi. Le implicazioni di questa scoperta sono ovvie e terribili: probabilmente, gli skitter non sono altro che lo stadio finale della trasformazione subita dai giovani umani che hanno subito un impianto, schiavi essi stessi dei reali responsabili dell'invasione, gli alieni dalla forma umanoide. La sempre più manifesta ostilità del piccolo Rick, la sua esplicita ammirazione per gli invasori unita all'auspicio di un loro imminente ritorno (contrapposta all'atteggiamento di Ben, anch'egli evidentemente cambiato dall'impianto ma ancora umano nei comportamenti) getta una luce inquietante sugli sviluppi dei prossimi episodi e soprattutto sulla possibile sorte del ragazzino, ormai preda di un "lato oscuro" che sembra averlo sopraffatto.
Un altro evento degno di nota di questo What Hides Beneath (titolo che appare fin troppo esplicito dopo la rivelazione centrale dell'episodio) è la rinnovata fiducia accordata dal gruppo a un John Pope, che, una volta rivelatosi (oltre che sopraffino cuoco) anche esperto di esplosivi, viene messo a lavorare nel laboratorio di Uncle Scott e riesce a sviluppare un'arma letale a partire dai proiettili usati dai Mech. Com'era prevedibile, l'anarchico (e un po' stereotipato) criminale si rivela così un elemento fondamentale per la sopravvivenza del gruppo, e per le speranze di vittoria contro gli invasori. Non va dimenticata inoltre l'apparizione, durante la permanenza di Tom, Hal e Weaver a casa della donna rivelatasi una spia, della fidanzata di Hal, Karen: la ragazza, data un po' troppo prematuramente per morta nei primi episodi, ha subito anch'essa l'impianto alieno e si trova dunque nella stessa condizione degli altri ragazzi soggiogati. Una potenziale, futura skitter, quindi: lei come i tanti ragazzini che i genitori della Seconda Mass sperano ancora di poter riabbracciare. La prossima, probabile rivelazione della verità non potrà che aggiungere tensione, e sviluppi narrativi imprevedibili, a questo finale di stagione: in previsione di dieci nuovi episodi per i quali l'attesa, in un certo senso, è già cominciata.

Movieplayer.it

3.0/5