Si svolgerà al Microsoft Theatre di Los Angeles, nella notte fra lunedì 12 e martedì 13 settembre, la cerimonia per la settantaquattresima edizione degli Emmy Award, i prestigiosi trofei della TV americana (qui trovate un'ampia panoramica sulle nomination). La serata di lunedì sarà dedicata interamente alle categorie principali, dopo che nelle precedenti cerimonie del 3 e 4 settembre sono già stati consegnati i cosiddetti Creative Arts Emmy in tutte le altre categorie: innumerevoli le sfide ancora apertissime e le competizioni che resteranno incerte fino all'apertura della busta. E in attesa di conoscere gli esiti delle scelte dell'Academy of Television Arts & Sciences, come da tradizione vi proponiamo le nostre previsioni sugli Emmy Award nelle categorie principali, nel tentativo di individuare quali potrebbero essere tendenze e preferenze della premiazione di quest'anno...
Le serie drammatiche: Succession ritorna sul trono?
Dopo il trionfo ottenuto nel 2020 (sette Emmy) e il lauto totale di venticinque nomination di quest'anno, la terza stagione di Succession è senz'altro il titolo da battere fra le serie drammatiche, con ottime chance di un bis nella categoria per la miglior serie. Succession potrebbe mettere a segno anche la sua terza vittoria per la miglior sceneggiatura, categoria in cui il creatore Jesse Armstrong è candidato per il finale di stagione. Più complessa, invece, la partita per il premio alla miglior regia: qui Succession occupa ben tre posti su sette candidature, con l'inevitabile rischio di una frammentazione 'interna' dei voti in suo favore. A giovarne potrebbe essere Ben Stiller, candidato per il finale di stagione di Scissione, una delle novità più apprezzate dell'anno e forse in grado di riservare colpi di scena in più di una categoria.
Il cast di Succession schiera due candidati per l'Emmy Award come miglior attore: Jeremy Strong, già vincitore nel 2020, e il veterano Brian Cox, che quest'anno potrebbe finalmente aggiudicarsi il trofeo. Ma c'è uno sfidante particolarmente temibile in questa categoria: Lee Jung-jae, intenso protagonista del thriller coreano Squid Game. La serie-fenomeno di Netflix si presenta ai nastri di partenza con quattordici nomination, e la sua enorme popolarità potrebbe portare Lee a prevalere su Roy padre e figlio. Ancora più lanciato è il suo comprimario O Yeong-su, che dopo aver conquistato il Golden Globe dovrebbe portarsi a casa pure l'Emmy come miglior attore supporter; in questa categoria Succession vanta ben tre candidati, ma nel caso in cui la serie satirica della HBO dovesse godere di un autentico plebiscito fra i membri dell'Academy, occhio all'irresistibile Kieran Culkin.
Oltre a Succession, altro titolo di punta targato HBO è Euphoria, forte delle sedici nomination per la sua seconda stagione, che ai Creative Arts Emmy ha già ricevuto ben cinque premi. Il vento in poppa in favore di Euphoria potrebbe implicare un bis come miglior attrice per la giovane star Zendaya, dopo il suo Emmy di due anni fa; ma quest'anno le preferenze dell'Academy potrebbero rivolgersi invece a Melanie Lynskey, protagonista di Yellowjackets, una delle novità più applaudite della stagione. Yellowjackets vede in competizione pure Christina Ricci fra le attrici supporter: una categoria in cui Julia Garner, già premiata due volte per Ozark, ha buone chance di aggiudicarsi addirittura un terzo trofeo. Ma non è da escludere che stavolta l'Academy, anziché far "piovere sul bagnato", decida di premiare la sopraffina Sarah Snook di Succession.
- Miglior serie drammatica: Succession (runner-up: Scissione)
- Miglior regista: Ben Stiller, Scissione (runner-up: Mark Mylod, Succession)
- Miglior attore: Brian Cox, Succession (runner-up: Lee Jung-jae, Squid Game)
- Miglior attrice: Melanie Lynskey, Yellowjackets (runner-up: Zendaya, Euphoria)
- Miglior attore supporter: O Yeong-su, Squid Game (runner-up: Kieran Culkin, Succession)
- Miglior attrice supporter: Julia Garner, Ozark (runner-up: Sarah Snook, Succession)
- Miglior sceneggiatura: Succession (runner-up: Scissione)
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Le serie comiche: Hacks vs Ted Lasso, secondo round
Nel 2021 il versante delle serie comiche agli Emmy Award era stato completamente dominato da due acclamate novità che avevano fatto furore: Ted Lasso di Apple Tv+ (sette premi, fra cui miglior serie) e Hacks di HBO Max (tre premi). Quest'anno le due serie, entrambe alla seconda stagione, si ripresentano ai nastri di partenza come assolute favorite, rispettivamente con venti e diciassette nomination, ma rischiano di dover fare i conti con un pericoloso "terzo incomodo": Only Murders in the Building, commedia a tinte gialle di Hulu (diciassette candidature complessive). La nostra sensazione, tuttavia, è che rivedremo un duello fra Ted Lasso e Hacks, con quest'ultima serie che, dopo il successo ai Golden Globe, potrebbe prendersi una sonora rivincita portandosi a casa l'Emmy come miglior serie comica insieme al trofeo per la sua protagonista, la strepitosa Jean Smart, che in pratica ha già ipotecato una seconda statuetta come miglior attrice.
A prescindere dall'esito delle sfida per il premio principale, la competizione per il miglior attore potrebbe veder prevalere per il secondo anno consecutivo Jason Sudeikis per il personaggio del titolo in Ted Lasso: sia in virtù della sua centralità nella serie, sia considerando che i suoi principali rivali, Steve Martin e Martin Short per Only Murders in the Building, saranno inesorabilmente penalizzati dalla concorrenza reciproca (come già accaduto ai Golden Globe). E conservano ottime chance di un bis agli Emmy anche i due vincitori dell'anno scorso fra gli interpreti secondari: Brett Goldstein e Hannah Waddingham, comprimari di Sudeikis in Ted Lasso, hanno mantenuto ampi consensi pure nella seconda stagione della serie e potrebbero superare entrambi l'affollata concorrenza nelle rispettive categorie.
Per Only Murders in the Building, la categoria in cui segnare più facilmente il "punto della bandiera" si prospetta quella per la miglior regia: qui la serie vanta una doppia candidatura, inclusa quella per Cherien Dabis grazie a un innovativo episodio raccontato interamente dalla prospettiva di un ragazzo sordomuto. Si tratta però della stessa categoria in cui l'Academy potrebbe scegliere di ricompensare Bill Hader per il ritorno del suo Barry, giunto alla sua terza stagione. Ed è ancor più agguerrita, infine, la competizione per la miglior sceneggiatura: un "tutti contro tutti" in cui si replicherà il braccio di ferro fra il campione in carica Hacks e Ted Lasso, ma in cui non si può escludere una vittoria per Only Murders in the Building o Abbott Elementary.
- Miglior serie comica: Hacks (runner-up: Ted Lasso)
- Miglior regista: Cherien Dabis, Only Murders in the Building (runner-up: Bill Hader, Barry)
- Miglior attore: Jason Sudeikis, Ted Lasso (runner-up: Martin Short, Only Murders in the Building)
- Miglior attrice: Jean Smart, Hacks (runner-up: Quinta Brunson, Abbott Elementary)
- Miglior attore supporter: Brett Goldstein, Ted Lasso (runner-up: Henry Winkler, Barry)
- Miglior attrice supporter: Hannah Waddingham, Ted Lasso (runner-up: Hannah Einbinder, Hacks)
- Miglior sceneggiatura: Hacks (runner-up: Ted Lasso)
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Le miniserie: The White Lotus asso pigliatutto?
Nel campo delle miniserie e serie antologiche, le scelte dell'Academy al momento delle candidature hanno rivelato una tendenza precisa: un'attenzione limitata rispetto al ventaglio di titoli a disposizione, per concentrare invece i propri favori in un ristretto alveo di opere che hanno raccolto infatti un altissimo numero di nomination. In tal senso, con un bottino di venti candidature e cinque Emmy Award già incassati lo scorso weekend (casting, musiche, sigla, montaggio e sonoro), The White Lotus si preannuncia come il super-favorito: pur essendo stata distribuita dalla HBO oltre un anno fa, la serie mystery satirica di Mike White sembra aver entusiasmato i membri dell'Academy e si prepara a conquistare i premi come miglior miniserie e per la miglior sceneggiatura.
L'unico contendente davvero temibile per The White Lotus potrebbe essere Dopesick, miniserie drammatica di Hulu sugli scandali delle industrie farmaceutiche americane, forte di quattordici nomination. Dopesick potrebbe spuntarla sul suo rivale nella categoria per la miglior regia, che vede in lizza il creatore Danny Strong, mentre sembra aver già prenotato l'Emmy per il miglior attore, che quasi certamente verrà attribuito all'ottimo Michael Keaton, nonostante altri candidati illustri (fra cui Colin Firth per The Staircase e Andrew Garfield per In nome del cielo). Assai più incerta la sfida per l'Emmy alla miglior attrice, dove si profila un testa a testa fra Lily James per Pam & Tommy e Amanda Seyfried per The Dropout: il successo di Pam & Tommy potrebbe favorire la James nei panni di Pamela Anderson, ma in questo caso resta difficile individuare una sicura favorita.
Nelle categorie dedicate agli interpreti secondari ritroviamo l'egemonia inscalfibile di The White Lotus e Dopesick, rispettivamente con otto e cinque candidati su quattordici posti complessivi: l'unico 'estraneo' è Seth Rogen, candidato per Pam & Tommy, che tenterà di mettere i bastoni fra le ruote al Murray Bartlett di The White Lotus. Fra le attrici supporter, invece, pare inarrestabile la sua comprimaria Jennifer Coolidge, la più applaudita del cast della miniserie HBO; non è impossibile, comunque, che la compresenza di altre quattro attrici di The White Lotus frammenti i voti per la Coolidge, lasciando spazio a un potenziale sorpasso della giovane Kaitlyn Denver di Dopesick.
- Miglior miniserie: The White Lotus (runner-up: Dopesick)
- Miglior regista: Danny Strong, Dopesick (runner-up: Mike White, The White Lotus)
- Miglior attore: Michael Keaton, Dopesick (runner-up: Colin Firth, The Staircase)
- Miglior attrice: Lily James, Pam & Tommy (runner-up: Amanda Seyfried, The Dropout)
- Miglior attore supporter: Murray Bartlett, The White Lotus (runner-up: Seth Rogen, Pam & Tommy)
- Miglior attrice supporter: Jennifer Coolidge, The White Lotus (runner-up: Kaitlyn Denver, Dopesick)
- Miglior sceneggiatura: The White Lotus (runner-up: Dopesick)
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