Cominciamo questa recensione di Dove la terra trema con qualche riga sul contesto: questo film, tratto dal romanzo di successo di Susanna Jones e disponibile qui da noi esclusivamente su Netflix, è stato diretto da Wash Westmoreland, regista che conosciamo per film come Still Alice e Colette, in entrambi i casi storie di donne che vivono situazioni estremamente drammatiche (come la protagonista di questo film). Vista la fama del materiale originale ed i precedenti lavori del regista ci siamo quindi buttati nella visione di Dove la terra trema con la certezza che di non restarne delusi. Gli elementi per rendere questo film interessante ci sono tutti: una ragazza scomparsa (probabilmente morta), una torbida storia d'amore, una protagonista dal tragico passato e una location esotica e lontana. Che cosa potrebbe andare storto? Qualcosa certamente, perché il film di Westmoreland, a differenza delle sue opere precedenti, non è riuscito a catturarci appieno, lasciandoci piuttosto indifferenti per quasi tutta la sua durata.
Al termine della pellicola ci siamo chiesti quale degli ingredienti "vincenti" prima elencati - a cui si aggiunge poi, nel ruolo principale, un'attrice del calibro di Alicia Vikander - non abbia funzionato. La risposta è, a nostro parere, che Dove la terra trema non riesce a sviluppare al meglio il suo lato mistery che, invece, meriterebbe molta più importanza nell'economia complessiva del film. La storia, che di base dovrebbe essere quella di un thriller, si focalizza maggiormente sul passato traumatico della protagonista, sulla sua passione morbosa per l'amante e sul senso di colpa che la influenza nel modo di affrontare la vita: tutto giusto ed interessante, peccato però che questi temi diventino così preponderanti da soffocare il resto, mettendo in secondo piano ciò che renderebbe il film più accattivante e fruibile.
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Una trama a tratti inverosimile
La protagonista della storia è Lucy (Alicia Vikander), un expat svedese in Giappone durante gli anni Ottanta. La donna, che lavora come traduttrice, conduce un esistenza tranquilla ed equilibrata, almeno fino a quando non incontra Teiji (Naoki Kobayashi), un fotografo misterioso ed affascinante. I due instaurano presto una relazione molto particolare, in cui lei, che comincia dedicargli quasi tutto il suo tempo, diventa il soggetto preferito delle sue foto. Le cose si complicano con l'entrata in scena di Lily (Riley Keough), una giovane americana da poco in Giappone che trova in Lucy una guida per affrontare le difficoltà della sua nuova vita. Lily è tanto spontanea ed esuberante quanto Lucy è introversa e riservata e, molto presto, Teiji comincia ad essere attratto dalla nuova arrivata. La pellicola è organizzata su due piani temporali diversi, il prima e il dopo la misteriosa scomparsa di Lily, di cui la polizia sembra sospettare proprio Lucy.
Gran parte di Dove la terra trema è dedicata allo sviluppo della relazione tra Lucy e Teiji e all'arrivo (distruttivo) di Lily. Come dicevamo l'elemento mistery è lasciato un po' da parte per concentrarsi su quanto accade prima della scomparsa della donna, così tanto che quando finalmente arriviamo alle battute finali della pellicola - ossia il momento in cui i ritmi si fanno più concitati - il tutto ci sembra un po' troppo affrettato e poco incisivo.
Allo stesso modo, la storia d'amore tra Lucy e Teiji (e il volta faccia di lui) non viene mai approfondita al punto da risultare credibile. Lucy più volte sottolinea di non essersi mai aperta con qualcuno come le è capitato con lui, di non aver mai rivelato tanto di se stessa a nessun altro, ma quello che ci viene mostrato sono solo alcune confessioni sul suo passato (come quella sulla perdita della sua verginità) ed incontri amorosi decisamente più freddi e contenuti che passionali. Sicuramente si tratta di un escamotage per rendere ancor più evidente il contrasto tra le personalità di Lucy e Lily, ma il risultato è che i rapporti tra i personaggi, e di conseguenza le loro azioni, risultano così poco credibili. Certe sequenze poi, come quella in cui la protagonista viene lasciata indietro - svenuta - durante un escursione, sono così ingiustificate e sopra le righe da rendere il tutto ancor più inverosimile.
Ottima la protagonista, un po' meno i comprimari
Per quanto riguarda i personaggi, quello interpretato da Alicia Vikander è, di base, molto interessante. La recitazione dell'attrice premio Oscar, estremamente trattenuta e misurata, è giustificata nel momento in cui scopriamo che cosa è accaduto nel passato di Lucy e che cosa l'ha spinta a fuggire così tanto lontano da casa. Con una protagonista così introversa e compassata, di cui si scopre di più solo nel finale del film, i comprimari dovrebbero essere ben caratterizzati fin da subito, invece sia Teiji che Lily risultano poco approfonditi e, a tratti, piuttosto stereotipati. Spesso non si capiscono le ragioni di molte delle loro scelte e dei loro atteggiamenti e, soprattutto, il loro avvicinamento - che vediamo solo dall'esterno, attraverso lo sguardo di Lucy - risulta piuttosto improvviso ed ingiustificato.
Un film dalle premesse interessanti, ma...
Dalle premesse di Dove la terra trema, che sono senza dubbio interessanti e accattivanti, ci saremmo aspettati uno sviluppo molto diverso, soprattutto rispetto a come viene gestito l'elemento mistery. Una volta terminata la visione, l'impressione che ci si fa è che questo film di Westmoreland manchi di un'identità precisa: abbiamo la cornice di un thriller ma non il suo contenuto. Invece di ridefinirsi come qualcosa di nuovo ed originale il film, però, rimane in bilico, come se non si fosse stati sicuri di che direzione fargli prendere. Il finale, poi, è il momento che risulta in assoluto più deludente: un colpo di scena piuttosto prevedibile e una scena d'azione piatta - e decisamente meno drammatica ed incisiva di quello che immaginiamo fosse nelle intenzioni dei suoi autori - non riescono a ribaltare le sorti di un film da cui ci aspettavamo molto di più.
Conclusioni
Concludiamo questa recensione di Dove la terra trema sottolineando ancora una volta come, dal film di Wash Westmoreland, ci aspettassimo di più. Le premesse interessanti non vengono sviluppate a dovere e il film non riesce ad acquisire un'identità precisa. Molto brava però Alicia Vikander, capace di rappresentare perfettamente i turbamenti ed i traumi del suo personaggio.
Perché ci piace
- Alicia Vikander nel ruolo della protagonista, in grado di mettere in scena un personaggio molto complesso.
- La location estremamente interessante.
- Le premesse da cui la trama prende il via...
Cosa non va
- ... ma che non vengono sviluppate come dovrebbero.
- Il film trascura l'elemento mistery e non cattura mai a pieno.
- I personaggi secondari poco caratterizzati.