Ci siamo, finalmente. Sin dall'annuncio, Doctor Strange e il multiverso della follia ci era sembrato uno dei titoli più attesi della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe e finalmente è lì, nelle sale, pronto a essere apprezzato dai fan di tutto il mondo. Un cammino nei cinema iniziato molto bene nel nostro paese, con due milioni nel primo giorno di programmazione che lo hanno reso il sesto miglior debutto di un film Marvel in Italia, un risultato meritato per le qualità del film di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione di Doctor Strange nel multiverso della follia. Il film è anche il primo horror dell'MCU e dei suoi temi ci hanno parlato Kevin Feige, lo sceneggiatore Michael Waldron (lo stesso di Loki), il regista Sam Raimi e il cast, da Benedict Cumberbatch a Elizabeth Olsen, Rachel McAdams, Benedict Wong e la giovane new entry Xochitl Gomez che interpreta American Chavez.
Kevin Feige e Sam Raimi, 20 anni dopo
La grande novità del nuovo film è Sam Raimi, autore vero e apprezzato, che aveva già rivoluzionato il mondo dei cinecomic 20 anni fa con il suo Spider-man. Se ne è parlato in conferenza, anche perché all'epoca il burattinaio dell'MCU era un giovane a inizio carriera. "È surreale" ha raccontato Kevin Feige, "20 anni fa ero un giovane produttore che si sentiva fortunato a essere nella stessa stanza con lui. Ora sono un vecchio produttore che si sente fortunato di essere nella stessa stanza con lui." Venti anni in cui le cose sono cambiate molto, a cominciare da molti aspetti pratici: "la tecnologia è cambiata, tutto è diventato più facile" ha spiegato Sam Raimi che ha poi ironizzato, "ma in realtà lo strumento tecnologico che mi ha permesso di lavorare a questo film è Zoom!"
Si è lavorato molto da casa e i software di comunicazione hanno permesso al regista di comunicare con tutto lo staff senza problemi, dal guardare bozzetti degli artisti degli storyboard al visionare alcune sequenze preparate dal montatore. "Ma la cosa più importante" ha precisato "è avere grandissimi attori come quelli che sono qui ora con noi. È attraverso di loro che il pubblico entra in connessione con i suoreroi. Sanno come essere umani, hanno tanta esperienza e non hanno paura di infonderla nei loro personaggi." Un'umanità che deriva dall'aver interpretato i rispettivi personaggi a lungo, conoscerli bene, e poter variare sfumature ora che si ha a che fare con il multiverso che, secondo Raimi, "è uno specchio" che mostra diverse versioni di sé.
Doctor Strange 2 - Le migliori 5 teorie sul film
Strange nello specchio del multiverso
"È l'umanità che porta la gente a volerne di più" ha aggiunto Benedict Cumberbatch, d'accordo con il suo regista, "Strange è un outsider, non ti colpisce da subito come un leader, nonostante la sua importanza nell'MCU al momento. Ed è questo che lo rende interessante, in conflitto, e nel film vediamo qualcuno che si sentiva onnipotente ma non aveva ancora compreso quale fosse il costo di tutto questo. Esaminiamo i suoi difetti, le sue colpe, la sua umanità e i suoi punti di forza. Rinnoviamo e approfondiamo la nostra comprensione del personaggio." Una comprensione che deriva dal mettergli davanti lo specchio del multiverso e comprendere quanto sia bravo, e migliore di quanto creda, "a collaborare con gli altri e non essere sempre quello che ha il coltello dalla parte del manico."
Da WandaVision al multiverso della follia
L'altro grande personaggio che ritroviamo in Doctor Strange nel multiverso della follia è la Wanda Maximoff di Elizabeth Olsen, reduce dal complesso percorso vissuto in WandaVision poco più di un anno fa. "Nella serie la vediamo diventare una donna e comprendere le sue potenzialità e qui il pubblico la vedrà continuare ad accettare chi sia." Pur vendendo da una serie che l'ha messa alla prova, il nuovo film ha aggiunto sfumature al lavoro sul personaggio di Wanda: "mi sono trovata a esplorare aspetti del personaggio che non avevo ancora avuto modo di toccare e ora ha una fiducia in se stessa che non aveva mai avuto prima."
La passione di Benedict Wong e Xochitl Gomez
"Da amante dei fumetti" ha dichiarato Benedict Wong, "e collezionista di tutti i fumetti Marvel, far parte di questo progetto è come vivere un sogno, sono il nerd che ha oltrepassato il confine e ho la possibilità di recitare con questi incredibili attori." Una passione condivisa dalla new entry Xochitl Gomez, l'interprete del nuovo personaggio America Chavez, fondamentale nello sviluppo dell''intreccio del film. "Una cosa molto importante per me" ha dichiarato la giovane attrice, "è che si tratta di un film molto adulto e ho cercato di fare in modo che America avesse quella leggerezza della sua età. Aiuta che abbia solo 14 anni e che quindi sia più giovane di quanto è nel fumetti."
Doctor Strange, parla Benedict Wong: "Proteggere i libri è importante"
No Spoiler!
Una delle imprese più difficili di un film del genere è tener tutto segreto per non rovinare la sorpresa del pubblico, ma Kevin Feige ammette che sfortunatamente non ci si riesce sempre. "Per questo devi assicurarti che l'esperienza funzioni al di là delle sorprese. Noi stiamo diventando bravi a tener tutto sotto segreto, molti del pubblico stanno diventando brava a non diffondere informazioni, ma Spider-Man: No Way Home ci ha dimostrato che anche se succede l'esperienza non viene danneggiata. Quindi continueremo a fare del nostro meglio per la segretezza, ma allo stesso tempo ci impegniamo a realizzare film che non vengano penalizzati da fughe di notizie."