Da Broadway agli spogliarelli maschili. L'attrice e cantante Annaleigh Ashford affianca Kumail Nanjiani nella serie Ecco a voi i Chippendales, disponibile su Disney+ dall'11 gennaio. Affresco di un'epoca, biopic pungente, esplosione di musica e sesso, ma anche storia di delitti e follia (qui potete leggere la nostra recensione), la serie descrive la natura sfaccettata dello show che, in otto episodi, racconta l'ascesa e caduta del fondatore dell'impero dei Chippendales, l'imprenditore di origine indiana Somen "Steve" Banerjee.
La bionda Annaleigh Ashford interpreta Irene, moglie e socia di Steve Banjeree e madre del suo unico figlio. "Si tratta di una storia interessante e complicata, un affresco che abbraccia gli anni '70 e '80, che ci costringe a porci domande sul modo in cui viviamo la vita, sull'epoca e sul ruolo delle donne" ci spiega l'attrice in collegamento da Los Angeles. "Io interpreto una donna che è anche socia in affari del marito, ma naviga nel patriarcato e si deve difendere da sola. La storia è complicata, parla di sesso, magia, amore, ma anche di crimini, omicidi e molte altre sorprese".
Ricreare l'atmosfera degli anni '70 e '80
Annaleigh Ashford ha fatto ricerca per entrare nel personaggio di Irene, pur avendo avuto ben poco materiale a disposizione: "Quando interpreto persone vere di solito la prima cosa che faccio è cercare di capire che idea si è fatto il pubblico di loro, ma in questo caso Irene non era famosa, avevo molta libertà. Avevo solo una foto di lei, ma ho cercato di collocarla in un'epoca in cui si barcamena in un mondo di uomini. Volevo che trasparisse quanto il loro amore fosse speciale. Se Irene lo ama, volevo che anche il pubblico stesse dalla sua parte e se accade significa che la serie fa il suo dovere".
Per quanto riguarda la dimensione noir della serie, legata ai crimini commessi da Steve Banjeree, Annaleigh Ashford spiega di conoscere bene la vicenda: "Mia madre è appassionata di true crime quindi mi aveva raccontato la storia anni fa. E' una storia complicata che intreccia, danza, sesso, affari e crimini. Quello che è davvero speciale è che la serie non si concentra solo sul protagonista maschile, ma si impegna a dare la propria voce alle figure femminili che, ironicamente, si ritrovano clienti di un mercato creato da uomini per far soldi". Proprio per questa ragione, la sfida principale, per l'attrice, "era fare in modo che Irene avesse il suo arco narrativo. Volevo essere sicura che il pubblico la vedesse crescere e cambiare".
La ribellione femminile al patriarcato
Per Annaleigh Ashford lavorare in uno show in cui gli uomini sono oggetti sessuali è stata una vera liberazione. Come ammette lei stessa scherzosamente: "Dall'alba dei tempi le donne si sono spogliate per gli uomini. Perché noi abbiamo dovuto aspettare fino al 1978? Per lo show siamo tornati indietro nel tempo e abbiamo ricreato quell'energia, sul set eravamo elettrizzati, è stato molto divertente picconare un tabù vecchio di millenni. Negli anni '70 le donne erano in piena lotta contro il patriarcato, ma il vero stravolgimento è stato determinato solo dai soldi". L'attrice passa poi a descrivere il lavoro di ricostruzione delle scene nel nightclub, con il cast "pieno di ballerini professionisti che hanno affiancato gli attori e hanno fatto un lavoro incredibile nel ricreare quest'atmosfera hot. Questa è una delle mie epoche preferite da esplorare nei film, amo i costumi, il look e le pettinature".
Per la Ashford un punto chiave della serie è proprio il ruolo di Irene nel business del marito: "Lei lotta per veder riconosciuto il suo ruolo. All'epoca c'erano poche opportunità per le donne. L'amore di Irene per il marito è separato dagli affari e questo è importante, ma è anche vero che il loro legame è una complicazione. Penso che molte donne non abbiamo avuto il credito che si meritano, all'epoca venivano sminuite. Ma Irene si sente più a suo agio del marito con la ricchezza, lui ne è quasi imbarazzato, mentre lei è sempre stata l'adulta nella stanza. E ama essere ricca".