Non c'è una correlazione ufficiale, ma già a leggere la stringata trama di Dream Scenario sembra esserci un velato quanto nevralgico aggancio con uno dei primi eventi virali del Nuovo Millennio: "Paul Matthews, un professore depresso e anonimo, diventa da un giorno all'altro una celebrità dopo essere apparso nei sogni di tutti". Il professore Paul, in questo caso, è Nicolas Cage, che di diritto meriterebbe la nomination all'Oscar, seguendo le meravigliose folgorazioni narrative di una seconda vita artistica, segnata da grandi film. Mandy di Panos Cosmatos, Il colore venuto dallo spazio di Richard Stanley, Pig di Micahel Sarnoski, Il talento di Mr. C di Tom Gormican e, appunto, Dream Scenario diretto e scritto da Kristoffer Borgli, passato prima a Toronto e poi in arrivo alla Festa del Cinema di Roma 2023 (in Italia distribuisce I Wonder, negli USA A24).
Scrittura originale, quella del regista norvegese, che però contiene in sé riverberi di un'assurda vicenda, salita alla ribalta nel 2008. Dunque, per riassumere, potremmo dire che sì, dietro Dream Scenario c'è una storia vera. O quasi. Una storia forse reale - dipende dai punti di vista - e molto, molto cinematografica. Per cominciare, vi ricordate This Man? L'ispirazione conscia e inconscia viene da lì. Sì, quel volto disegnato come se fosse un identikit: folte sopracciglia, labbra sottili, marcata stempiatura. Un'espressione vuota, ma in qualche modo suggestiva, a metà tra l'inquietante e il confortevole.
Dream Scenario e la storia di This Man, l'uomo dei sogni
Quell'uomo senza nome, ci verrà detto, all'alba della leggenda urbana, apparse nei sogni di migliaia di persone nel 2006, come riporta il sito www.thisman.org. Le prime tracce di This Man risalgono agli anni 80, ma solo agli inizi del Duemila è stato realizzato una bozza del uomo dei sogni, realizzato da "un famoso psichiatra di New York", basandosi sulla descrizione di una paziente, la quale affermò di sognare ripetutamente il soggetto nonostante ne ignori l'identità. Quel foglio, rimasto sul tavolo dello psichiatra, finì sotto gli occhi di altri pazienti, che riconobbero la figura sostenendo di averlo anch'essi sognato.
Incuriosito, il professore inviò il disegno a numerosi colleghi sparsi per il mondo. Venne fuori che This Man era apparso nel sonno a più di 8000 persone, da Roma a Stoccolma, da Pechino a Teheran. Una presenza soffusa e fugace, come testimoniavano i soggetti anonimi: c'è chi affermava che l'uomo dispensasse strani consigli di vita, altri sostenevano venissero uccisi dal tipo, altri ancora raccontavano addirittura di aver avuto con lui onirici rapporti sessuali. Va da sé che la presenza di This Man, sui media e sul web, divenne materiale di studio, di ipotesi, segnando un punto importante per quella viralità che oggi è alla base della comunicazione più spicciola.
Dream Scenario, i meme e una rivelazione esclusiva: il film ufficiale di This Man è stato opzionato
Le ipotesi, tra la scienza e il misticismo
Tra i postulati, che circolavano - e circolano - su This Man, alcuni particolarmente interessanti: il volto poteva racchiudere il concetto di immagine archetipa ideata da Carl Gustav Jung, oppure poteva essere una manifestazione di Dio. Altri, avanzarono ipotesi fantascientifiche, come quella che teorizzava la facciona come un condizionamento sociale impiantato da una forza esterna. Chi ne ha più ne metta, e intanto This Man, grazie ad internet, faceva più volte il giro del mondo: thisman.org divenne in poco tempo uno dei portali più cliccati (stiamo parlando di un'altra epoca digitale), facendo sì che l'uomo dei sogni potesse diventare un fenomeno internazionale. Uno scenario da sogno - appunto, Dream Scenario! - divenuto mania, culto, oggetto indefinito, da studiare e approfondire. Le testimonianze raddoppiavano quotidianamente, intanto che molti utenti mandavano foto di coloro che sembravano somiglianti al pallido figuro. Il mistero di inizio secolo, tra scienza, fede e scetticismo.
Fenomeno pop, studio sociale
Insomma, un quadro perfetto, e perfetto per influenzare la cultura pop: i meme e le citazioni erano all'ordine del giorno (anche X-Files, nell'episodio Plus One dell'undicesima stagione). Tuttavia, qualcosa non tornava: alcuni utenti sul forum 4chan, pensavano che This Man fosse frutto di una trovata di guerrilla marketing. La rivelazione, e l'ammissione, arrivò dalla mente che ha generato l'ambiguo individuo, ovvero il sociologo e marketer italiano (!) Andrea Natella, spiegando che dietro la trovata non c'era solo una pubblicità, ma un attento studio che voleva esplorare le potenzialità di internet nel creare una leggenda metropolitana, diffondendola rapidamente, e quindi alterando la percezione generale.
L'uomo in questione era la rielaborazione basata su una vecchia foto del padre di Natella, ispirando in lui il riuscito esperimento che, precursore, anticipò il paradigma moderno di bufale e fake (che This Man fosse un'invenzione era palese già dall'indefinito psichiatra di New York...). Malgrado la rivelazione, il fenomeno cult proseguì, e gli studi si focalizzarono sull'intuizione comunicativa e sul potere dello storytelling nell'epoca di Internet. This Man venne definito un capolavoro comunicativo, mentre la scienza sosteneva che l'uomo avesse i tratti precisi di una presenza che potesse potenzialmente comparire nei sogni, dato che non era raro riscontrare lo stesso sogno in più persone (una sorta di coscienza comune, diciamo). Sta di fatto che l'uomo dell'inconscio è, tutt'ora, una icona pop. Il frutto del nostro innato bisogno di credere nell'impossibile, rispondendo alle domande archetipe, inseguendo le incertezze più che le certezze. Sentendosi in qualche modo speciali. Proprio come This Man. Proprio come Nicolas Cage in Dream Scenario.