Celebrity Hunted, LOL e ora Dinner Club. È un cammino interessante quello di Amazon nell'ambito dei programmi di intrattenimento, un cammino fin qui di grande successo di pubblico a cui si aggiunge un'ultima produzione originale, un format tutto italiano realizzato con Banijay Italia, che punta a proporre qualcosa di nuovo: un ibrido in cui si parla di cibo e di viaggi in modo nuovo, portandoci in giro per la nostra penisola alla scoperta di luoghi, piatti e soprattutto persone. Un percorso umano che è ancor più importante ora, dopo il difficile periodo di chiusura che abbiamo vissuto e, in qualche misura, ancora stiamo vivendo.
La video intervista a Carlo Cracco, Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea
Uno show originale
Ne abbiamo parlato con alcuni dei protagonisti di Dinner Club, con Carlo Cracco che ne è in qualche modo il mattatore, essendo il protagonista fisso di ognuno dei viaggi delle sei puntate, ma anche con due dei volti noti che lo accompagnando alternandosi di episodio in episodio: Pierfrancesco Favino e Valerio Mastandrea. A loro abbiamo chiesto come definirebbero un programma così originale, che parla di cibo senza essere un cooking show e di viaggi senza rientrare nella categoria travel. Forse perché il vero cuore del programma è l'Italia, il nostro paese con tutta la sua ricchezza e varietà.
"È un viaggio di scoperta con un compagno che ogni volta cambia e a suo modo porta qualcosa all'esperienza e alla scoperta di queste piccole realtà, grandi tradizioni e grandi storie" ha spiegato Carlo Cracco per rispondere alla nostra domanda, "è un modo per far vedere i mille campanili del nostro paese." Un viaggio originale, come dicevamo, ed è questo aspetto che ha intrigato maggiormente Pierfrancesco Favino: "fa fatica a rientrare in una categoria. C'è innovazione. Mi fanno paura le cose che si incasellano in maniera precisa e ristretta, ed è anche questo che mi ha convinto a farne parte. Mi sembrava bello che fosse un'esperienza."
Dinner Club, lo show originale Amazon tra cibo e viaggi
Incontri preziosi in giro per l'Italia
Un'esperienza ricca di incontri, oltre che di scoperta. Di eccessi e di autenticità. "Quando siamo andati a Calatafimi con Pierfrancesco" ha ricordato Cracco, "ci hanno praticamente violentati perché sembrava il pranzo di Babette all'infinito. Eravamo convinti di fare un assaggio o due di Rosolio, neanche di cibo, e ci siamo ritrovati in un pranzo che non finiva mai. Non riuscivamo a reagire." Lo ricordava bene anche Favino, che ha aggiunto che "tra l'altro la signora era un medico, quindi almeno non rischiavamo nulla. Ma non mangiavo così dal matrimonio di mio cugino negli anni '90."
"Noi invece abbiamo incontrato dei personaggi veramente notevoli sulle montagne del Cilento" ha raccontato invece Valerio Mastandrea, "Il cibo passava in secondo piano perché le storie di questi uomini sono incredibili. Mi hanno colpito loro, i personaggi, e di conseguenza le cose che ci hanno proposto." Dinner Club è questo: storie veicolate dal cibo e dalla convivialità del ritrovarsi attorno alla tavola per commentare insieme quel che ci è fatto, un qualcosa che è capitata a tutti e con la quale ci si può immedesimare.