Enea è il secondo film di Pietro Castellitto da regista e sceneggiatore. L'attore, dopo l'esordio I predatori, premiato alla Mostra del Cinema di Venezia 2020 per la migliore sceneggiatura nella sezione Orizzonti, torna a parlare della "Roma bene". Questa volta non attraverso gli occhi di una famiglia più umile, ma entrando direttamente nel cuore dei Parioli.
Nel farlo continua anche a fare terapia sul set: se infatti in I predatori recita con la sorella Maria Castellitto, in Enea ha coinvolto il fratello, Cesare Castellitto, e suo padre, Sergio Castellitto. Entrambi interpretano proprio il fratello e il padre del protagonista, quell'Enea che dà il titolo al film.
Nel cast di Enea ci sono poi anche Benedetta Porcaroli e Giorgio Quarzo Guarascio (il cantautore Tutti Fenomeni), nei ruoli rispettivamente della ragazza di cui si invaghisce il protagonista e il suo migliore amico. Completano poi l'ensemble Matteo Branciamore, Adamo Dionisi e Giorgio Montanini, che fa il bis con Pietro Castellitto dopo I predatori. La trama di Enea segue la vita ai Parioli di Enea e Valentino, ragazzi ricchi che hanno un locale. E spacciano cocaina. Dimostrando grande ironia (o incoscienza) Castellitto ha davvero girato il film come se fosse un film di guerra, creando il suo "Vietnam ai Parioli", che tanto ha fatto discutere. Ce ne parla nella nostra intervista, fatta proprio al Lido di Venezia.
Enea: intervista a Pietro Castellitto, Benedetta Porcaroli e Giorgio Quarzo Guarascio
In Enea Pietro Castellitto recita con suo padre Sergio e a un certo punto fa dire al suo personaggio, Enea, che la differenza tra loro due è che lui non è nato ricco. Nella vita reale è effettivamente così. Perché farsi del male? Perché fare terapia di famiglia sui set dei proprio film?
Enea, la recensione: il Vietnam di Pietro Castellitto è vanesio cinema di qualità
"L'ho proprio scritta in sceneggiatura" ci dice, proseguendo: "Papà e Cesare sono stati poco sul set: abbiamo condensato le pose. Quella battuta serve a testimoniare che Enea viene da una famiglia anche molto sofferente, che ha dovuto faticare. Volevo svincolarmi dal cliché della famiglia borghese ricca e nichilista che genera figli apatici. È una questione più storica. La famiglia non ha né colpe né meriti".
Enea e il "Vietnam" ai Parioli di Pietro Castellitto
In un'intervista rilasciata a Sette nel 2021, Pietro Castellitto ha dichiarato: "Non credo esista un posto più feroce. Chi è cresciuto a Roma Nord, ha fatto il Vietnam". Una frase che ha fatto discutere molto. Con un grande senso dell'umorismo, il regista, attore e sceneggiatore ha quindi davvero girato Enea come se fosse un film di guerra, creando il suo "Vietnam ai Parioli".
I predatori, la recensione: una cinica rabbia giovane
Non potevamo non chiedergli perché: "I Parioli hanno qualcosa di sinistro. È un luogo dove gli istinti non sono snobbati. I valori basilari dell'esistenza sono il culto del corpo, dei soldi, gli sport da combattimento. Tutto questo crea materia narrativa interessante. Poi mi piaceva mettere degli elementi esotici: la palma, l'aereo. Cose che potessero ricordare la guerra. Può sembrare un Apocalypse Now ai Parioli. Un Apocalypse After. Scherzo! Non faccio paragoni, sennò parte un'altra polemica. Sono contento del film".
Pietro Castellitto e le recensioni
Una battuta di Enea è: "I voti sono la droga che ci danno per non farci un'opinione". Pietro Castellitto, così come i suoi attori, devono confrontarsi continuamente con recensioni, voti, stellette. Che rapporto hanno con i giudizi della critica?
Benedetta Porcaroli: "Uno dice sempre che vincere non conta, ma, nel momento in cui sei in gara, come il concorso di Venezia, non è vero che non conta. È chiaro che la vittoria è anche importante nella vita. È importante anche la sconfitta. Personalmente ho un rapporto abbastanza distaccato".
Giorgio Quarzo Guarascio invece: "L'intelligenza si crea anche a contrasto. Non è il voto in sé, ma comunque la misura esiste". Infine Castellitto: "È impossibile avanzare senza conflitto. E il conflitto presuppone che ogni tanto prendi cinque stellette e ogni tanto ne prendi una".