È ora disponibile su Amazon Prime Video la stagione 8 di Fairy Tail, uno degli anime più popolari di questa generazione: ormai concluso - è andato in onda, in Giappone, tra il 2009 e il 2019 - conta oltre trecento episodi, vari OAV e due lungometraggi. La stagione 8 è la penultima della serie, quindi siamo a un passo dalla fine ed è il momento giusto per spiegare che cos'è Fairy Tail e perché potrebbe interessare ai fan dei battle shonen, gli anime pieni di combattimenti, cameratismo e crescita personale in stile Dragon Ball, Naruto o One Piece.
Cos'è Fairy Tail?
Fairy Tail, tanto per cominciare, è una gilda di Earthland, il mondo fantasy in cui si svolge questa storia. Il manga che ha ispirato l'anime porta la firma di Hiro Mashima, un autore che prima del 2006 - l'anno in cui Weekly Shōnen Magazine ha cominciato a pubblicare Fairy Tail - era noto praticamente soltanto per un altro manga per adolescenti, Rave Master. Oggi Mashima è un autore più navigato; ha scritto e disegnato diverse storie o serie brevi e, attualmente, lavora a Edens Zero, un altro manga di genere shonen da cui è stato tratto l'omonimo anime disponibile su Netflix.
Come dicevamo, Earthland è un mondo fantasy dai tratti squisitamente nipponici in cui i maghi si riuniscono in gilde, cioè congreghe che risolvono i problemi dei comuni abitanti dietro lauto compenso. Il protagonista Natsu Dragneel, alla ricerca del padre scomparso, si unisce alla gilda Fairy Tail insieme a un'altra maga, Lucy Heartfilia, e forma una sorta di squadra insieme al mago del ghiaccio Gray Fullbuster, la spadaccina Erza Scarlet e la strega Marvell. Nonostante siano loro i personaggi "chiave" della storia, Mashima riesce ancora una volta a gestire un cast di comprimari, antagonisti inclusi, veramente enorme: è il principale talento di un autore che resta grossomodo ancorato ai cliché dei manga per adolescenti, facendoli però funzionare come un'orchestra di prim'ordine.
Nel corso dei 63 volumi che compongono l'opera a fumetti, Natsu e i suoi compagni affrontano nemici di ogni genere, dalle gilde rivali ai maghi oscuri, passando per le mostruosità create da uno stregone di nome Zeref che rappresenta il principale antagonista della storia. Fairy Tail comprende tutto quello che ci si potrebbe aspettare da uno shonen: grandi battaglie, colpi speciali e tecniche segrete, trasformazioni e time skip, cioè quegli espedienti con cui l'autore sfrutta il passaggio del tempo per far crescere i personaggi sia nei poteri che nel look. Non mancano gag esilaranti e spesso ammiccanti: Mashima non è un autore che si fa grossi problemi quando c'è da esaltare le curve femminili.
Il manga ha generato due spin-off. Il primo, scritto e disegnato sempre da Mashima tra il 2014 e il 2015, si intitola Fairy Tail Zero e racconta le origini della gilda in un unico volume. In seguito alla conclusione della serie principale, Mashima ha scritto Fairy Tail: 100 Years Quest, un vero e proprio sequel di cui ha affidato i disegni al mangaka Atso Ueda. L'opera, giunta al tredicesimo volumetto, è attualmente in corso e non è ancora diventata un anime, sebbene sia stato annunciato già da qualche anno.
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La stagione 8 di Fairy Tail
La serie animata di Fairy Tail conta in totale 9 stagioni, dirette tutte da Shinji Ishihira e prodotte da A-1 Pictures, Satelight, Bridge e CloverWorks, che si sono divisi 328 episodi, 9 Original Animation Video e due lungometraggi: Phoenix Priestess e Dragon Cry, entrambi disponibili su Prime Video. A comporre tutte le musiche ha pensato lo stesso autore, Yasuharu Takanashi, che garantisce un'apprezzabile coerenza a uno degli anime più longevi in circolazione.
A differenza della settima stagione, che contava ben 90 episodi rispetto alle precedenti da 25 massimo 48 episodi ciascuna, l'ottava stagione in un certo senso rappresenta un'anomalia perché è composta soltanto da 12 episodi: è infatti andata in onda poco dopo la conclusione della settima, nel 2016, anticipando una pausa di quasi due anni che si è poi conclusa con i 51 episodi finali della stagione 9. Si tratta, insomma, di una stagione di transizione, e il perché è presto detto.
La settima stagione si è infatti conclusa con la sconfitta della gilda oscura Tartaros in seguito a una battaglia che ha mietuto diverse vittime illustri, tra le quali spicca Igneel, il padre adottivo che Natsu aveva cercato in lungo e in largo. Rimandato lo scontro finale col sempre più potente Acnologia, Natsu parte per un lungo addestramento ma, in sua assenza, Makarov scioglie Fairy Tail, i cui membri si disperdono nel finale.
La stagione otto fa quindi un balzo nel tempo: i primi dieci episodi sono infatti l'adattamento animato di Fairy Tail Zero e raccontano le avventure di Mavis Vermillion, dalla sua infanzia fino alla fondazione della gilda Fairy Tail nell'anno X686. Gli ultimi due episodi sono ambientati, invece, nell'anno X792, cioè un anno dopo la conclusione della settima stagione, e raccontano il ritorno di Natsu, il suo ricongiungimento con Lucy e l'inizio di una nuova avventura, con i protagonisti che partono in cerca dei loro amici per ricostituire la gilda e sconfiggere una volta per tutte i loro nemici giurati nella nona e conclusiva stagione dell'anime.