Il 20 ottobre è arrivato nelle sale italiane l'attesissimo Black Adam. Il primo lungometraggio che esplora la storia del supereroe DC Comics vede in cabina di regia Jaume Collet-Serra, regista del disneyano Jungle Cruise. Proprio come accadde per quel progetto, anche in questo caso il film vede la presenza di Dwayne Johnson come attore protagonista. Ovviamente, questo fatto non rappresenta più una notizia. Siamo infatti da tempo abituati a vedere film interpretati da The Rock (come si faceva chiamare una volta). Eppure la carriera cinematografica di Johnson nella sua unicità ha seguito un percorso piuttosto canonico. Anno dopo anno il volto dell'attore ha trovato sempre più consenso, si è ritagliato una fetta di pubblico molto importante che si è affezionato alle sue gesta arricchendo le tasche dei produttori dei film in cui figurava l'interprete.
Così, da ruoli secondari o di minore rilievo, l'ex wrestler si è posizionato sempre più al centro della scena sino a diventare il vero e proprio centro nevralgico dei progetti a cui prende parte: il cuore pulsante attorno a cui ruota tutta la narrazione delle pellicole da lui interpretate. Black Adam è l'ultimo tassello, in ordine cronologico, di un percorso che affonda le sue radici nel mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento non cinematografico, ma in quello più muscolare del wrestling. Ripercorriamo brevemente le tappe più importanti della carriera di Dwayne Johnson, provando così a comprendere meglio il successo di un simile fenomeno.
Figlio d'arte
Nato nel maggio del 1972, Dwayne Douglas Johnson è figlio e nipote di due wrestler. Nonostante le sue origini però, la prima esperienza "agonistica" dell'attore è da ricercare nel football americano. In realtà i primi passi li mosse sui campi da rugby del suo Pease natio, la Nuova Zelanda. Tuttavia il successo (in termini di visibilità sportiva) arrivò grazie all'ingaggio dell'università di Miami. Un infortunio imprevisto causò però più di un intoppo al percorso sportivo di Johnson, che quindi decise di tornare "in famiglia" allenandosi duramente con suo papà che lo iniziò al mondo del wrestling. Il resto è storia. Johnson, conosciuto con il nome di The Rock, vince numerosissimi premi internazionali. Diventa un simbolo per milioni di giovanissimi appassionati in tutto il mondo. Il suo volto è spesso celebrato sugli album di figurine, sulle copertine dei videogiochi e sulle magliette celebrative dei tour internazionali della lega WWE. A Hollywood, si sa, non piace stare fermi a guardare. Laddove si intravede del profitto, la macchina del business inizia a girare. The Rock era un idolo per i teenagers di mezzo mondo e tutti lo riconoscevano grazie al suo fisico statuario. Ecco quindi che i primi ruoli rispecchiano in pieno queste caratteristiche.
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Dagli esordi alla consacrazione
Tutto inizia nel 2001 grazie al blockbuster La mummia - Il ritorno. Dopo il successo del primo episodio del franchise, il sequel sfrutta l'entusiasmo del pubblico per bissare l'appuntamento nelle sale e alzare ulteriormente l'asticella dello spettacolo. Nei panni del temibile coprotagonista (il Re Scorpione) viene scritturato proprio Dwayne Johnson, unicamente per la felice commistione tra il suo successo mediatico e la sua prestanza muscolare. L'attore viene accreditato con il suo nome da wrestler, The Rock, proprio per insistere su quel bacino di riferimento. La formula funziona talmente bene che l'anno successivo verrà prodotto uno spin-off della serie dedicato esclusivamente al suo personaggio e che vede il nostro come attore protagonista. Entrambe le pellicole erano state coprodotte dalla WWE (la lega del wrestling in cui militava l'atleta). Visti i felici esiti, gli esperimenti iniziarono a prendere sempre più piede e The Rock recitò come protagonista ne Il tesoro dell'Amazzonia (2003) e A testa alta (2004). Fu a questo punto che avvenne la svolta. Trovandosi particolarmente a suo agio in questa nuova fase del suo percorso professionale e deciso ad approfondire maggiormente le dinamiche di questo settore, Dwayne Johnson decise di affrancarsi. Iniziò così a recitare anche in progetti decisamente lontani dalle logiche commerciali della WWE, iniziò a farsi accreditare con il suo vero nome e non con quello di atleta e abbandonò le scene del wrestling per dedicarsi in tutto e per tutto al cinema.
Gli esperimenti prima del successo
È normale che prima di arrivare a conoscere propriamente e nel dettaglio le proprie potenzialità e la cifra artistica in cui esprimersi nella maniera migliore, un attore provi ad assaggiare diversi campi per poi concentrarsi su quella che diventerà la sua strada maestra. Così è stato per Dwayne Johnson. Una volta deciso di dedicarsi al cinema lasciandosi alle spalle il wrestling, l'interprete ha preso parte a progetti diversi ed eterogenei senza spiccare come protagonista indiscusso (cosa che succederà invece nella seconda parte della sua carriera, come vedremo). I due casi più interessanti a tal proposito sono Be Cool (2005) e _Southland Tales - Così finisce il mondo (2007). Il primo è un grottesco film corale in cui Johnson divide le scene insieme ad attori del calibro di Uma Thurman, John Travolta, Danny DeVito e Harvey Keitel. Il secondo invece è uno dei film più discussi e controversi del nuovo millennio. Presentata in concorso al Festival di Cannes, la pellicola segna il ritorno di Richard Kelly dietro la macchina da presa dopo il folgorante successo di Donnie Darko (2001). L'attesa era alle stelle e il film spiazzò completamente le platee per via della sua struttura narrativa contorta e la cifra autoriale, secondo alcuni, fin troppo autoreferenziale. Al di là del giudizio personale di ognuno sul film, è interessante notare come Dwayne Johnson abbia deciso di prendere parte anche un progetto simile, al quale non ne faranno seguito altri di questa caratura poiché preferirà addentrarsi nel mondo delle commedie. Titoli come Cambio di gioco (2007), Agente Smart - Casino totale (2008) o L'acchiappadenti (2010) portano in scena un Johnson più irriverente, spiritoso e autoironico. La verve comica si unisce perfettamente alla prestazione fisica e insieme danno vita a un mix esplosivo di ilarità che soddisfa eccome il divertimento del grande pubblico. Sarà proprio questa indovinata scelta a permettere all'attore di intrecciare il suo percorso con una delle saghe più remunerative della Storia del cinema.
La consacrazione con Fast & Furious
Il caso di Fast & Furious andrebbe analizzato a parte, in tutta la sua interezza. Ci limitiamo però a descriverlo, in questo frangente, come un felicissimo e fortunato allineamento di pianeti per Dwayne Johnson. La saga capeggiata da Vin Diesel infatti nasce come un poliziesco action ambientato nel mondo delle auto truccate e delle corse clandestine, ma poco alla volta assume dimensioni sempre più spettacolari e muscolose. Sembra quindi che l'invito sia stato apparecchiato alla perfezione per intrecciare il cammino di Johnson, che infatti entra in squadra a partire dal quinto capitolo del 2011. Il suo Luke Hobbs funziona. È un personaggio con un carisma molto particolare e riesce a tenere testa (e massa muscolare) al protagonista Dom Toretto. Il franchise prende sempre più piede e presto i produttori si accorgono dell'affetto crescente dei fan nei confronti di Hobbs al punto che a questa figura dedicheranno anche uno spin-off della saga in cui Johnson è chiamato a dividere le scene con Jason Statham. Il film è del 2019 e si intitola Fast & Furious - Hobbs & Shaw.
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Tra action movie e commedia
Quello di Fast & Furious è, ad oggi, l'ultimo esperimento attoriale nella carriera di Johnson. L'attore sembra trovarsi pienamente a suo agio e pare che tutti gli sforzi per comprendere da vicino il settore e ritagliarsi uno spazio su misura l'abbiano condotto alla creazione di questo profilo. Sull'onda del successo del personaggio di Hobbs, altri progetti simili iniziano a essere pensati per sfruttare la simpatia e il richiamo mediatico dell'ex wrestler. Johnson viene così messo al centro della narrazione nel catastrofico San Andreas (2015) o nell'action ad alta tensione Skyscraper (2018). Parallelamente però, c'è spazio per prodotti più semplici e pensati per il divertimento di tutta la famiglia. Si pensi al rilancio della saga di Jumanji, al film sull'amatissima serie Baywatch o, come già detto in apertura di questo articolo, al disneyano Jungle Cruise.
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Questo doppio ruolo, a cavallo tra action movie e commedie, ha reso il cammino di Dwayne Johnson decisamente unico e immediatamente riconoscibile. La doppia anima dell'interprete probabilmente rispecchia il carisma delle sue origini da wrestler, dove sul ring restituiva tanto la fisicità quanto la simpatia. Oggi è uno degli attori più amati, celebrati e pagati di Hollywood. Tanto gli adolescenti quanto i bambini più piccoli restano folgorati dalla sua presenza e anche le grandi produzioni di film di animazione lo corteggiano spesso per delle sessioni di doppiaggio (la più celebre è quella prestata nei panni di Maui in Oceania, ma recentemente ha lavorato anche in DC League of Super-Pets), spia del fatto che dietro ai muscoli, ai proiettili e alle esplosioni mozzafiato, convive nell'attore un'anima più accomodante e giocosa da padre di famiglia.