Downton Abbey: A New Era è disponibile in DVD e bluray dal 14 luglio. In questo secondo film che continua la storia della serie tv creata da Julian Fellowes c'è un matrimonio, quello tra Tom (Allen Leech) e Lucy (Tuppence Middleton) e una festa in una villa francese. A casa Grantham arrivano perfino delle stelle del cinema americano.
Come sempre c'è un grande sfoggio di costumi in Downton Abbey: A New Era. Quelli del film sono opera di Anna Robbins, che segue questi personaggi fin dalle ultime due stagioni della serie. Abbiamo incontrato la costumista in una delle location di Downton Abbey 2: la chiesa di St. Mary, dove è stato girato proprio il matrimonio.
Ecco cosa ci ha detto sull'abito da sposa di Lucy, sul look più pratico di Lady Mary (Michelle Dockery:) ora che è il capitano di Downton e su com'è lavorare con la leggendaria Maggie Smith, interprete di Lady Violet.
Downton Abbey 2: intervista ad Anna Robbins
Downton Abbey: A New Era, scopri con noi i costumi e le locations del film
Downton Abbey 2: vestire Maggie Smith
Com'è vestire Maggie Smith? Collabora o è scorbutica come il suo personaggio?
Vestire Maggie Smith è un privilegio: il coronamento di una carriera. È una leggenda e per dei buoni motivi. Maggie sa cosa vuole e sa quando le cose sono giuste. Ma anche io voglio che sia tutto perfetto, quindi ci incontriamo a metà strada. Il suo personaggio è fantastico da vestire: i dettagli dei suoi costumi sono fantastici. Apprezza e ama molto i pezzi vintage. Spesso amiamo entrambe una particolare decorazione di perline che inseriamo in un vestito da sera.
In questo film dice a Lady Mary che ora è lei il capitano di Downton. Questo ha influenzato i costumi? Avete scelto dei vestiti più pratici?
Ho cercato di rispecchiare questo nel suo guardaroba. Proprio per sottolineare che è lei adesso a capo della tenuta. Continua il lavoro di Lady Violet: alla fine del film le abbiamo quindi dato una sua spilla e un anello importante. In modo più sottile le abbiamo messo un vestito anni '30 composto da una blusa bianca con sotto del colore. Ho cercato di curare la silhouette raccontando la storia senza cambiare il look di Lady Mary.
Downton Abbey: A New Era, stile americano, francese e inglese
In questo film ci sono gli attori americani, ovviamente gli Inglesi e i Francesi. Come ha lavorato su queste differenze?
Certo, ci sono delle differenze, proprio come oggi. Il segreto è la ricerca: sapendo di dover esplorare mondi diversi nel film abbiamo passato gran parte della pre-produzione studiando. Abbiamo creato una sorta di Bibbia per lo stile francese, una per gli attori del film, le star e per la crew. Sono classi sociali diverse, come abbiamo già visto per il piano di sopra e il piano di sotto. Abbiamo scelto con attenzione i materiali. E poi palette di colore diverse. Abbiamo trovato un equilibrio tra stili autentici e una palette che rendesse il film coerente.
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Secondo lei qual è lo stile più elegante? Inglese, francese o americano?
Forse francese, perché per noi è esotico. Ma è proprio l'epoca che amo. Sono tanti anni che lavoro a Downton adesso e mi emoziono ancora a trovare un pezzo originale di quel periodo.
Downton Abbey 2: il vestito da sposa di Lucy
Ci sono stati diversi matrimoni in Downton Abbey: cosa rende speciale questo vestito da sposa?
Amo questo vestito. È diverso da quello delle altre spose, perché ogni matrimonio è unico. Per Lucy era l'occasione di far vedere che la sua vita è cambiata, non è più una ragazza nubile. Ha una posizione diversa nella società ora. Volevo che rispecchiasse la sua personalità e fosse fresca, giovane e libera, in modo da sollevare la gonna e ballare al suo matrimonio. Rispetto agli altri matrimoni, più tradizionali e aristocratici, il suo look è più spensierato. Si va verso gli anni '30: il suo look è più moderno rispetto a quelli di 6-7 anni prima.
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Avete fatto come nella realtà? C'è qualcosa di nuovo e blu?
C'è sicuramente qualcosa di vecchio e di nuovo. C'è anche qualcosa di prestato: dei incredibili gioielli. Manca solo il blu!
Hai mai avuto problemi con gli attori? A qualcuno non piaceva il costume e hai detto:"Il personaggio è così"?
Sì ma non in modo spiacevole: è un processo molto collaborativo. Alcuni attori vogliono essere coinvolti più di altri. Ed è bellissimo perché ti mette alla prova, significa che arriverai a un risultato molto sofisticato perché è frutto del pensiero di molte persone. Gli attori conoscono i personaggi meglio di chiunque. È un dialogo: sono aperta ai loro punti di vista, così come loro lo sono con me. A volte mi impongo perché so che qualcosa funzionerà davvero bene sullo schermo.