La conferenza stampa berlinese di The Man Who Falls in The Forest vede protagonisti il regista Ryan Eslinger, la diva Sharon Stone, sempre splendida, e l'ottimo protagista del film Timothy Hutton.
Sharon Stone, lei è sempre ricordata per Basic Instinct, lei è contenta di questo fatto?
Sharon Stone: Ogni attore ha una performance che lo lancia, il film che ti consente di fare e finanziare altri film, e io sono contenta che la fama che mi ha dato quel film mi abbia assicurato una carriera e la possibilità di fare il lavoro umanitario che faccio.
Il suo personaggio è quello di una donna che sta male perché il marito non la guarda più come una volta...
Sharon Stone: E' una esperienza che tocca a tutte le donne, e non solo a loro. Tutti attraversano momenti della loro vita in cui si sentono scomparire, può capitare in tutti i momenti della vita ma soprattutto quando si raggiunge la mezza età.
Ryan Eslinger, a cosa fa riferimento il titolo?
Ryan Eslinger: Il titolo viene dal detto zen "Se un albero cade nella foresta e non c'è nessuno intorno che possa sentire il tonfo, fa lo stesso rumore?". L'immagine di un uomo al posto dell'albero rende l'idea di quello che è il senso del film.
Sharon e Timothy, il film tratta emozioni dolore e sconvolgenti, questa tristezza vi ha toccato?
Timothy Hutton: Quando interpreti le prime volte qualcosa di profondo e di emotivamente coinvolgente ti senti provato ed esausto, ma poi con il passare del tempo impari a scrollarti quella sensazione da dosso e magari in grado di girare una scena leggera poche ore dopo.
Sharon Stone: Questo ruolo mi ha aiutato riflettere su tante emomozioni che avevo provato nella mia vita. Ma è stata un'esperienza liberatrice, non triste. Viviamo in una società che ci dice che certe emozioni sono da nascondere, e questo film mi ha liberato dal giudizio su questa sensazioni e questi pensieri. A volte stare male mi fa sentire bene. Sentirsi male può essere una cosa buona in sé.
Ryan Eslinger: Per me non è un film poi così triste, le cose che succedono sono tragiche a tratti, ma il finale è abbastanza pieno di speranza. Anche la morte non è solo dolore, è anche una passo necessario per potre andare avanti.
Sharon Stone: Ci si aspetta che tu ti senta triste quando una relazione finisce o quando qualcuno muore: il film dice che forse puoi provare qualcosa di diverso se lo scegli.
Lei non verrà ricordata solo per Basic Instinct, ma anche per la sua intensa interpretazione di casino. Come è stato lavorare con Martin Scorsese?
Sharon Stone: Grazie, è stato fantastico lavorare con Marty, e Ryan è il regista con lo stile più simile a quello di Scorsese tra quelli con cui ho lavorato. Un grande regista ha un modo particolarmente potente di comunicare. Ci sono csne in When a Ma Falls in the Forest che non penso che avrei potuto interpretare con la stessa libertà con un altro regista. Ryan ti aiuta a raggiungere aree di vulnerabilità che non credevi di poter portare in superficie. Crea per te una zona protetta ma dove trovi anche coraggio. E' una persona che ha un forte senso della sua visione ma è bravissimo a comunicare. E' stato speciale lavorare a questo film.
Sharon e Timothy, se incontraste nella vita i personaggi che interpretate ccosa diretse per aiutarli?
Sharon Stone: Vedo molti visi in questa stanza che credo abbiano incontrato persone in quella situazione. Noi abbiamo cercato di portare portato sullo schermo la verità della conoscenza di questi personaggi.
Timothy Hutton: E' vero, e devo dire che non avrei potuto farlo che con Sharon e la sua incedibile onesta e generosità.
Sharon Stone: A volte quando si si sente depressi si perde il senso di se stessi, si ha la sensazione che sia un mondo degli uomini, ma non è questo, siamo noi che abbiamo perso il senso del mondo che ci appartiene. E' una caduta lunga prima di riuscire a rialzarsi e ricordare che il nostro mondo ci appartiene. Ma poi alla fine non importa come cadi o chi ti ha spinto, ma come ti rialzi.