Accadeva 20 anni fa: Stanley Kubrick moriva il 7 marzo e il suo film postumo Eyes wide shut usciva nelle sale sette mesi dopo. Prima Alberto Barbera, allora direttore della Mostra del Cinema di Venezia, lo portava in Selezione Ufficiale, Fuori Concorso ovviamente. Dopo venti anni, Barbera è nuovamente direttore della Mostra e ha riportato in Laguna il film, rimasterizzato, come evento speciale per l'anniversario. Centosessantadue milioni di dollari di incasso al botteghino, uno dei film d'autore che ha incassato di più in assoluto. Perché, complice la morte del regista, complice il fatto che Tom Cruise e Nicole Kidman fossero allora la coppia d'oro di Hollywood, praticamente chiunque è andato a vedere il film, affollando le sale già nel primo weekend di uscita. Proprio come accade per un blockbuster.
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Eyes Wide Shut, il capolavoro pruriginoso di Stanley Kubrick
Verissimo affermare che Stanley Kubrick fosse ben prima della sua dipartita quell'autore indiscutibile che è ora. Film come Full Metal Jacket, 2001: Odissea nello spazio, Lolita e soprattutto Arancia meccanica, lo avevano già fatto diventare colui che non può essere contestato. Però è fuori da ogni dubbio che il battage pubblicitario di questa pellicola fu massiccio e che fece leva su tutta una serie di aspetti che stuzzicarono la fantasia del pubblico. A cominciare dalla scena in cui Nicole Kidman, la diva algida e inarrivabile, si dondola indossando solo una lingerie minimale che il suo fisico statuario rende sexy. Per continuare con la fatidica sequenza dell'orgia. Che, con ciò che sappiamo oggi, forse non farebbe più così d'effetto come allora. E che già deluse schiere di spettatori della domenica che pensavano di andare a vedere un quasi-porno.
Moltissime sono le curiosità su questo film, chissà quante vere e quante no. Chissà quante studiate appositamente per farlo incassare di più, tanto Stanley non c'era più a contestarle, e nemmeno gliene sarebbe importato più di tanto in vita. Che la gente dicesse pure ciò che voleva: a lui era il prodotto finale che interessava. E delle sue idiosincrasie si è scritto a lungo. Come quel famoso rumor che lo vuole così perfezionista da aver girato anche l'allunaggio sulla Luna, una delle boutade preferite dai social. In realtà è proprio questo film a smentire questa sua mania di girare tutto in loco: Kubrick aveva paura di volare e New York, dove il film è ambientato, è stata interamente ricostruita nei Pinewood Studios di Londra.
Tom Cruise e Nicole Kidman, una coppia bollente
Quattrocento giorni di takes, che ne fanno il film con le riprese più lunghe della storia del cinema. Questa è solo una delle tantissime curiosità che hanno contribuito alla morbosità degli spettatori su questo film. Per lo stesso motivo, vista famosa la mania di perfezione di Kubrick, la produzione volle assicurarsi i due protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman senza poter sapere prima quanto tempo ci sarebbe voluto per girare. Ma i coniugi Cruise desideravano ardentemente lavorare con Stanley Kubrick, consapevoli che quella poteva essere la loro ultima occasione, e sicuramente l'unica per farlo da coppia, dato anche il soggetto del film. Pertanto accettarono di firmare una sorta di contratto a tempo indeterminato, che li incatenava al set a piacimento del regista, senza sapere quanto ci sarebbe voluto per ultimare le riprese. Paul Thomas Anderson, che voleva scritturare Cruise per Magnolia, non riuscì nemmeno ad avere un appuntamento con lui e dovette recarsi a Londra.
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Segreti peccaminosi sul set
Anche a distanza di due decenni, Eyes Wide Shut resta uno dei film d'autore più bollenti che siano mai stati realizzati. Basti pensare alla sinossi se si cerca il titolo su Google: Una coppia dalla vita idilliaca esplora la propria relazione in un mondo sotterraneo di lussuria e fantasie peccaminose. Sembra la trama di un film a luci rosse, e di bassa lega, per giunta. Il mondo segreto del film si trasferì, in parte, nella vita privata dei due protagonisti. Per avere maggiore realismo nella coppia, a Tom e Nicole era vietato parlare e raccontarsi la giornata di riprese. I due sono stati presenti sul set insieme solo nelle poche scene che li vedono entrambi protagonisti, altrimenti non potevano mettere piede negli studios. Un esempio su tutti? Nella scena in cui Alice sogna di tradire Bill, Nicole Kidman ha dovuto sottoporsi a qualcosa che nessun altro cineasta si sarebbe sognato di chiedere a un'interprete del suo calibro e della sua fama: sei giorni di riprese in cui ha interpretato solo scene di sesso in ben cinquanta posizioni differenti. All'attrice era stato fatto divieto di parlarne con il marito o di raccontargli cosa stesse accadendo sul set.
Eva Herzigova, un rifiuto cocente
Un'altra star dell'epoca si è lasciata impressionare dalle voci che correvano, e ha detto un no che le avrebbe generato rimpianti per tutta la vita. Eva Herzigova avrebbe dovuto infatti essere Mandy, ma l'attrice rifiutò perché c'erano troppe scene di nudo. E la famosa scena dell'orgia? Così coreografata sin nei minimi movimenti, ripetuta fino a rendere stremati tutti gli attori presenti e con talmente tanti ciak che nessun uomo avrebbe mai potuto mantenere un'erezione, resta una delle più chiacchierate della storia. Perché in un film d'autore non ci aspettiamo nulla di tutto ciò, anche se si autocita facendo indossare al suo protagonista una maschera veneziana modellata sul volto di Ryan O'Neal, a sua volta protagonista di Barry Lyndon. E alla fine, quelle che restano sono solo paranoie e idiosincrasie. Esattamente come quelle della coppia nel film. La soluzione? Ovviamente la battuta finale su ciò che resta da fare. To fuck.
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