I know it's not much but it's the best I can do/ My gift is my song and this one's for you
Il mondo si è accorto per la prima volta di lui proprio grazie a questi versi. Era il 1970, e all'epoca Elton John (vero nome Reginald Kenneth Dwight) era un ragazzo londinese di ventitré anni, di corporatura minuta, con un caschetto di capelli biondo cenere a incorniciare il viso timido e lo sguardo perennemente coperto da enormi occhiali, gli stessi sfoggiati sulla copertina del suo secondo album. Il brano trainante di quell'LP, Your Song, forse la più dolce dichiarazione d'amore nella musica pop, sarebbe diventato immediatamente un classico, rivelando un talento purissimo in grado di regalarci ancora decine e decine di gioielli e parecchi dischi memorabili.
A quasi mezzo secolo di distanza, quel ragazzetto biondo è oggi un paffuto baronetto che, a dispetto dell'età e dei problemi cardiaci sofferti in passato, continua a intrattenere il pubblico nelle arene di tutto il pianeta (attualmente è impegnato nel suo Wonderful Crazy Night Tour, che a luglio toccherà anche l'Italia) con un'energia quasi pari a quella che sfoderava negli anni Settanta, fra stravaganti look dal sapore glam e strepitose performance a base di voce e pianoforte. Con una carriera che ha attraversato indenne il susseguirsi delle mode, duecentocinquanta milioni di dischi venduti e una statura ormai iconica nel panorama culturale del ventesimo secolo, Elton John è parte integrante della colonna sonora delle vite di moltissimi di noi... e oggi, in occasione del suo settantesimo compleanno, abbiamo scelto di celebrarlo facendo riferimento al medium di cui ci occupiamo quotidianamente: il cinema.
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Il rapporto fra Elton John e la settima arte è legato a una scena in particolare: la sua apparizione nei panni del "mago del flipper" in Tommy di Ken Russell, trasposizione datata 1975 dell'indimenticabile opera rock degli Who, in cui Elton si lanciava in una performance di una pietra miliare della band inglese, Pinball Wizard, mentre sfidava il Tommy Walker di Roger Daltrey. Oggi, però, vogliamo riascoltare alcune fra le più belle canzoni composte da Elton John e racchiuse in momenti significativi di alcuni film molto diversi per genere e periodo, ma che grazie alla musica del mitico Rocket Man hanno saputo costruire i loro momenti più riusciti ed emozionanti...
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10. Ella Enchanted: Don't Go Breaking My Heart
Non sarà un capitolo troppo memorabile nella filmografia di Anne Hathaway, questa fiaba romantica in salsa musicale che nel 2004 l'ha vista dividere lo schermo con un giovane Hugh Dancy; ma vale la pena ricordare Ella Enchanted - Il magico mondo di Ella se non altro per la sua scena finale, in cui il canonico happy ending a sfondo matrimoniale si consuma sulle note della famosissima Don't Go Breaking My Heart, riprodotta in una performance corale. Il brano, firmato da Elton con il fido Bernie Taupin e cantato in duetto con Kiki Dee, fu pubblicato nel 1976, schizzando al primo posto nelle classifiche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna (il primo singolo di Elton John ad aver conquistato il numero uno in patria), e negli scorsi anni è stato riproposto all'interno delle pellicole d'animazione Chicken Little - Amici per le penne e Gnomeo & Giulietta, quest'ultima un vero e proprio juke-box musical con vari pezzi della popstar inglese.
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Don't go breaking my heart/ I couldn't if I try/ Oh honey, if I get restless/ Baby, you're not that kind
9. Alice non abita più qui: Daniel
Una delle ballate più belle e toccanti di Elton John, Daniel, accompagna una sequenza on the road fra madre e figlio in Alice non abita più qui, il film del 1974 diretto da Martin Scorsese e interpretato da una magnifica Ellen Burstyn nel ruolo di una madre single che cerca di sbarcare il lunario come cantante. Contenuta nello splendido album Don't Shoot Me I'm Only the Piano Player, uscito nel 1973, e ispirata alla vicenda di un giovane veterano della guerra del Vietnam, Daniel raggiunse il secondo posto in classifica negli Stati Uniti e il quarto posto in Gran Bretagna, e rimane uno degli evergreen nel repertorio di Sir Elton.
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Daniel is travelling tonight on a plane/ I can see the red tail lights heading for Spain/ Oh and I can see Daniel waving goodbye/ God, it looks like Daniel, must be the clouds in my eyes
8. American Hustle: Goodbye Yellow Brick Road
Ancora un "cavallo di battaglia" dei primi anni Settanta, fra le numerose punte di diamante della strepitosa soundtrack di American Hustle - L'apparenza inganna, fortunatissimo film di David O. Russell del 2013. In una pellicola in cui le canzoni sono utilizzate alla perfezione per ricreare le atmosfere di quegli anni e per sottolineare le sfumature emotive dei personaggi è possibile ascoltare infatti anche Goodbye Yellow Brick Road, brano che dà il titolo all'album omonimo del 1973, il disco capolavoro nell'intera carriera di Elton John. Amara riflessione sul rapporto fra l'artista e il mondo dello show business, Goodbye Yellow Brick Road arrivò al secondo posto nella classifica americana.
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So goodbye yellow brick road/ Where the dogs of society howl/ You can't plant me in your penthouse/ I'm going back to my plough
7. Il re leone: Hakuna Matata
All'interno della nostra classifica, una massiccia presenza è riservata ovviamente a Il re leone, il cult d'animazione del 1994 con canzoni originali composte da Elton John e Tim Rice, ricompensati per l'occasione con ben tre candidature all'Oscar nella cinquina per la miglior canzone. Una delle nomination fu attribuita al pezzo più divertente della soundtrack, Hakuna Matata, brano ormai proverbiale eseguito nel film da Timon e Pumbaa per trasmettere al piccolo Simba l'allegria di una vita vissuta "senza pensieri".
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Hakuna Matata! What a wonderful phrase/ Hakuna Matata! Ain't no passing craze/ It means no worries for the rest of your days
6. Sing: I'm Still Standing
Risale appena all'anno scorso, invece, il film d'animazione Sing, vivace rivisitazione della moda dei talent show, con una ricchissima colonna sonora che, fra le cover di dozzine di hit storiche, include pure la trascinante I'm Still Standing, reinterpretata da Taron Egerton nella parte del gorilla Johnny. Contenuta all'interno dell'album del 1983 Too Low for Zero, I'm Still Standing è stata uno dei maggiori successi di Elton John negli anni Ottanta, piazzandosi al quarto posto nella classifica britannica.
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Don't you know I'm still standing better than I ever did/ Looking like a true survivor, feeling like a little kid
5. Il re leone: Circle of Life
Torniamo a parlare de Il re leone, film in grado di incantare il pubblico fin dalla sua suggestiva sequenza d'apertura, con il 'risveglio' della savana in un'alba africana da mozzare il fiato. Un incipit in cui alla poesia delle immagini si accompagna la forza emotiva di un brano quale Circle of Life, altra canzone nominata all'Oscar e la cui fama è legata proprio a questo momento iconico della storia di Simba. Nella versione italiana del film, Circle of Life è stata incisa da Ivana Spagna con il titolo Il cerchio della vita.
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It's the circle of life/ And it moves us all/ Through despair and hope/ Through faith and love
4. Il re leone: Can You Feel the Love Tonight
E concludiamo la selezione tratta da Il re leone con un altro pezzo famosissimo composto da Elton John, la tenera ballad Can You Feel the Love Tonight, che valse a Sir Elton e al paroliere Tim Rice il premio Oscar e il Golden Globe per la miglior canzone originale, oltre ad aver vinto il Grammy Award per la miglior performance maschile pop. Questo dolcissimo brano è usato nel film come sottofondo durante la nascita dell'amore fra Simba e Nala; Elton John, tuttavia, non nascose un certo disappunto per la scelta di farlo cantare anche a Timon e Pumbaa, con un effetto comico che ne ha stemperato il romanticismo. Can You Feel the Love Tonight è stata uno dei suoi più grandi successi commerciali, arrivando al quarto posto in classifica negli Stati Uniti.
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And can you feel the love tonight?/ It is where we are/ It's enough for this wide-eyed wanderer/ That we got this far
3. Quasi famosi: Mona Lisas and Mad Hatters
Pochissimi registi hanno saputo utilizzare la musica pop/rock in chiave cinematografica, sfruttandone appieno la forza e la passione, con un'abilità paragonabile a quella di Cameron Crowe nel suo capolavoro semi-autobiografico del 2000, Quasi famosi, cronaca dell'avventura di un adolescente aspirante critico musicale in tournée insieme a una band in ascesa. E in una delle scene di maggior impatto del film Crowe si serve di una canzone meno nota nel repertorio di Elton John, la struggente Mona Lisas and Mad Hatters, tratta dall'album del 1972 Honky Château, per descrivere l'amara disillusione della groupie Penny Lane (Kate Hudson) nel momento in cui si scopre 'scaricata' dall'uomo di cui è innamorata, la rockstar Russell Hammond (Billy Crudup).
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While Mona Lisas and Mad Hatters/ Sons of bankers, sons of lawyers/ Turn around and say good morning to the night
2. Moulin Rouge: Your Song
Superbo esempio di musical postmoderno, diventato quasi da subito un cult, Moulin Rouge di Baz Luhrmann si avvale di una colonna sonora che reimpiega famosi brani pop per raccontare l'amore fra lo scrittore Christian (Ewan McGregor) e la ballerina Satine (Nicole Kidman) nella sfavillante Parigi di fine Ottocento. E una delle scene di maggior effetto di Moulin Rouge, forse la più nota dell'intero film, è la dichiarazione d'amore rivolta da Christian a Satine mediante le note e i versi della meravigliosa Your Song, il primo, vero successo di Elton John: un pezzo indimenticabile tratto dall'album Elton John nel 1970.
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And you can tell everybody this is your song/ It may be quite simple but now that it's done/ I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words/ How wonderful life is while you're in the world
1. Quasi famosi: Tiny Dancer
E se ancora nutriste qualche dubbio sulla bellezza, la poesia e l'emozione di un film mai troppo celebrato come Quasi famosi, c'è una scena che non potrà non farvi provare qualche brivido e magari farvi scendere una lacrima. Il quindicenne William Miller (Patrick Fugit) è sul pullman degli Stillwater, diretti verso una nuova tappa del loro travagliato tour, quando parte la melodia di quella perla inestimabile che risponde al titolo di Tiny Dancer, fra gli apici assoluti del canzoniere di Elton John, contenuta nell'album del 1971 Madman Across the Water. Catturati dalla magia di questo brano, tutti i membri del pullman iniziano a intonarne i versi, mentre le loro tensioni interne si sciolgono, nota dopo nota, in un unico, grande coro. E nel caso in cui la commozione ancora non bastasse, ecco arrivare uno scambio di battute fra William e Penny semplicemente da pelle d'oca: "I have to go home"; "Shhh... you are home".
Blue jean baby, L.A. lady, seamstress for the band/ Pretty eyed, pirate smile, you'll marry a music man/ Ballerina, you must have seen her dancing in the sand/ And now she's in me, always with me, tiny dancer in my hand