Tra le caratteristiche notevoli della Walt Disney Animation c'è la scelta impeccabile delle voci, anche quando si tratta di nomi famosi, un trend che risale già al 1940 (il grillo parlante era Cliff Edwards, noto cantante dell'epoca). Ed è una caratteristica che sopravvive anche nel doppiaggio internazionale, grazie all'apposito reparto Character Voices che fa sì che l'essenza delle interpretazioni vocali sia preservata in qualsiasi lingua. In questa sede abbiamo voluto ripercorrere questo pezzo di storia con dieci casi emblematici, scelti in base al binomio inglese-italiano (sfruttando anche il fatto che su Disney+ è possibile vedere tutti i film in entrambe le versioni), dal 1948 a oggi, con netta preponderanza per il cosiddetto Rinascimento Disney, quando la questione del casting divenne centrale anche a livello di marketing. La classifica è in ordine cronologico, e salvo un titolo sono tutti parte del filone dei Classici.
1. Bing Crosby - Ferruccio Amendola (Le avventure di Ichabod e Mr. Toad, 1949)
Ultimo dei cosiddetti package films (antologie di cortometraggi slegati tra loro) realizzati negli anni Quaranta, Le avventure di Ichabod e Mr. Toad fu il primo film d'animazione Disney ad affidare ruoli importanti a due vere e proprie star del cinema, ossia Basil Rathbone e Bing Crosby. Quest'ultimo è l'unico interprete del secondo segmento, basato sul racconto La leggenda di Sleepy Hollow, poiché al di là di una singola battuta, pronunciata da Brom Bones, le parole del corto sono suddivise in narrazione e canzoni, il tutto a cura di Crosby, così come la battuta di Brom. Un triplo lavoro che lui svolge in maniera egregia, e che è possibile ammirare in parte anche nella versione italiana, poiché le canzoni non sono state doppiate. Quanto a Brom Bones, la sua unica frase è stata affidata a Ferruccio Amendola, uno dei mostri sacri del doppiaggio nostrano, all'epoca ancora all'inizio della carriera.
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2. Vincent Price - Glauco Onorato (Basil l'investigatopo, 1986)
Stando al diretto interessato, l'esperienza professionale preferita di Vincent Price fu prestare la voce al perfido Rattigan in Basil l'investigatopo, e la sua performance è visibile anche a livello grafico, poiché la sua gestualità shakespeariana fu filmata durante le sessioni di doppiaggio e mostrata agli animatori. Un tour de force che trovò la sua giusta trasposizione italica nella voce di Glauco Onorato, noto soprattutto come doppiatore principale di Bud Spencer. Pur non avendo un timbro vocale simile a quello di Price, Onorato dà a Rattigan la giusta dimensione teatrale, in bilico tra umoristico e terrificante, esibendo anche magnifiche doti canore. Questo fu l'inizio di un fortunato sodalizio tra il doppiatore e la Disney italiana, che raggiunse l'apice con l'edizione nostrana di Aladdin, dove Onorato ottenne il ruolo della Caverna delle Meraviglie e restituì alla perfezione le sonorità disumane del collega americano Frank Welker.
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3. Angela Lansbury - Isa Di Marzio (La bella e la bestia, 1991)
Dopo essere stata la protagonista di Pomi d'ottone e manici di scopa, Angela Lansbury ha avuto un altro memorabile sodalizio con la Casa del Topo prestando la voce alla teiera Mrs. Bric ne La bella e la bestia, regalandoci uno dei momenti più emozionanti del film con la canzone centrale, che la stessa attrice accettò di incidere solo su esplicita richiesta degli autori, in quanto convinta che la sua voce non fosse adatta al brano (e come se non bastasse, quello che udiamo nella versione originale è l'unico ciak). Una performance molto materna, ma anche ricca di humour, che trova il suo corrispettivo italiano ideale nel doppiaggio di Isa Di Marzio, nota - tra le altre cose - come prima voce italica di Miss Piggy.
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4. Robin Williams - Gigi Proietti (Aladdin, 1992)
Stando alle dichiarazioni ufficiali della Disney, quello del Genio in Aladdin è l'unico caso, all'interno del filone dei Classici d'animazione, di un ruolo scritto appositamente per un determinato attore, cioè Robin Williams, e per convincerlo fu realizzato un test dove il personaggio recitava un pezzo di stand-up del celebre comico sul tema delle personalità multiple. Williams, da sempre fan sfegatato dell'animazione, accettò, lavorando per il minimo sindacale e rubando la scena a tutti con una performance quasi interamente improvvisata (motivo per cui la sceneggiatura non poté essere candidata all'Oscar). Un autentico mattatore, esattamente come Gigi Proietti, che mantiene l'aura dello showman con la stessa debordante energia. E in entrambi i casi si può dire che sono davvero insostituibili: nello spin-off televisivo (e nel caso di Williams anche il primo sequel) si sente la loro mancanza.
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5. Jeremy Irons - Tullio Solenghi (Il re leone, 1994)
Scelto per la sua grande alchimia con ruoli da cattivo, Jeremy Irons è uno degli elementi migliori de Il re leone, perfettamente calato in una parte spassosa, terrificante e a tratti impegnativa (l'attore inglese perse la voce mentre si incideva il brano Sarò re, e la parte finale della canzone fu affidata a Jim Cummings, già presente nel cast e noto per la sua capacità di imitare le voci canore delle star). E altrettanto perfetto, pur venendo da un ambiente soprattutto comico, è Tullio Solenghi nella versione italiana, con una prestazione viscida e carismatica che ancora oggi fa venire i brividi. E per quanto Massimo Popolizio faccia un ottimo lavoro nel remake uscito nel 2019, in questo caso ci sono pochi dubbi, come dice lo stesso Solenghi nell'originale: "Nessuno è meglio di me!"
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6. Tom Hanks - Fabrizio Frizzi (Toy Story, 1995)
Qui ci siamo sentiti in dovere di barare un po' ed uscire dal territorio della Walt Disney Animation in senso stretto, perché il personaggio di Woody nella saga di Toy Story merita un posto in classifica, in entrambe le lingue: impossibile, in originale, scindere la personalità del nevrotico cowboy giocattolo affetto da un leggero complesso di inferiorità dalla voce di Tom Hanks, talmente calato nello spirito ottimista dei film che ai tempi del primo film fece in modo di registrare la sua parte solo quando stava lavorando ad altri progetti comici (poiché ci vollero circa cinque anni per completare il capostipite, e in quel periodo Hanks girò anche Philadelphia). Ed è altrettanto impossibile, in italiano, non pensare a Fabrizio Frizzi, scomparso prima dell'uscita del quarto episodio (dove Woody ha la voce di Angelo Maggi, doppiatore principale di Hanks dal 2000 a oggi). Avevamo, e avremo sempre, un amico in lui.
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7. Danny DeVito - Giancarlo Magalli (Hercules, 1997)
Quando si parla di Hercules, molti tendono a ricordare, almeno in originale, lo strepitoso Ade di James Woods, ma è altrettanto memorabile, se non di più, il Filottete di Danny DeVito, al punto che recentemente Josh Gad, rispondendo ai commenti dei fan che vorrebbero lui nell'annunciato remake live-action, ha detto che, per quanto lo riguarda, l'unica scelta possibile sarebbe sempre DeVito. Burbero, sarcastico, ma anche tenero, come molti personaggi in carne e ossa interpretati dall'attore italoamericano, il satiro è la spalla comica più riuscita della fase finale del Rinascimento Disney, e in italiano le sonorità irascibili di DeVito sono rimaste intatte grazie all'ottimo doppiaggio di Giancarlo Magalli.
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8. June Foray - Lina Wertmüller (Mulan, 1998)
Appare poco nel film, ma tra i personaggi più memorabili di Mulan c'è l'arzilla Nonna Fa, la cui voce in originale appartiene alla mai troppo compianta June Foray, vero e proprio mostro sacro dell'animazione americana (per la Disney era già stata Amelia in DuckTales - Avventure di paperi e Lucifero in Cenerentola). E per la versione italiana, raro caso in cui è una celebrità a sostituire un professionista del settore e non viceversa, la componente comica e umana è preservata attraverso la performance della cineasta Lina Wertmüller, che per una volta si mette davanti alla macchina da presa (si fa per dire) e lo fa con una verve che non ha nulla da invidiare alla voce originale.
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9. David Spade - Luca Bizzarri (Le follie dell'imperatore, 2000)
Sarcasmo ed egocentrismo a palate sono gli ingredienti principali della personalità di Kuzco ne Le follie dell'imperatore, e il motivo per cui David Spade fosse la scelta perfetta per prestargli la voce in inglese, avendo uno stile comico basato proprio sull'essere insopportabile. Caratteristica che ritroviamo anche in molti personaggi di Luca Bizzarri, che replica in maniera impeccabile la performance di Spade nella versione italiana, facendosi affiancare per l'occasione dal sodale e amico Paolo Kessisoglu nel ruolo di Kronk, anch'egli sostanzialmente un clone vocale dell'originale (Patrick Warburton). Divertimento assicurato, in entrambe le lingue.
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10. Idina Menzel - Serena Autieri (Frozen, 2013)
Con il primo Frozen la Walt Disney Animation è tornata in pompa magna alla formula del musical di Broadway applicata al modello della fiaba, già parzialmente riesumato con La principessa e il ranocchio e Rapunzel - L'intreccio della torre, e non è un caso che, come già accaduto all'inizio del Rinascimento Disney, si sia pensato a un'autentica star dei musical teatrali per la parte di Elsa. Detto, fatto: Idina Menzel, amatissima negli USA per le sue performance sui palchi newyorkesi, dà al personaggio abbondanti dosi di pathos, espresse al massimo della forma attraverso le memorabili canzoni (su Disney+, grazie al making of di Frozen II - Il segreto di Arendelle, è possibile vedere l'attrice in azione davanti al microfono). Un lavoro imponente, che la versione italiana ha saputo rispettare grazie al talento di Serena Autieri, altrettanto potente, vulnerabile e carismatica.