Everywhere I Go - Coincidenze d'amore, la recensione: una dizi turca leggera per veri sognatori

La recensione di Everywhere I Go - Coincidenze d'amore: la serie turca con Aybüke Pusat e Furkan Andic con spensieratezza e romanticismo sta appassionando il pubblico di Mediaset Infinity.

Everywhere I Go - Coincidenze d'amore, la recensione: una dizi turca leggera per veri sognatori

Tra gli ultimi prodotti seriali arrivati in Italia dalla Turchia c'è Everywhere I Go - Coincidenze d'amore, sbarcata a marzo in streamig su Mediaset Infinity e ancora in corso di pubblicazione. Ispirata a Just You, una serie taiwanese del 2013, Her Yerde Sen, questo il titolo originale, ha debuttato nel suo paese d'origine nel 2019 con alterne fortune, che l'hanno portata inzialmente a essere un prodotto molto seguito, anche grazie all'appeal dei due giovani protagonisti, Aybüke Pusat e Furkan Andic, per poi essere cancellata di colpo. Non tragga in inganno, però, la decisione di Fox Turchia di chiudere dopo appena 23 puntate (si comprenderà, avvicinandosi al finale, che i piani iniziali andavano un po' oltre): Everywhere I Go nasconde degli elementi interessanti sotto la patina da commedia leggerissima, che saranno oggetto di questa recensione.

Di cosa parla Everywhere I Go

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Aybüke Pusat e Furkan Andic, protagonisti della dizi turca

L'argomento centrale, come per ogni dizi che si rispetti, è naturalmente l'amore. A essere trascinati nel turbine del romanticismo sono due giovani di belle speranze e presenze, Selin e Demir. Selin (Aybüke Pusat) ha una laurea in architettura ed è un'apprezzata designer, concentratissima sulla sua carriera e sul suo futuro. Nel momento in cui la conosciamo al centro della sua attenzione c'è la casa che ha da poco acquistato e a cui ha dato l'aspetto del rifugio dei sogni. Demir (Furkan Andic) è un giovane imprenditore di successo, appena tornato a Istanbul, dopo alcuni anni trascorsi in Giappone, per dirigere lo studio di architettura Artemim, in gravi difficoltà. Deciso a ricongiungersi a un passato familiare doloroso, Demir acquista la casa in cui da bamino aveva vissuto con la madre. Salvo poi scoprire che ha già un'inquilina, che, esattamente come lui, è proprietaria dell'abitazione: è Selin. Le acque si increspano ulteriormente quando i due scoprono che dovranno condividere anche lo spazio di lavoro perchè Selin è una dipendente dell'azienda che Demir dovrà dirigere. Tra divieti sentimentali, piani di sabotaggio e una convivenza forzata, come farà l'amore a trovare ancora una volta la via?

La parola d'ordine è parità

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Una scena della serie disponibile su Infinity+

Nel team di produzione di Everywhere I Go - Coincidenze d'amore ci sono molte donne e questo deve aver giovato alla trama, che, oltre all'amore, fa del concetto di parità il suo baluardo (ne avevamo parlato anche nel nostro approfondimento). Volere non è potere, certamente, anche perchè, come tutte le dizi, si colloca in un tessuto sociale, quello turco, costellato di elementi ancora fortemente conservatori. La buona volontà però, per così dire, c'è e si riflette in molti degli argomenti trattati - dalla disparità salariale, alle ambizioni lavorative femminili, fino a diversi accenni alle odiose molestie, verbali o più, che le donne sono spesso costrette a subire. Gli stessi rapporti che regolano l'interazione tra i personaggi maschili e femminili, per quanto non esenti da un certo paternalismo, appaiono tarati su regole tutte nuove, che in alcuni momenti particolari sembrano addirittura proporre un ribaltamento rispetto alle consuete dinamiche delle dizi.

Una serie corale

Non ci sono soltanto Selin e Demir. Everywhere I Go riesce infatti, nelle sue 23 puntate totali (75 nella versione italiana), a sviluppare anche le trame secondarie, con relativi personaggi. Se i due protagonisti sono il sole che tutto illumina e tutto riscalda, esistono tuttavia altri "pianeti" degni d'attenzione. Fin dalle prime puntate veniamo catapultati in una delle storie d'amore che "accompagneranno" quella, in germe, tra Selin e Demir: Merve e Bora si conoscono da tempo, lavorano insieme e hanno capito di amarsi. Proprio quando i due vorrebbero cominciare a fare sul serio piomba nelle loro vite Demir con il suo singolare divieto: nessuna relazione sul posto di lavoro. Tra dubbi, ripensamenti e colpi di scena, la loro travagliata storia d'amore crescerà puntata dopo puntata. Nascerà e crescerà, invece, nel corso della dizi la relazione tra Ayda e Ibrahim, tra schermaglie amorose, litigi e dialoghi frizzanti.

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Foto di gruppo dei protagonisti!

Tra i personaggi secondari meritano un posto di riguardo Leyla e Firuze, le due attempate sorelle che non sono mai d'accordo su nulla e che, un po' per leggerezza, molto per necessità, hanno imbrogliato i due protagonisti vendendo due volte la loro casa di famiglia. Inizialmente interessate solo a spingere Selin e Demir a un accordo che permetta loro di non dover restituire denaro o di non dover incappare in problemi legali, con il tempo diventeranno delle vere e proprie custodi dell'amore e dell'equilibrio tra i due giovani. Irrinunciabili le apparizioni di Muharrem, il caposquadra della Artemim con l'innata capacità di riuscire a comparire all'improvviso nel posto giusto al momento giusto. Così come niente sarebbe possibile negli uffici senza Azmiye, la segretaria intraprendente e un po' ficcanaso, custode di tutti i segreti della Artemim.

Dove sono i cattivi?

Ogni trama che si rispetti, soprattutto se deve procedere a ritmo sostenuto come in qualunque dizi, deve contemplare la sua buona dose di antagonisti. Everywhere I Go non fa eccezione, nonostante l'esibita leggerezza dell'intreccio e dei dialoghi. Il primo sul cammino degli spettatori è Burak (Ali Yağcı), naturale erede della Artemim in quanto figlio del titolare, che tuttavia si ritrova scalzato dal talentuoso Demir. Con cui si troverà a rivaleggiare su tutto, compreso il cuore della bella Selin.

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Aybüke Pusat e Furkan Andic in una foto posata

In Her Yerde Sen, però, nessuno sa essere cattivo come le donne, che restano, nel bene e nel male, il motore delle azioni. A manovrare Burak e la sua buffa spalle Ferruh, direttore finanziario di Artemim, è infatti, per circa un terzo degli episodi, la perfida Esen, spietata donna d'affari che li costringe a riciclare denaro sporco proveniente dalle sue losche attività imprenditoriali. Se Alara, "figliola prodiga" del ricco Yildirim, farà ogni cosa è in suo potere per seminre zizzania tra Demir e Selin, a casa e al lavoro, nel tentativo di conquistare le attenzioni di lui, non meno promette di fare Eylul, giovanissima imprenditrice di successo piombata non per caso a Istanbul alla ricerca di una nuova sfida professionale e di quell'ex fidanzato che non riesce a dimenticare: Demir. Gli antagonisti di Everywhere I Go hanno però due grandi problemi: si avvicendano troppo velocemente, senza poi lasciare traccia, oppure, come nel caso di Burak, non riescono a portare avanti con convinzione i loro sordidi piani fino in fondo.

Quando la leggerezza è eccessiva?

Se il morso del cattivo non lascia segni e le difficoltà si risolvono con un ballo in strada, l'appeal della storia viene facilmente a mancare con troppa facilità. Dove Her Yerde Sen dovrebbe allora sostenere l'attenzione imprimendo all'intreccio un ritmo più incalzante, indugia invece in stratagemmi narrativi scontati e spesso ripetitivi. Tutto ciò è comprensibile alla luce della scelta stilistica delle sceneggiatrici - Esra Cetek Yilmazer e Deniz Yesilgun - e del regista - Ender Mihlar - di collocare la dizi nel filone delle commedie romantiche, ma inevitabilmente toglie mordente a un prodotto altrimenti valido. Everywhere I Go - Coincidenze d'amore, pur essendo nata sotto i migliori auspici nel 2019, è stata cancellata da Fox Turchia dopo appena 23 episodi per il calo di ascolti (e non deve aver giovato alla causa la durata eccessiva di ciascuna puntata nel formato originario, ben 120 minuti!), cosa che ha costretto la produzione a chiudere alcune trame rimaste in sospeso con evidente fretta.

Conclusioni

Everywhere I Go è una dizi turca sui generis che piacerà a chi è alla ricerca di una visione leggera e poco impegnativa. Riesce a coniugare molti dei motivi ricorrenti e più apprezzati di quello che è diventato un vero e proprio genere con elementi e temi più innovativi. Nel complesso è un prodotto accattivante per palati già avvezzi alla serialità affacciata sul Bosforo, nonostante alcune discutibili scelte, sul piano narrativo e stilistico, siano volte a una eccessiva, e poco giustificata, semplificazione.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • La chimica tra i protagonisti.
  • La buona volontà nell'introdurre temi importanti.
  • La scelta di Mediaset di ridurre il minutaggio degli espisodi.

Cosa non va

  • I cattivi di poco spessore.
  • Il finale sbrigativo.