Il successo di Guardiani della Galassia Vol. 3 segna un buon ritorno in carreggiata per i Marvel Studios. Certo, il cinecomic di James Gunn rappresenta la fine di una saga ideata in modo totalmente autonomo, cioè completamente slegato dall'attuale continuity del MCU e dal discorso sul Multiverso portato avanti da due anni a questa parte, ma la bandiera che batte è sempre quella Marvel. Non tutto va ancora per il meglio, comunque. Nel regno di Kevin Feige problemi e insicurezza non mancano, infatti, prima su tutte la situazione legata alle beghe mediatiche e legali di Jonathan Majors su cui il Re Mida della Casa delle Meraviglie non si è ancora espresso, eppure gli incassi che lievitano al boxoffice e i fan nuovamente felici fanno molto bene alla compagnia, che infatti ha deciso di sistemare in un momento propizio la questione relativa alla release degli show Disney+.
Come precedentemente rivelato, per il 2023 solo due erano le serie targate Marvel attese in piattaforma: Secret Invasion, che approderà in streaming il prossimo 21 giugno, e la seconda stagione di Loki. Svelando finalmente la data d'uscita ufficiale di Loki 2 la società ha però annunciato a sorpresa l'inaspettato arrivo di Echo, spin-off di Hawkeye dedicato al personaggio di Maya Lopez che si pensava posticipato al 2024 e in verità più problematico del previsto. Il suo arrivo anticipato non si traduce in un ottimismo su tutta la linea, comunque, soprattutto perché l'evento porta con sé una grandissima novità per la serialità Marvel Studios: il binge watching.
Muro, ritardo, ricezione
Curioso come Echo abbia seguito nel suo iter produttivo e distributivo la stessa fisica che spiega il fenomeno acustico da cui prende il nome. L'Eco è femminile perché rappresenta la riflessione di un suono contro un ostacolo con successivo ritorno delle onde sonore all'ascoltatore, che le riceverà più o meno immutate ma con un certo ritardo. E il percorso dello show con protagonista Alaqua Cox nel ruolo dell'eroina titolare non poteva essere più preciso e indicativo, considerando l'iniziale entusiasmo (urlo), i rinvii correlati a presunte lacune qualitative e post-produttive (ostacolo) e infine l'arrivo autunnale con stupore (ricezione in ritardo). Non fosse che una semplice coincidenza, ci si potrebbe organizzare sopra una campagna promozionale. L'importante è però che la serie abbia trovato modo di arrivare e risolvere - almeno si spera - tutte quelle difficoltà di cui apparentemente soffriva. È importante anche ricordare la dimensione socio-inclusiva dello show dedicato alla Lopez, raro esempio di supereroina di origini nativo-americane e tra le pochissime elencabili nella minoranza sordomuta insieme alla Makkari di Lauren Ridloff vista in Eternals.
Dato il contesto della Fase 4 del MCU e un'evoluzione difficoltosa di progetti e continuity, i rischi a cui la serie è stata soggetta per qualche periodo non hanno alimentato preoccupanti polveroni se non una densa nube d'incertezza correlata a sviluppo e uscita della stessa. Si può facilmente pensare che, in contesto, il progetto non fosse uno tra i più attesi e insieme di punta della compagnia, e questo nonostante la presenza confermata di Charlie Cox nei panni di Daredevil e il ritorno di Vincent D'Onofrio in quelli di Kingpin, che nell'economia del racconto è una sorta di padrino della Lopez. Visti e considerati però gli Affari di famiglia in gioco (come recita anche la famosa run di Mark Weid) e un significativo anticipo dell'attesissima Daredevil Born Again, al netto di una conclamata sfiducia del main audience Marvel nei confronti del personaggio e del prodotto, per Kevin Feige e soci Echo andava venduta e distribuita in modo diverso dal solito, come via di mezzo tra un normale show settimanale via streaming e un Marvel Special Event, portando in definitiva un'interessante ma forse temporaneo cambio di strategia.
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Per tentativi
Era dai tempi della Marvel Television che non si vedeva una serie a marchio approdare in streaming pronta per il binge watching, con tutti gli episodi disponibili sin dal primo giorno di release. Per Echo sono stati confermati 6 episodi totali con una probabile durata tra i 30 e i 50 minuti ciascuno, il che rende l'idea di pubblicare la serie in un'unica soluzione il prossimo 29 novembre oggettivamente sensata, puntando tutto sulla compressione del prodotto in formato "miniserie" e proiettando risultati di visualizzazione vincenti su breve periodo, specie in puri termini d'ingaggio attivo. A differenza di una seconda stagione di Loki che potrebbe - come probabilmente farà - riportare su Disney+ vecchi iscritti e generare insieme nuovi abbonati, vuoi per il prosieguo della storia stessa, vuoi per il legame in continuity con la Fase 5, Echo ha un destino diverso da compiere e non le si chiedono obiettivi di questo genere. Considerando la dimensione irrisoria e secondaria del personaggio e l'andamento oscillante dell'endorsement e del consenso del pubblico per quanto riguarda le produzioni seriali Marvel nell'ultimo stage della Fase 4, la strategia adottata per Echo potrebbe essere una soluzione vincente e ottimale per diversificare la progettualità del MCU su piccolo schermo.
In sostanza, un tentativo di espandere l'orizzonte produttivo e distributivo per ottimizzare tempo e risorse senza rinunciare alla qualità. Con gli Special Event tipo Licantropus o Guardiani della Galassia Holiday Special abbiamo visto un buon modo di sviluppare mediometraggi d'autore inventivi e creativamente liberi e di ottimo impatto visivo, mentre con la soluzione unica di release seriale si potrebbe iniziare a pensare a miniserie d'approfondimento dedicate a personaggi meno conosciuti e che il mercato non desidera sul grande schermo o in una ongoing series dagli investimenti significativi. Non è chiaro se sarà una scelta una tantum o un modo di sperimentare la cosa, ma così i Marvel Studios sono riusciti a inserire nel 2023 una terza serie in catalogo occupando lo spazio del ringraziamento americano e assicurandosi una copertura streaming post-Loki 2 anche per le holiday natalizie. Sarà poi il successo o meno dell'opzione a decretarne il futuro.