Doctor Who entra in una nuova era chiudendo un capitolo durato 60 anni nell'episodio speciale The Giggle. Russell T Davies, al suo ritorno alla guida della serie, ha compiuto infatti una scelta ambiziosa e inaspettata per compiere il passaggio di consegne da David Tennant a Ncuti Gatwa.
La puntata (attenzione, la recensione contiene alcuni importanti
spoiler
), seppur non priva di alcuni difetti dal punto di vista narrativo, è una conclusione quasi perfetta per il racconto con al centro il quattordicesimo Dottore interpretato da David Tennant.
La trama di The Giggle
La puntata di Doctor Who intitolata The Giggle si apre con un flashback che mostra il Giocattolaio interpretato da Neil Patrick Harris mentre sfrutta la televisione, l'invenzione di John Logie Baird, per dare il via a un progetto a lungo termine con lo scopo di controllare l'umanità.
Nel presente il Dottore (David Tennant) e Donna (Catherine Tate) si ritrovano così alle prese com un mondo scivolato nel caos in cui ogni persona va contro gli altri. A cercare di risolvere la situazione c'è anche UNIT, guidata da Kate Lethbridge Stewart (Jemma Redgrave), per cui lavorano anche Melanie "Mel" Bush (Bonnie Langford) e Shirley Anne Bingham (Ruth Madeley), companion del sesto e del settimo Dottore. UNIT ha sviluppato un modo per mantenere sotto controllo l'attività cerebrale e con l'aiuto del Dottore scopre che il colpevole del problema è il Giocattolaio, con cui inizia una sfida che ha delle conseguenze inaspettate sul futuro del Dottore.
Un villain all'altezza di un compito difficile
Russell T Davies, autore dello script di The Giggle, continua a unire riferimenti al passato della serie a un tagliente commento sociale molto sarcastico e irriverente, rivelando inoltre la direzione che prenderà la storia con il nuovo protagonista Ncuti Gatwa. Per concludere l'arco narrativo degli speciali lo sceneggiatore ha riportato sugli schermi un villain classico affidandolo a Neil Patrick Harris, attore in grado di proporre il giusto equilibrio tra capacità di suscitare inquietudine, nelle scene ambientate nel suo negozio, e follia, con una sequenza danzata sulle note di uno dei più famosi brani delle Spice Girls in grado di divertire e sorprendere. Lo scontro con il Dottore permette all'attore di dare molte sfumature alla sua interpretazione, gestendo davvero bene le interazioni con Tennant. L'uso della televisione da parte del villain è inoltre la scusa perfetta per criticare la dipendenza dalla tecnologia che contraddistingue la società contemporanea e i tanti problemi dell'umanità, sottolineandone inoltre la capacità di essere influenzati negativamente ed essere manipolati da chi possiede il controllo dei mezzi di comunicazione.
Una rigenerazione davvero unica
L'atteso arrivo del quindicesimo Dottore avviene in modo inaspettato e compie un cambiamento radicale rispetto alla tradizione. Il Dottore, colpito da un'arma laser dal Giocattolaio, inizia la sua rigenerazione in modo tradizionale, iniziando a dire addio e pronunciando persino la sua famosa frase Allons-y, con Donna e Mel al suo fianco. A differenza del passato, tuttavia, non cambia volto ma si sdoppia facendo emergere la versione che sarà interpretata da Ncuti Gatwa. Fin dalle prime battute si capisce immediatamente che il prossimo Signore del Tempo avrà una personalità e un approccio alle avventure nello spazio e nel tempo completamente diversi rispetto al passato, con una rinnovata voglia di esplorare l'universo e una leggerezza che risultavano impossibili alle precedenti versioni. Lo sdoppiamento permette infatti di regalare al Dottore la possibilità di vivere il lato migliore della vita degli esseri umani trovando la sua casa.
Davies giustifica così il ritorno del volto del decimo Dottore mostrando come le tante avventure e perdite affrontate negli anni abbiano lasciato un segno indelebile nel protagonista che, grazie a un emozionante confronto con la sua "metà" e a Donna e alla sua capacità di capire cosa pensa e prova realmente, giunge alla conclusione che sia necessario concedersi una pausa. La ricostruzione degli eventi degli ultimi anni compiuta dal Giocattolaio con le sue marionette e il dialogo tra le due versioni del Dottore sottolineano infatti l'enorme peso emotivo che ha affrontato il personaggio e, inaspettatamente, viene mostrato un lieto fine meritato ed emozionante. La scena finale in cui il Dottore è sereno insieme alla sua "famiglia" e parla di avventure con la "nipote" Rose (Yasmin Finney) e di un'esistenza serena e umana appare come un epilogo perfetto per la storia che la serie ha proposto per 60 anni.
Davies ha brillantemente trovato un modo, anche se chiedendo ancora una volta agli spettatori di mettere da parte la propria razionalità, per far continuare le avventure di Doctor Who senza però essere costretto a portare con sé il pesante bagaglio di un passato contraddistinto da legami conclusi in modo drammatico ed eventi importanti che hanno avuto conseguenze tragiche. Quel bagaglio di esperienze conducono a un nuovo Dottore consapevole del passato, ma privo della sofferenza affrontata in silenzio per anni, grazie alla versione di se stesso rimasta sulla Terra per guarire le proprie ferite emotive, circondato dall'affetto di chi gli vuole bene. Lo showrunner, con lo sdoppiamento del TARDIS, permetterà inoltre di mantenere sempre aperta la possibilità di dare spazio a storie - che probabilmente arriveranno tra le pagine di libri e fumetti o in audiolibri - con al centro il quattordicesimo Dottore, Donna, Rose e molti altri personaggi. Una scelta, forse un po' forzata, ma efficace, che tiene così insieme il passato e il presente dello show.
Conclusioni
The Giggle chiude in modo convincente una storia lunga 60 anni e apre un nuovo capitolo concedendosi il lusso di avere una totale libertà nel delineare le caratteristiche del quindicesimo Dottore, finalmente libero dal peso del passato. David Tennant e Catherine Tate sono ancora una volta ineccepibili nella loro interpretazione e Neil Patrick Harris è una new entry all'altezza dell'importante ruolo affidato al suo villain nell'universo di Doctor Who. Tra ritorni, situazioni inquietanti e momenti folli, la puntata celebra ciò che ha reso Doctor Who una delle serie più amate di sempre e fa crescere le aspettative nei confronti dell'episodio in arrivo a Natale. Il 25 dicembre inizierà infatti la nuova era della serie con la prima puntata con al centro il quindicesimo Signore del Tempo, durante la quale si introdurrà anche la companion interpretata da Millie Gibson, Ruby Sunday, e si scoprirà meglio la direzione della storia.
Perché ci piace
- David Tennant rende memorabile il suo Dottore con un perfetto equilibrio di vulnerabilità e determinazione.
- L'epilogo mantiene il legame tra passato e futuro lasciando aperta ogni possibilità per le avventure del Dottore.
- Neil Patrick Harris offre una performance di livello e riesce a mantenere le redini del personaggio anche nei momenti più folli.
Cosa non va
- La storia ideata da Russell T Davies appare fin troppo suddivisa in atti e la narrazione appare quasi frammentata.
- La scelta di non far rigenerare il Dottore è destinata a suscitare commenti e qualche polemica tra i fan di lunga data.
- La storia del Quattordicesimo Dottore lascia il desiderio di assistere alle avventure raccontate durante il pranzo in famiglia e bisognerà attendere per scoprire se, e in che modo, torneranno in scena i personaggi.