Dopo il passaggio a Cannes, Diego Maradona di Asif Kapadia illumina la Piazza Grande di Locarno 2019. L'acclamato regista inglese approda in Svizzera per presentare la sua nuova biografia filmata narrando la genesi complessa di un lavoro che vede la partecipazione dello stesso calciatore. Se i precedenti lavori di Asif Kapadia, Senna ed Amy, erano dedicati a personaggi morti, Diego Maradona è vivo e vegeto e ha partecipato attivamente al progetto accettando di parlare col regista in un'intervista esclusiva realizzata a Dubai, dove Maradona risiede oggi.
"Uno dei motivi per cui Diego Maradona è stato realizzato è la scoperta da parte di uno dei produttori del materiale video inedito che vedete all'inizio del film" ci svela Asif Kapadia. "Il film mostra il passaggio di Maradona dall'Argentina al Barcellona fino ad arrivare al Napoli. Il suo primo agente aveva quest'idea che Diego sarebbe diventato una star e aveva ingaggiato un cameraman che lo seguisse. Le riprese iniziano nel 1984, ma il film non è mai stato realizzato e l'agente è stato licenziato. Uno dei produttori ha scoperto che esisteva questo materiale. Per mia fortuna, Diego Maradona era un grande fan di Ayrton Senna, ha visto il mio film e gli è piaciuto, così ha accettato che lavorassi su di lui".
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Ascesa e caduta del Pibe de Oro
La genesi di Diego Maradona è stata piuttosto lunga, ha richiesto in tutto tre anni (qui potete leggere la nostra recensione di Diego Maradona). In questo arco di tempo Asif Kapadia si è recato a Dubai per incontrare Maradona che ha accettato ben volentieri di incontrarlo dopo l'Oscar vinto per Senna. Il regista si è recato agli incontri col Pibe de Oro senza telecamera, ma solo con un registratore. "Non volevo una performance, Maradona ha una fortissima personalità, è bravissimo a girare la frittata. Quando gli ho chiesto della droga, delle donne a Napoli e del figlio lui mi ha dato una risposta brillante e articolata su Blatter, ma non era quello che avevo chiesto. Avevo il traduttore in collegamento nell'auricolare dall'Argentina, e quando ho fatto la domanda ha esclamato 'Oh merda'. Ma poi Maradona mi ha detto 'Ti rispetto perché molte persone non hanno il coraggio di farmi domande come questa guardandomi negli occhi".
Un film che racconta l'esperienza di Diego Armando Maradona al Napoli inevitabilmente tocca il tema della camorra. "La situazione di Napoli e dell'Italia è complicata" ammette Asif Kapadia "Tutto si basa sul denaro. Il mio film parla della Napoli degli anni '80, in quel momento Maradona era assediato, aveva bisogno di protezione, ma la protezione significa legarsi alla camorra". Il regista ha studiato a lungo i materiali per decidere su quale aspetto della vita di Maradona focalizzarsi visto che "condensare la vita di una persona in due ore è una sfida. La storia per me era un calciatore che è riuscito a far vincere due coppe a una squadra che mai avrebbe vinto. Ma c'è un momento di svolta ben preciso, e l'ho capito analizzando il materiale video. Ho passato tempo a studiare gli archivi perché i video non avevano data e mi sono reso conto che da un certo punto in poi gioia e luce spariscono dagli occhi di Maradona. E' il momento in cui lui raggiunge il top e nega che il figlio Diego Jr sia suo. In quel momento una luce si spegne".
Il mago delle biografie
Finora Asif Kapadia ha esplorato personaggi appartenenti ai mondi dello sport e della musica. Nel caso di Senna il regista ammette di essere stato favorito dalla natura di "eroe spirituale" del pilota e dalla sua passione per la Formula 1, Amy in un certo senso è un musical mentre Diego Maradona è un gangster movie. Quanto è difficile parlare di personaggi di cui si subisce l'ascendente? "Sono un fan di tutti gli sport e amo molto la Formula 1" ci spiega Asif Kapadia. "Ricordo benissimo il giorno in cui Senna è morto, ero a casa insieme a mio padre e abbiamo capito subito che era successo qualcosa di terribile. Non ho mai potuto incontrare Senna di persona, ma lo amavo. Per quanto riguarda Amy Winehouse, ho vissuto a lungo a Camden Town come lei e anche se non ci siamo mai incontrati avevamo amici in comune. L'ho sempre sentita vicina a me per una questione di radici. Per Diego Maradona la sfida è stata esplorare un mondo e dei luoghi che conoscevo poco. Anche se sono un fan del calcio non parlo italiano né spagnolo. Maradona è un lottatore, un guerriero della strada, è pieno di energia. E' stato difficile raccontarlo, ma io sono interessato ai personaggi fuori dall'establishment".
Ma come reagito il calciatore al film su di lui? Asifa Kapadia si stringe le spalle e ammette: "Maradona non ha ancora visto il film perché è pieno di impegni. Prima era in Messico poi era in viaggio, poi deve allenare una squadra. Ma non vedo l'ora di scoprire cosa dirà".