Dopo il successo di Cell Block 99 - Nessuno può fermarmi, Vince Vaughn e S. Craig Zahler tornano a Venezia, Fuori Concorso, per presentare il terzo lungometraggio diretto da Zahler, Dragged Across Concrete. La pellicola fiume, lunga due ore e 40, racconta l'appostamento di due agenti di polizia sospesi dal servizio - interpretati da Mel Gibson e dallo stesso Vaughn - intenzionati a incastrare un gruppo di criminali che stanno rapinando una banca.
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Con la sua cupissima avventura carceraria, S. Craig Zahler ci aveva abituato a un elevato tasso di violenza. Il regista della Florida fa il bis confezionando un poliziesco ad alto tasso di tensione, condito di dettagli truculenti, ma stavolta si prende tutto il tempo necessario per costruire un intero universo in cui si muove la coppia di agenti interpretati da Gibson e Vaughn. Parlando dei modelli a cui si è ispirato, S. Craig Zahler non può che partire dal più grande di tutti, lo Stanley Kubrick di Rapina a mano armata: "Quando entrate nel mio appartamento, da un lato trovate il poster del film di Kubrick, era il mio primo riferimento, ma avevo in mente anche Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet. L'avere a disposizione un cast fantastico mi ha permesso di costruire un mondo più ampio di quello che ruota attorno alla rapina".
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Being Vince Vaughn
In Dragged Across Concrete Vince Vaughn si è trovato a fianco un mostro sacro come Mel Gibson che interpreta un detective anziano ed esperto. Assente Gibson a Venezia, ci pensa Vaughn a raccontare l'esperienza del set insieme al collega da cui in precedenza era stato diretto in La battaglia di Hacksaw Ridge: "Prima di lavorare con Mel, mi avevano parlato a lungo di lui. È un regista incredibile, muscolare, dotato di senso dello spettacolo. Quando l'ho ritrovato sul set, ormai eravamo compagni rodati. A dirigerci, stavolta, è stato Craig. Anche lui è un autore incredibile, come potete notare dai suoi film ha una voce unica e non ama i compromessi".
Parlando del suo personaggio, il poliziotto di origine italiana Anthony Lurasetti, Vince Vaughn aggiunge: "Amo i personaggi complessi perché ti spingono a guardarti dentro. Da ragazzino ero il più sensibile, mi facevo un sacco di domande su di me e sugli altri. Tony è un poliziotto scrupoloso, che a cuore la vita umana più di tutto. Durante l'azione è preoccupato per la morte degli ostaggi e cerca di mettere la vita umana prima di tutto". Nel corso della storia scopriremo che il rapporto di Anthony con la fidanzata che vuole chiedere in sposa non è così solido come sembra: "La sua fidanzata sospetta che ci sia qualcosa che non va, probabilmente in realtà la relazione è meno solida di quanto lui pensi. Però non sapremo mai che cosa si dicono nella telefonata finale, forse è troppo intima per condividerla con il pubblico".
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Per S. Craig Zahler il politicamente corretto non è un problema
Numerosi personaggi che si intersecano nella storia principale di Dragged Across Concrete, rendendo così peculiare la costruzione narrativa della pellicola, così ricca di aperture. Al riguardo S. Craig Zahler spiega: "Mi piace non limitarmi a un'unica situazione, voglio mettere in scena un universo narrativo complesso, tridimensionale, come è la realtà. Per questo amo lavori come Nashville di Robert Altman, o i film di Cassavetes, perché intrecciano tanti personaggi diversi intenzionati a cambiare le proprie vite. Non mi piace dire allo spettatore cosa pensare. Amo lasciare delle aperture, voglio che sia il pubblico a colmare i vuoti. Mentre scrivevo il film, non avevo deciso il finale, è venuto da sé in un secondo momento. Non saprei dire se è un finale positivo o negativo, è positivo per alcuni personaggi, negativo per altri".
La qualità a cui S. Craig Zahler punta è molto elevata, ce lo dimostra il film presentato a Venezia, che ha ricevuto un'ottima accoglienza. Il regista, però, mette le mani avanti specificando che la lavorazione è risultata tutt'altro che semplice: "Questo è un film complicato, ricco di scene d'azione, dura due ore e 40 e prevede un lungo inseguimento, tanti personaggi, tante auto, una di queste gettata in un lago. Sulla carta era era un progetto costoso. Solo per girare la scena finale abbiamo girato due settimane in notturna. Il film, girato a Vancouver, è costato 15 milioni, la lavorazione non è stata molto confortevole". Il risultato, però, ha premiato Zahler, uno dei nuovi autori da tenere d'occhio. Autore anche coraggioso, visto che non ha tenuto troppo conto del politically correct infarcendo il suo film di battute sferzanti contro le minoranze afroamericane e italoamericane: "Quando scrivo seguo il mio gusto" ci spiega il cineasta "non mi preoccupo delle reazioni del pubblico. Citando il personaggio di Mel Gibson, il 60% delle persone lo ameranno, il 20% ne sarà disgustato e il 20% si annoierà. Quando si lavora nel sistema, il politically correct può essere un problema, ma non è certo un problema mio".