Fischio d'inizio degli Europei di Calcio 2024. Ventiquattro squadre, dieci stadi dislocati in Germania - la finale si giocherà all'Olympiastadion di Berlino - per un mese di grandi partite. Euro 2024 promette spettacolo, nel cuore dell'Europa calcistica. A detenere il titolo, lo sappiamo bene, l'Italia, che ha vinto la coppa nel 2020 (ma il torneo si è disputato nel 2021, causa Covid). Tra le nazionali favorite troviamo la Francia di Mbappe, la Germania di Musiala, l'Inghilterra di Bellingham, che ha appena vinto la Champions League con il (solito) Real Madrid.
In mezzo, come per ogni grande competizione calcistica, si incrociano storie di sport e storie di uomini, pronte a forgiare quell'epica da tramandare e raccontare. A proposito: per entrare nel vivo di Euro 2024, tra una gara e l'altra, potrebbe essere stimolante ripercorrere le storie dei grandi calciatori del passato (rigorosamente europei, in questo caso), che hanno segnato la nostra memoria di tifosi. Sono infatti molti i documentari che si concentrano sul mondo del calcio, illuminando gli aspetti più intimi dei campioni o dei top club. Da Cruyff a Totti, da Zidane a Sergio Ramos e Figo, passando per la romanità di Carlo Mazzone o ripercorrendo l'impresa degli Azzurri ai precedenti europei.
Totti e Cruijff, Italia vs. Olanda: Euro 2024 rivisto attraverso i documentari
Iniziamo dal passato, per un documentario incredibilmente disponibile su YouTube. Nel 1976 la Titanus distribuiva Il profeta del gol, diretto - pensate un po' - da Sandro Ciotti! Al centro del film, musicato da Bruno Martino, l'olandese Johan Cruijff, ripreso al centro della sua carriera. Un documentario acerbo, ma di per sé emozionante e sottolineato da diverse interviste speciali: Pelé, Rivera, Oriali, Ruud Krol, oltre allo stesso Cruijff che, per l'occasione, venne doppiato da Ferruccio Amendola. Nonostante la forza dell'Olanda degli Anni Settanta, che professava il calcio totale, il calciatore agli europei vincerà solo un bronzo, in occasione del torneo continentale del 1976.
Un altro che a vincere gli europei c'è andato molto vicino è stato Francesco Totti, perdendo ai supplementari contro la Francia di David Trezeguet (doccia gelata con il golden gol durante i supplementari). Quel torneo, in verità, è stato per il capitano della Roma una sorta di viatico per la consacrazione. Basti pensare al "cucchiaio" rifilato a Van Der Sar durante la semifinale contro l'Olanda decisa ai rigori. Contesto europeo per consigliarvi la visione di Mi chiamo Francesco Totti, splendido docufilm diretto da Alex Infascelli. Epico e scenografico, il documentario disponibile negli store digitali, ripercorre gli ultimi giorni da calciatore del "Pupone", per uno sguardo sincero e veritiero, riflettendo alla perfezione l'umore di una città straordinaria. Preparate i fazzoletti.
I Galacticos di Zidane e Luis Figo
Altra prospettiva, invece, il documentario Netflix su Luis Figo. Campione con il Real Madrid e con l'Inter di Mourinho, il doc si concentra sullo storico passaggio del portoghese: dal Barcellona, di cui era bandiera, ai madrileni acerrimi rivali. Luis Figo: Il trasferimento che ha cambiato il calcio, godibile nel suo tono thriller, ci porta nell'estate del 2000, quando Florentino Perez, appena diventato presidente del Real, riuscì a convincere Figo a vestire la maglia dei Galacticos (andando a far parte di uno dei team più forti della storia). Un tradimento che i blaugrana non hanno ancora perdonato. A proposito di europei, Figo perderà il torneo del 2004 giocato in casa, nella storica finale contro la Grecia di Trainos Dellas. Un coup de théâtre che nemmeno le migliori sceneggiature.
Restando a Madrid, vi consigliamo Zidane A 21st Century Portrait, uscito nel 2006 e diretto da Douglas Gordon e Philippe Parreno. Un documentario atipico: più che un excursus sulla sua strabiliante carriera, è una fotografia istantanea. Diciassette telecamere hanno ripreso Zizou durante il match dei i Blancos contro il Villareal. Era il 23 aprile del 2005. Non una partita entusiasmante, c'è da dire, nonostante poi Zidane venne espulso durante i minuti finali. Il film ha ispirato Spike Lee per Kobe Doin' Work del 2009, ma a sua volta proviene da un esperimento simile realizzato da Hellmuth Costard, che nel 1979 realizzò un'opera simile. Al centro, un altro fenomeno: George Best.
Nemmeno a farlo apposta, un altro blancos, ossia Sergio Ramos. Su Prime Video trovate la docu-serie El Corazón de Sergio Ramos. Considerato come uno dei difensori più "cattivi" degli ultimi anni, la serie mostra il lato intimo del campione, portandoci direttamente a casa sua. Lunghe interviste e confessioni inedite, per un ritratto che umanizza il profilo del calciatore, attualmente in forza al Siviglia. Ben due le vittorie agli europei di Sergio Ramos: nel 2008 in finale contro la Germania, e poi nel 2012 vincendo 4-0 contro l'Italia di Cesare Prandelli.
Gli Azzurri di Euro 2020 e il cuore di Carlo Mazzone
A proposito di Italia, tra le storie calcistiche in formato documentario c'è l'emozionante Come un padre di Alessio Di Cosimo. Disponibile su Prime Video, viene raccontata la figura di Carlo Mazzone. Il suo temperamento, la sua visione calcistica, il suo essere un padre per i calciatori stessi. Una visione umana, quasi antropologica, per un profilo di cui sentiamo forte la mancanza. Il nostro breve viaggio, tra le visioni imprescindibili, lo concludiamo con la Nazionale Italiana: su Rai Play in quattro puntate trovate Sogno Azzurro, che segue la squadra allenata da Mancini, dal ritiro a Coverciano fino alla notte di Wembley. Il titolo perfetto per tornare a sognare le mitiche "notti magiche".