Dopo aver conquistato il pubblico in sala (è stato il decimo maggiore incasso cinematografico del 2021 a livello mondiale), Eternals è ora pronto a farsi apprezzare da un bacino d'utenza ancora più vasto grazie a Disney+, dove i film del Marvel Cinematic Universe godono di grande popolarità. In occasione dell'arrivo sulla piattaforma del lungometraggio di Chloé Zhao, abbiamo voluto tornare a riflettere sulla sua galleria di personaggi, e più nello specifico sui vari modi in cui potremmo vederli nei titoli a venire del MCU, anche al di fuori di eventuali sequel ufficiali (al momento non annunciati, ma anche non strettamente necessari in un franchise come quello della Casa delle Idee, dove il crossover è parte integrante del concetto di base). Ecco le nostre considerazioni in merito, con il solito disclaimer: questo articolo contiene spoiler, pertanto chi non ha visto il film può continuare la lettura a proprio rischio e pericolo.
Giudizio imminente
Eternals finisce con il gruppo terrestre diviso in due: Thena, Druig e Makkari sono partiti alla ricerca di altri Eterni, per impedire ai Celestiali di continuare a distruggere mondi, mentre Sersi, Kingo e Phastos rimangono tra noi (Sprite è stata resa umana ed è pertanto non più da considerarsi parte del team). Solo che Arishem, furibondo poiché i suoi piani non sono andati a buon termine, preleva i tre rimasti sulla Terra e li porta con sé, per decidere se il nostro pianeta è degno di essere salvato.
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E poi, nel mid-credits, i membri in missione nello spazio vengono contattati da Eros alias Starfox, fratello di Thanos, che propone di aiutarli. Tutto questo sembra porre le basi per un seguito diretto del film, che approfondirebbe la storia degli Eterni e chiarirebbe il loro ruolo all'interno della cosmogonia Marvel: sono generalmente da considerare cattivi, con il gruppo capitanato da Sersi come eccezione maggiore? C'è chi pensa, infatti, che Arishem possa aspirare al rango di nuovo grande antagonista del Marvel Cinematic Universe, anche se non per forza nella Fase Quattro (dove, per questioni legate al Multiverso, sembra che il ruolo spetterà a Kang il Conquistatore). E in tal caso la partecipazione dei nostri eroi e dei loro simili potrebbe essere determinante, nel bene e nel male.
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Svolte mistiche
Diverso il discorso per Dane Whitman, rimasto sulla Terra dopo il rapimento di Sersi, e ora determinato a servirsi della Spada di Ebano per portare avanti la tradizione di famiglia. Ma, come visto nel post-credits, nel momento in cui cerca di impugnare l'arma viene interrotto da una voce fuori campo, che sappiamo ora essere quella di Blade, il cacciatore di vampiri. La teoria più logica è quindi che Whitman, con la sua nuova identità di Cavaliere Nero, possa far parte del cast del film dedicato alle gesta del Diurno, che è stato alleato del personaggio in recenti cicli a fumetti. Ma c'è anche un'altra possibilità, dato l'alone mistico del tutto e il fatto che nel mondo cartaceo Whitman abbia più volte partecipato a viaggi interdimensionali con l'amico Captain Britain (al momento assente nell'universo cinematografico, ma Henry Cavill ha detto di essere interessato qualora lo introducessero): un'apparizione, anche breve, in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, un contesto nel quale il Cavaliere Nero potrebbe tornare utile. Al momento non ci sono indicazioni su una sua possibile presenza, ma il film è stato girato quasi interamente a Londra, il che avrebbe permesso a Kit Harington di partecipare senza particolari impedimenti logistici dovuti alla pandemia.
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Flashback estesi
Una delle particolarità del film era la lunga durata della storia, dato che gli Eterni hanno svariate migliaia di anni, e nel corso del lungometraggio abbondavano i flashback sulle loro attività prima del ritorno in scena dei Devianti. Non mancano le situazioni che si potrebbero approfondire sotto forma di miniserie su Disney+, con diverse storyline degne di nota, se consideriamo solo quelle a cui allude il loro debutto cinematografico: la carriera bollywoodiana di Kingo, che diventa un divo del grande schermo inventando una dinastia attoriale di cui lui di volta in volta diviene il nuovo erede; il rapporto tra Gilgamesh e Thena, tra le componenti più drammatiche e toccanti del film; e la vita di Ajak dopo lo scioglimento della squadra, con lei che ha passato anni da sola e rosa dai sensi di colpa, sapendo che la Terra era destinata a essere distrutta. Un escamotage perfetto anche per rivedere gli Eterni che sono morti nel corso della loro prima avventura sullo schermo. Un'altra possibilità riguarda Sprite, ora umana e in grado di invecchiare normalmente, lontana dalle attività dei suoi ex-compagni d'avventura.
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Camei cosmici
Per loro natura, nulla impedisce agli Eterni di fare capolino in altri angoli del lato cosmico del MCU, e si vocifera infatti - ma potrebbero essere flashback - di apparizioni in progetti come The Marvels e Secret Invasion (e nel secondo caso avrebbe senso, per contestualizzare l'infiltrazione Skrull sulla Terra). Quasi certo, però, che non li vedremo nel terzo film dedicato ai Guardiani della Galassia, in arrivo nel 2023. Questo perché James Gunn ha sempre fatto sì che quei lungometraggi funzionassero come storie a sé, senza legami particolarmente espliciti con il resto del franchise (anche se in questo caso riprenderà parte di quanto accaduto in Avengers: Endgame, data la situazione di Gamora). Ci saranno quasi sicuramente ramificazioni per il futuro, con l'esordio di Adam Warlock, ma ogni altra presenza esterna sarà, nel migliore dei casi, qualcosa di fruibile senza aver visto le altre storie della Fase Quattro.