DOTA: Dragon’s Blood 3, la recensione: alto ritmo e qualche sorpresa per questa terza stagione

La nostra recensione di DOTA: Dragon's Blood 3, la nuova stagione della serie di animazione targata Netflix, disponibile dall'11 agosto 2022, che adatta il celebre videogioco del 2013 DOTA 2.

Dota Dragonsblood Book3 Episode6 00 14 10 00
DOTA: Dragon's Blood 3 - una scena della terza stagione

Draghi, sortilegi e fazioni in guerra, in questa recensione di DOTA: Dragon's Blood 3 cercheremo di venire a capo della complessa matassa di avvenimenti che hanno portato a questa terza stagione, denominata Libro 3, e che permettono, almeno a questo ciclo della storia, di avere una qualche conclusione. La serie di Netflix, realizzata dal coreano Studio MIR, ricomincia da dove ci eravamo lasciati con la stagione precedente e cerca di imbastire una trama ancora più complessa e forse non proprio semplice da seguire; vero che adattare un videogioco per renderlo fruibile a un pubblico diverso non è mai cosa facile, ma non si può dire che per questo titolo non si sia ricercata una certa qualità narrativa. DOTA: Dragon's Blood 3 continua a risultare una buona serie fantasy nell'accezione più classica, ma vediamo più in dettaglio le particolarità di questi nuovi episodi.

Una trama piuttosto complessa

Dota Dragonsblood Book3 Episode1 00 16 03 01
DOTA: Dragon's Blood 3 - Davion in una scena della terza stagione

Le vicende riprendono esattamente da dove le avevamo lasciate: Terrorblade si fa sempre più minaccioso e le sue trame per costruire un nuovo mondo a sua immagine sembrano sortire il loro effetto. Davion, che non riesce più a contattare il drago anziano Slyrak, teme il peggio e, dopo un combattimento, si accorge che tutti i draghi stanno convergendo in un unico punto. Risoluto a trovare una soluzione decide di ritornare da Mirana che intanto è sempre più impegnata con le incombenze imperiali. Il piano di Davion è rischioso ma a complicare le cose arriva l'intervento dell'invocatore, una figura difficile e ambigua di cui fidarsi che potrebbe trascinare tutti sull'orlo di un baratro. Questo è solo l'incipit di una stagione che riserva non poche sorprese, infatti abbiamo scelto di non andare troppo oltre con la trama per non rischiare di rovinarvi la visione di una storia che con il passare del tempo si è fatta sempre più complessa, affondando le mani in una propria interessante mitologia.

DOTA: Dragon's Blood, la recensione: un fantasy classico per la nuova serie animata di Netflix

La maturazione di alcuni personaggi

Dota Dragonsblood Book3 Episode3 00 15 43 12
DOTA: Dragon's Blood 3 - un'immagine della terza stagione

Quello che è certo è che le vicende si complicheranno non poco e, proprio per questo, consigliamo a tutti di rivedere qualche momento delle stagioni precedenti, per non rischiare di fare confusione e per poter seguire senza problemi i complessi intrecci del Libro 3. Perché sì, non possiamo negare che anche noi abbiamo fatto non poca fatica a ritrovare il bandolo della matassa di una serie di vicende che si snodano tra intrighi politici, divinità dalle umane pulsioni, e macchinazioni di ogni sorta che coinvolgono senza sosta i protagonisti della serie e quindi, primi tra tutti, un Davion che rimane sempre fedele a se stesso e una Mirana che troppo spesso si sente schiacciata dal peso delle responsabilità che, in quanto imperatrice e dea, gravano sulla sua testa. Sono loro insieme a Fymryn, i personaggi che più di tutti maturano in questa terza stagione: l'imperatrice dell'Helio Imperium e l'elfa delle Foreste delle Notti d'argento, in modo particolare, saranno quasi due facce della stessa medaglia, indispensabili affinché la storia possa proseguire e trovare un'apparente conclusione.

25 migliori anime su Netflix da vedere

La qualità dell'animazione

Dota Dragonsblood Book3 Episode6 00 19 00 00
DOTA: Dragon's Blood 3 - Mirana in una scena della terza stagione

Ci sentiamo di spendere anche qualche parola sulla resa tecnica di questa stagione: le animazioni sono indubbiamente di buon livello, anche se non sempre qualitativamente costanti, elemento che avevamo rilevato anche nelle stagioni precedenti e che comunque non disturba assolutamente la visione; le percepiamo infatti fluide, specialmente durante i combattimenti che si mantengono numerosi e ben costruiti per una serie che ci tiene a mantenere alto il ritmo nel tentativo di mantenere lo spettatore incollato allo schermo, incoraggiando il bingewatching. Dota: Dragon's Blood rimane quindi una produzione interessante nel panorama dell'animazione proposta da Netflix e proprio per questo ci viene da pensare che la piattaforma streaming possa sfruttare ancora il mondo costruito per proporre nuove storie e nuove situazioni. Questo arco narrativo ci sembrerebbe concluso, ma non escludiamo che uno nuovo possa ancora nascere e in effetti non ci dispiacerebbe, dopotutto la serie animata si è rivelata un più che buon adattamento del videogioco del 2013 DOTA 2 e vorremmo ancora sentir parlare di Draghi, divinità e cavalieri dragoni.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di DOTA: Dragon’s Blood 3 possiamo dire che questa nuova stagione della serie Netflix fa decisamente il suo dovere: intrattiene ed appassiona lo spettatore con una trama a tratti complessa ma sempre avvincente che riserva più di qualche sorpresa durante il suo corso. Buone le animazioni, tendenzialmente fluide ma leggermente incostanti nella qualità.

Movieplayer.it
3.5/5

Perché ci piace

  • La trama, a tratti complessa e imprevedibile.
  • La maturazione dei personaggi principali.
  • Le animazioni fluide specialmente nei combattimenti…

Cosa non va

  • …che, però, non mantengono sempre una qualità costante.