Dune - Parte Due di Denis Villeneuve, il secondo capitolo della saga ispirata al romanzo Dune di Frank Herbert e seguito del film Dune, vincitore nel 2021 di sei Premi Oscar, è finalmente arrivato. Rispetto al primo film, questo sequel assume toni ancora più intensi, tragici, shakespeariani nel raccontare la lotta per il potere delle casate degli Atreides e degli Harkonnen, tra trame di palazzo ed epiche battaglie (qui la nostra recensione del film). Denis Villeneuve riesce a creare una nuova epica cinematografica che deve molto ad altre storie ma che trova una sua via, uno suo stile unico. È uno di quei film che fanno restare a bocca aperta già prima di vederlo, anche a leggere il cast clamoroso. Un cast stellare solo sulla carta, ma anche perfetto per dare anima ai personaggi. In Dune tutte gli interpreti brillano e, allo stesso tempo, scompaiono dietro i personaggi. Andiamo dunque a scoprire chi sono.
Paul Atreides (Timothée Chalamet)
Paul Atreides, interpretato da Timothée Chalamet, è l'erede di una famiglia nobile, che arriva sul pianeta più pericoloso dell'universo, Arrakis, che è l'unica fonte della sostanza più preziosa dell'universo, la spezia. La sua famiglia è stata incaricata dall'imperatore di gestire il pianeta. Ma si trova affrontare la casata nemica, gli Harkonnen. In questo secondo capitolo Paul, rimasto senza il padre, ha il suo momento di crescita, la sua presa di coscienza, prima riluttante, poi sempre più sicuro di sé. Paul sceglie il nome di Muad'Dib: un topo del deserto, un animale capace di sopravvivere in un ambiente avverso. Ma Paul è anche il Messia, l'Eletto, il Profeta. È in qualche modo simile ad un Jedi, un giovane che, attraverso un percorso di crescita, acquisisce una consapevolezza di sé e dei propri poteri.
Ma in fondo fa anche il percorso di Gesù. Come lui non viene riconosciuto subito come Messia, e la sua umiltà non lo fa subito imporre come tale. Come lui, che nel deserto era tentato dal Diavolo, tra le dune sabbiose del sud del pianeta Arrakis viene tentato dagli spiriti del Deserto. Figura cristologica per eccellenza, Paul Atreides è destinato a diventare un leader complesso. Proprio come una figura shakespeariana. E Chalamet riesce a incarnare tutto questo: la gioventù, il timore, la passione e la leadership.
Dune - Parte Due, la recensione di un sequel imponente, tra continuità e naturale evoluzione
Chani (Zendaya)
Chani (Zendaya Coleman) è il primo incontro di Paul Con i Fremen, allo stesso tempo un amore a prima vista e una porta di ingresso verso una nuova cultura. Chani è una ragazza misteriosa. È minuta, scattante, è una creatura del deserto. Una valorosa guerriera: non più una visione nei sogni di Paul, ma una preziosa alleata, oltre che amore irresistibile. Il suo amore aiuta infatti Paul a comprendere il mondo dei Fremen, ma anche a crescere e accettare il suo ruolo di leader. Chani è guidata dal sentimento che prova per lui, ma anche dalla volontà di salvare il suo popolo. Zendaya attraversa tutto il film inguainata in una tuta militare. Così, ad uscire prepotentemente fuori è il suo volto: la sua pelle ambrata risplende e fa uscire ancora di più la luce negli occhi. È grazie a lei che Dune è anche una storia d'amore.
Lady Jessica (Rebecca Ferguson)
Lady Jessica, che ha il volto di Rebecca Ferguson, è la madre di Paul, legata indissolubilmente a lui. Proprio questo legame ha salvato la vita a entrambi. È una Bene Gesserit, una veggente. Ma porta in grembo un altro figlio, e ha bevuto il liquido per diventare la Reverenda Madre. Rebecca Ferguson ha il viso pulito e appuntito, fatto di lineamenti netti, puri. Gli occhi sono di un blu intenso, e la sua pelle è algida. Ma poi verrà solcata da scritte ancestrali, tatuaggi sacri e misteriosi. Il volto di Lady Jessica è una pagina bianca su cui scrivere la Storia. Il capo coperto da un velo, Rebecca Ferguson è una sorta di Madonna laica. In fondo è la madre del Messia, è un'indovina, è una santa. Ma non esita ad essere guerriera, a colpire con un masso chi stava per uccidere il figlio. È un personaggio chiave a cui Rebecca Ferguson dona un ritratto memorabile.
Gurney Halleck (Josh Brolin)
Gurney Halleck, interpretato da Josh Brolin, era il fidato consigliere del Duca Leto e Maestro della Guerra di Casa Atreides. Scampato alla morte durante l'ultimo attacco degli Harkonnen, ritorna e la sua esperienza in battaglia risulta decisiva quando si riunisce con Paul. Gurney è selvaggio, è irriverente, e sa essere un vero duro, ma Josh Brolin interpreta il suo personaggio con grinta ed empatia. E il rapporto con Paul è quasi da mentore, o fratello maggiore. Un po' come quello tra Han Solo e Luke Skywalker.
Feyd-Rautha Harkonnen (Austin Butler)
È il personaggio di Dune - Parte Due che più di tutti colpisce nel segno, sconvolge, abbaglia. Feyd-Rautha Harkonnen, che ha il volto e il corpo statuario di Austin Butler, è felino, muscoloso ed è glabro, come gli Harkonnen. È l'erede, il guerriero destinato a raccogliere il comando dal Barone Harkonnen e a battersi per lui. La sua intelligenza è pari alla sua crudeltà.
Austin Butler, che avevamo conosciuto sotto il ciuffo impomatato di Elvis, stupisce nel ruolo che nel film di David Lynch era stato di Sting e lo reinventa. È un essere proteiforme e belluino, folle e assetato di morte**. Una delle immagini più potenti e inquietanti della seconda parte di Dune 2.
La Principessa Irulan (Florence Pugh)
L'altra grande, abbagliante, novità di Dune - Parte Due arriva dai primi secondi del film. La voce narrante di questo secondo capitolo è quella della Principessa Irulan di Florence Pugh. La principessa Irulan è la figlia dell'imperatore Padishah Shaddam IV e protetta della Reverenda Madre Mohiam della sorellanza Bene Gesserit. È una giovane donna elegante e regale con una mente strategica e una natura osservatrice. Florence Pugh, nel ruolo della Principessa, ha il volto pulito, quasi da vestale. L'ovale perfetto è incorniciato da dei capelli lisci e biondi tagliati a caschetto. È vestita di bianco, con una lunga tonaca. Nella seconda parte del film, il finale, è coperta, sul capo e sul corpo, da una struttura in metallo, una sorta di cotta di memoria medievale. Nell'aspetto, ma non nello spirito, sembra una novella Giovanna d'Arco. E Florence Pugh colpisce per la sua voce calda, dai toni bassi, solenni.
"Bestia" Rabban Harkonnen (Dave Bautista)
Animalesco e selvaggio, la Bestia Rabban è il nipote del Barone Vladimir Harkonnen, ed è il suo sicario su Arrakis, fino a che non accade qualcosa. Rabban è uno psicopatico, un assassino, che governa con forza bruta. Ma non sa che la sua posizione di potere potrebbe presto essere messa in discussione da uno dei suoi.Dave Bautista, ex wrestler e ormai navigata star di Hollywood in grado di raggiungere più registri, qui riesce a dare un'anima nera al suo personaggio, che può contare già sulla sua inconfondibile fisicità.
Imperatore Padishah Shaddam IV (Christopher Walken)
L'Imperatore Padishah Shaddam IV è enigmatico, altero, distante. I suoi lineamenti sembrano imperscrutabili, la sua espressione impassibile. Ma i suoi occhi tradiscono le sue emozioni e la paura. L'Imperatore, come le Bene Gesserit che lo guidano, eccelle nella manipolazione strategica: manovra infatti i membri di Casa Atreides e Casa Harkonnen come pedine su una scacchiera. Christopher Walken, con i capelli argentati e gli occhi chiari e liquidi, è perfetto nel ruolo dell'Imperatore, una figura tragica e shakespeariana.
Lady Margot Fenring (Lea Seydoux)
La Lady Margot Fenring di Léa Seydoux è la tentatrice per eccellenza. È una Bene Gesserit, e ha il portamento altero delle altre, ma è anche molto diversa da loro. La vediamo per la prima volta assistere, dagli spalti, al combattimento di Feyd-Rautha Harkonnen, colui che dovrà sedurre: il suo obiettivo è continuare la linea di sangue, e rimanere incinta. La fotografia che Villeneuve ha scelto per quella sequenza, un bianco e nero inondato di luce chiara, le rende la pelle chiarissima, di porcellana. Lady Margot è un personaggio perfettamente integrato nell'universo di Dune, e somiglia alla Milady de I tre moschettieri di Dumas, o la Barbara Stanwick de La fiamma del peccato. È una dark lady da noir anni Quaranta trasportata nel futuro.
Barone Vladimir Harkonnen (Stellan Skarsgård)
Il barone Vladimir Harkonnen, interpretato da Stellan Skarsgård, è il male fatto persona, una forza machiavellica di cattiveria e violenza. È il capo di Casa Harkonnen. È mostruoso, laido, viscido, un essere enorme e deforme, una sorta di Jabba The Hutt che si alimenta con il proprio potere. Stellan Skarsgård lo interpreta sotto un trucco pesante che lo sfigura e lascia uscire all'esterno gli inconfondibili occhi, capaci di lanciare all'esterno bagliori oscuri.
Reverenda Madre Mohiam (Charlotte Rampling)
Gaius Helen Mohiam è una figura di spicco dell'ordine segreto matriarcale delle Bene Gesserit, è ka saggia Veridica dell'Imperatore, e continua a usare la profezia e la superstizione per manipolare la storia umana. Sta addestrando la figlia dell'Imperatore, la principessa Irulan, come una stratega in erba, e si assicura che i suoi insegnamenti abbiano un seguito. È interpretata da una grandissima attrice, Charlotte Rampling, che vediamo pochissimo e dietro un velo. Ma la sua espressione enigmatica e altera è di quelle che non si dimenticano.
Stilgar (Javier Bardem)
Stilgar, interpretato da Javier Bardem, è il leader dei popoli tribali di Dune conosciuti come Fremen, e fa di tutto per proteggere la vita e l'identità culturale del suo popolo. Dalla sua tribù è considerato un uomo saggio, costantemente in connessione con le terre selvagge di Dune. Ma è anche un glorioso combattente. Javier Bardem ne fa il ritratto di un leader carismatico ed empatico, un comandante che si adopera per aiutare Paul a diventare il leader che è destinato a essere. I tratti somatici di Bardem, il suo lavoro sulla voce e la pronuncia (se potete vedete il film in lingua originale) ne fanno un personaggio a metà tra un Che Guevara fantascientifico e un leader mediorientale uscito da un cinema d'altri tempi. L'ennesima scelta di casting perfetta, l'ennesimo personaggio riuscito di Dune.