La Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe continua in sala con Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ventottesimo lungometraggio del franchise. Come gli altri film Marvel, e forse più del solito per via della componente multiversale al suo centro, il sequel delle avventure di Doctor Strange è pieno zeppo di riferimenti più o meno velati ai fumetti e agli altri film, più alcuni gustosi omaggi al cinema del regista Sam Raimi. Come da consuetudine, abbiamo voluto passare in rassegna i più importanti tra questi Easter Eggs. N.B. Questo articolo contiene spoiler!
1. Bruce Campbell
Poteva essere un film di Sam Raimi senza Bruce Campbell? No, e difatti Doctor Strange nel Multiverso della Follia mantiene viva la tradizione, omaggiando anche la più celebre collaborazione tra Raimi e Campbell: come nei film di Evil Dead, infatti, l'attore si ritrova a schiaffeggiarsi da solo, questa volta in seguito a un incantesimo di Strange. Una gag che continua nel beffardo post-credits, dove la fine dell'incantesimo sottolinea l'invito a lasciare la sala. Prima dell'uscita del film, Campbell aveva trollato i fan con un pesce d'aprile fotografico, postando un'immagine dove sembrava che lui interpretasse una delle varianti di Strange.
2. Omaggi musicali
La colonna sonora di Danny Elfman contiene numerosi rimandi musicali al passato della Marvel, con ben tre temi del Marvel Cinematic Universe: quello di Doctor Strange, dal primo film, udibile all'inizio quando il mago affronta Gargantos; quello di Wanda Maximoff, che è una versione strumentale delle sigle di WandaVision, eseguita quando lei sogna la vita normale con i figli; e quello di Captain America, usato per il cameo di Captain Carter. Inoltre, per accompagnare l'entrata in scena del Professor X, viene tirato fuori il brano introduttivo della serie animata degli X-Men andata in onda negli anni Novanta.
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3. What If...?
Il film contiene alcuni rimandi alla serie animata Marvel's What If...?, con versioni alternative di tre personaggi visti in quello show: Captain Carter, variante di Peggy Carter che è diventata il Supersoldato al posto di Steve Rogers; i droidi di Ultron, che qui sono buoni ma hanno sempre la voce di Ross Marquand (che nella versione animata sostituisce James Spader); e una variante di Doctor Strange che ha danneggiato il Multiverso cercando di trovare un mondo dove lui e Christine rimangono insieme, simile all'episodio dove Strange distrugge del tutto il proprio universo nel vanto tentativo di salvare l'amata, la cui morte in quella realtà è un punto fisso che non si può modificare.
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4. Clea
Ha destato parecchia curiosità l'apparizione di Charlize Theron nel mid-credits, nei panni di una viaggiatrice interdimensionale che chiede aiuto a Strange prima di aprire un portale per la Dimensione Oscura (il regno di Dormammu nel primo Doctor Strange). Come conferma l'elenco del cast subito dopo, si tratta di Clea, nipote di Dormammu e personaggio molto importante nei fumetti, essendo stata prima la discepola e poi la compagna di Strange. Recentemente, dopo la morte del mago nell'universo cartaceo, ne ha anche preso il posto come Stregone Supremo.
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5. Gli Illuminati
Una scena molto chiacchierata è quella in cui Strange incontra gli Illuminati, gruppo che si basa sull'omonima organizzazione che nei fumetti agisce dietro le quinte durante eventi di importanza globale o cosmica. Tre dei membri cartacei - Reed Richards, Charles Xavier e Freccia Nera - appaiono nel film, e sono tutti interpretati da attori con un legame speciale con il mondo Marvel: John Krasinski (Richards) è la scelta dei fan per il ruolo nel MCU da qualche anno; Patrick Stewart è stato Xavier nel franchise della 20th Century Fox dal 2000 al 2017; e Anson Mount torna a essere Freccia Nera dopo la sfortunata miniserie Inhumans, andata in onda alcuni anni fa (e che il film ignora, omettendo ogni menzione della razza a cui appartiene il personaggio). Gli altri tre sono varianti di personaggi già noti all'interno del MCU, ossia Karl Mordo, Peggy Carter e Maria Rambeau.
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6. Gargantos
C'è un che di lovecraftiano nel titolo del film, cosa che il lungometraggio stesso riconosce fin dall'inizio, facendo affrontare a Strange e Wong una creatura gigantesca che potrebbe essere uscita da un romanzo pulp di inizio Novecento. Tale entità è un adattamento fedele del mostro Shuma-Gorath, salvo il nome che è stato modificato perché i diritti dell'originale appartengono a terzi (la Marvel aveva preso in prestito l'appellativo da un racconto di Robert E. Howard, creatore di Conan il Barbaro). Per il film gli è stato dato il nome Gargantos, che nei fumetti indica un personaggio dall'aspetto simile, nemico di Namor il Sub-Mariner.
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7. Un altro Xavier
Molti si aspettavano che Stewart tornasse nei panni dello Xavier dei film degli X-Men, ma si tratta di una variante che mescola la personalità di quello cinematografico con l'aspetto - sedia a rotelle inclusa - di quello classico dei fumetti e della serie animata che faceva parte del palinsesto di Fox Kids tra il 1992 e il 1997. Serie di cui, guarda caso, è in lavorazione un revival per Disney+, intitolato X-Men '97, che arriverà in streaming nel 2023, con l'intero cast originale in inglese. Stewart non ne farà parte, ma ha dichiarato in una recente intervista di essere disposto a tornare come Xavier in altri progetti qualora glielo chiedessero.
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8. La battaglia con Mordo
Quando spiega ad America Chavez chi è Karl Mordo, Strange afferma che nel suo universo i due erano amici, prima che Mordo cercasse di ucciderlo. Questo suggerisce che sia già avvenuto lo scontro a cui alludeva il post-credits del primo film, con Mordo che voleva eliminare gli altri maghi, e che l'ex-mentore di Strange sia stato sconfitto prima degli eventi di Avengers: Infinity War. Forse ne sapremo di più in lungometraggi futuri, dato che nel sequel Mordo appare solo come variante nella sequenza ambientata su Terra-838.
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9. Il Darkhold
Un oggetto importante all'interno del film è il Darkhold, il libro usato da Wanda Maximoff per manipolare la realtà con incantesimi che vanno oltre le capacità della maggior parte dei maghi. Data la sua natura malvagia, molti l'hanno paragonato al Necronomicon, il libro dei morti all'origine di tutto ciò che va storto ne La casa, e Sam Raimi ha reso omaggio all'accostamento: nell'universo dove Strange è temporaneamente esiliato e la sua variante locale ha ceduto alla tentazione del Darkhold, il libro è esteticamente identico a quello in cui si è imbattuto Ash Williams.
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10. Terra-616
In Spider-Man: Far From Home Mysterio diceva che il Marvel Cinematic Universe era Terra-616, rispettando la tradizione secondo cui in ogni adattamento l'universo principale ha quella designazione, la stessa dei fumetti. All'epoca si pensava fosse un'informazione fasulla, dato che Mysterio in teoria non proviene da un altro mondo e precedenti affermazioni ufficiali della Marvel definivano quella dei film come Terra-199999. In questa sede, però, afferma la conferma definitiva: anche al cinema, l'universo dei nostri eroi è quello canonico, come scopre Strange quando è tenuto prigioniero su Terra-838.